Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Afraid

"I giovani sbagliano, ne sono consapevole perché questa è una battaglia che combatto in prima linea."

Incrociò le braccia al petto, una ciocca di capelli, più scura del normale essendo bagnata, le ricadeva su un lato del viso. I capelli mossi non le erano mai piaciuti, ma ora che guardava Francesca in tutta la sua paura non le importava più di molto.

Il caschetto moro dondolò avanti e indietro quando quest'ultima mosse la testa, guardò Mavis.

-Ti sembro una persona cattiva?-

Mavis alzò un sopracciglio.

Francesca poteva sembrare tutto tranne che una persona cattiva, aveva quegli occhi scuri così limpidi e chiari che non potevano contenere segreti. Le sue spalle erano troppo curve e minute per essere intimidatorie. Le sue labbra tremavano solo con il respiro.

-No.- rispose sinceramente.

Mavis spostò il peso su una gamba facendo cadere la testa da un lato. Aspettava una mossa della ragazza seduta davanti a lei, che muoveva il piede contro il pavimento quasi come se fosse un rituale.

-Non lo sono infatti, credimi.- annaspò alzando le mani per gesticolare contro Mavis.

Lei annuì, non poteva non fidarsi.

-Io mi sono trovata soltanto nel posto sbagliato, nel momento sbagliato.- sussurrò continuando a parlare.

Mavis le fece un segno per farla parlare ancora.

-Ho vissuto in Italia fino a due anni fa, appena ero arrivata qua era tutto così nuovo per me. Mi sentivo sola, spero tu capisca cosa si prova a non avere nessuno su cui appoggiarti.-

La bionda annuì lentamente.

-Perché ti sei trasferita qui?- domandò.

-Volevo andare via, avevo messo da parte tutti i miei risparmi per venire qui.- spiegò, il suo sguardo si spostava da una parte all'altra della stanza bianca -Poi ho conosciuto Patrick ed è tutto cambiato.-

Mentre raccontava teneva una mano sul ginocchio, ogni tanto stingeva la stoffa verde, la sua testa si spostava per lo spogliatoio. La luce a neon la facevano diventare più pallida e mal nutrita. I suoi occhi sembravano più scavati.

-Lui manipolava la gente, Mavis.- sospirò -Non ho mai visto nessun uomo con una sicurezza di se stesso così grande. Quando avevo scoperto che si drogava sapevo di doverlo lasciar perdere.-

La sua testa mora si abbassò, come se la stessero sgridando.

-Ma non l'ho fatto.-

Mavis le andò incontro, tendendo le braccia in avanti. Non era mai stata brava nel capire quando una persona dovesse essere abbracciata.

Ma quando Francesca ricambiò la presa, si sentì sollevata. Teneva le mani sulle spalle spigolose mentre esse erano scosse in gemiti. Poteva sentirla piangere sul proprio collo.

Era crollata così velocemente.

-Lui ha avuto problemi con chi gliela vendeva e quando sono venuti a prenderlo ci sono andata di mezzo anche io.-

-Stai tranquilla.- sussurrò Mavis.

Ovviamente non poteva capire come si sentisse, in quel riformatorio ognuno aveva provato un dolore diverso.

Magari di diverso stadio, alcuni più avanzati altri no.

Mavis non riusciva a darsi un posto in quella scala, non riusciva a capire se il suo dolore era in alto o in basso. Era dolore e basta, puro e raffinato.

-Ora sono tutti in diversi riformatori, anche Patrick.- biascicò Francesca.

La bionda le accarezzò la schiena prima di tirarla per le spalle e guardarla.

-Io lo amo Mavis.-

I suoi occhi scuri erano iniettati di sangue, l'umido intorno ad essi era quasi doloroso da vedere per Mavis.

Per le parole, invece, non poteva farci niente.

----

Uscì dalla sala delle terapie di gruppo prima di incamminarsi verso il corridoio. I suoi occhi azzurri viaggiavano per ogni mattonella. Studiandola a fondo, come se oltre ad esse potesse esserci qualcosa, un' uscita, una salvezza.

Le sue scarpe rimbombano contro il pavimento. I suoi pensieri avevano un tempo specifico. Una base su cui costruirsi e formarsi.

I passati delle persone intorno a lei le fecero diventare le spalle più pesanti. Come se sopra di lei ci fosse seduto qualcuno. E aspettava solo che lei cedesse, che cadesse a terra lasciando il suo ultimo respiro.

Killian apparve davanti a lei, le camminava di lato mentre ogni raro saltava, facendo balzare e volteggiare il suo mantello rosso.

-Perchè hai paura?- chiese.

