lui.
Midoriya's pov
Un giorno come gli altri,tipico. Era sempre la solita routine. Io stavo in silenzio,mamma cucinava e andava a lavorare. Facevo colazione,mi lavavo. Un'altra giornata orribile. Ero abituato a passare la giornata da solo. Andai sicuramente a scuola,è difficile ricordare così tanto tempo fa. Mi misi all'ultimo banco a studiare e vidi Bakugou già di prima mattina scoppiettare. I dettagli li ricordo poco: soliti banchi,soliti muri,solite lezioni. Cambiavano i professori e i compagni. Un pazzo che dorme,uno che urla,una tettona e infine il mio eroe. Durante le sue ore ero felice di studiare. Lo guardavo interessato. Tutti avevano delle particolari unicità,io niente. Ero passato perché ero bravissimo nello studio e perché i professori hanno voluto questo. Non sapevo il perché al tempo e non ero interessato. Ascoltavo,non rispondevo. Ascoltavo e Non rispondevo. Tutti i giorni,tutto il tempo. Una mia cara compagna,Ochaco Uraraka,era l'unica a farmi sorridere. Parlava,faceva battute e figuracce non conoscendomi. Io ero sorridente con lei. Quando tornavo a casa ero triste. "Sono tornato" dissi,con un tono di maliconia. Sapevo che nessuno mi avrebbe risposto.e invece mi sbagliai. Mi rispose un piccolo bambino di 4 anni. Lo guardavo confuso,ovviamente. Mamma non è la madonna e quindi il bambino non può essere suo. Io sono un uomo e non saprei proprio dove infilarmelo un bambino. Non ho mai visto nessuno,ma sto qui da dove spunta? Me lo chiesi per 2 minuti,non avevo fiatato minimamente. Mia madre mi guardò e mi fece segni.
"È il tuo nuovo fratellino. Me l'ha affidato il mio capo per dei mesetti,deve riprendersi da un trauma,come è successo a te".
Non ero felice di questa cosa. Un nuovo bambino scassa cazzi che aveva bisogno di una mamma? Uffa. Si ero geloso. Però gli diedi una chance. Perché fargli del male? Non ne avevo motivo. Gli mostrai la stanza dove doveva dormire,il bagno..un po' tutto. Lui mi tenne dalla maglia,come se non volesse lasciarmi. Lo accarezzai,doveva averne passate tante. Aveva il quirk del fuoco. Pensavate a Koutaro eh? E invece no c;
Lo usava male. Però era normale,era così piccolo. Passavo il tempo a parlarci,avevo trovato un po' di gioia anche stando in casa. Ma mi mancava qualcosa. Avevo un senso di vuoto perenne. Uscii per schiarirmi le idee e colsi l'occasione per portare in giro il piccolino. Era estasiato,andammo in una spiaggia. Era tutta bella pulita e lui sorrideva spesso mentre giocava a terra o toccava l'acqua. Vidi una figura in lontananza. Sentii il bisogno estremo di avvicinarmi,così inventai una scusa con il piccolo.
"Kiruki,andiamo di là? Lì ci sono i granchietti!". Ovviamente corse subito. Quella figura diventò reale. Aveva i capelli a metà. Neve e lava quasi. Il suo sguardo era perso. Perso in qualcosa,in qualcuno. Ma non lo sapevo,non lo immaginavo. Fino a quando non gli scese una lacrima.
Salve,è brutto l'orario ma va bene così-
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