Gli occhi piccoli e veloci del bambino erano vissi sulle sue scarpe colorate, ogni tanto si fermava é spalancava le braccia prima di ripartire e correre per un pezzo. Fino a fermarsi e aspettare la sorella che avevano lo sguardo fisso su di lui.

Lo guardava perché aveva paura che se avesse spostato lo sguardo lui se ne sarebbe andato.

-Non ho paura.- si difese Mavis.

Killian incrociò le braccia sopra la maglietta blu prima di alzare un sopracciglio. Due linee gli si crearono sulla fronte.

Mavis ridacchiò. Da piccola riusciva a fare la sua stessa espressione. Non riusciva ad essere arrabbiata con quegli occhi così simili ai suoi.

Come loro madre, ora sola a crescere un figlio piccolo. Mavis ci pensava a lei, pensava che sarebbe impazzita e sperava che Killian le avrebbe rimesso i piedi per terra.

-Si invece.- urlò il bambino iniziando a correre in torno alle gambe di Mavis mentre quest'ultima camminava lungo il corridoio -Hai paura di due cose.-

Precisò.

-Che?-

-Uno.- il bambino sollevo l'indice minuto -Di Niall.-

Mavis chiuse la mano intorno al dito del fratello per poi chinarsi sulle ginocchia per guardarlo negli occhi. Aveva le labbra schiuse e il laccio del mantello gli si stava per slacciare.

Prese i due apici rossi, legandoli di nuovo insieme in modo rigido.

-Non ho paura di Niall.-

-Hai paura di quello che può farti.-

-Non mi farebbe mai niente.- espose, mentendo. Lo aveva già fatto.

-Non intendo in modo fisico.- precisò Killian iniziando di nuovo a correre quando la ragazza si alzò in piedi -Hai paura di quello che può farti provare.-

-Hai sei anni, Killian, non sai di cosa stai parlando.- lo rimproverò.

-Sono nella tua testa, penso a quello che pensi tu. Solo che io te le dico in faccia le cose.-

-Sono una tua immaginazione.- chiarì il bambino.

Quelle cose detta da un tono infantile facevano ancora più effetto. Mavis alzò lo sguardo verso le lampade. Scorrevano sopra di lei veloci quanto i suoi passi.

-Lo so.-

Sapeva anche altre cose, sapeva che Killian aveva ragione. Sapeva che il pensiero della bocca di Niall contro la propria le faceva piegare in due il corpo, come se fosse torturato. Perché lui era tutto quello da cui lei si era tenuta alla larga. I loro occhi si assomigliavano troppo, era nero mentre Mavis era circondata dal bianco.

Una consapevolezza che non avrebbe mai ammesso.

-Due, i ricordi.-

Killian prese un angolo del mantello in mano e si appoggiò alla porta della camera di Mavis, coprendo la maggior parte del numero dipinto su di essa.

Il jeans si tirò su scoprendo la sua caviglia piccola quando alzò il piede per toccarsi la punta di esso con la mano.

-Ricordi?- chiese Mavis.

-È un po' che non ricordi più il viso di Thomas.- sussurrò il bambino.

La ragazza mise lentamente le mani tra i capelli, doveva respirare.

Il corridoio era ancora vuoto, le due estremità erano lontane da lei ma, se correva, poteva raggiungerne una in pochi secondi. Poteva uscire da quell'ala lasciando Killian da sola, ci pensava ma non lo avrebbe mai fatto.

Quel nome era la base delle sue azioni. Azioni spiacevoli.

-Ti ricordi il suo nome, nell'aula del tribunale l'avevano ripetuto così tante volte.-

Mavis guardò Killian, sembrava così calmo mentre lei era così affannata.

Un nome la poteva far cadere a terra senza farla muovere per ore, giorni. Un nome poteva risvegliarla come farla addormentare. Un nome l'aveva chiusa in quel riformatorio e un nome l'aveva quasi uccisa.

FIREPROOF

Amo questa canzone.

Eh già, non sono morta.

Scusate se da un po' non aggiornavo ma il fatto è che devo finire ancora i compiti e da qualche giorno sto andando in palestra e mi stanno uccidendo lentamente😂.

Quindi, spero che il capitolo vi sia piaciuta e spero che Wattpad non mi faccia altri scherzi, visto che l'altro giorno con Weird mi ha fatto incazzare.

Ecco volevo dirvi di passare dalle mie altre storie se vi andava.

E di passare da queste fantastiche ragazze che scrivono bene e sono simpatiche.

Le storie sono:

Every part of you.

Wanted.

Fallen Demon.

Ora mi dileguo, spero vi sia piaciuto il capitolo.

Alla prossima.

ciao ciao

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro