Pov. Angel

Ciao!

Mi chiamo Angel monello sono alto 1.65, sono biondo con gli occhi azzurri mare sono magrolino e ho i capelli lunghi fino alle spalle certe volte i miei compagni mi prendono in giro perché sembro una femmina.
Ah! Mi sono dimenticato di una cosa, frequento il liceo classico ho 14 anni e da grande vorrei fare lo psicologo per aiutare la gente.

Suona la sveglia che segna le 07:00 sono in ansia oggi é il mio primo giorno di scuola speriamo che mi accettano, mi alzo svogliatamente dal letto mi preparo i vestiti per andare a scuola mi prendo un jeans nero strappato alle ginocchia una camicia bianca a maniche lunghe larghe e delle converse rosse.

Scendo in cucina per fare colazione e trovo mio fratello più grande ha 25 ed ha finito l'università e ora si vuole laureare in medicina.

Da quando i nostri genitori sono morti non fa altro che prendersi cura di me, io lo tratto come un papà e come un fratello. Ah mi dimenticavo di una cosa, lui si chiama Alessio.

-Buongiorno fratellone

-Buongiorno Angel tieni la colazione

-Si grazie

Prendo i biscotti dallo sportello della cucina e inizio a consumare la mia colazione, appena finito salgo le scale e vado in camera mia a prendere lo zaino bianco il mio colore preferito scendo le scale mi avvicino a mio fratello e gli do un bacio sulla guancia ed esco per incamminarmi a scuola.

Appena sono arrivato a scuola vedo molti ragazzi che stanno per entrare io sono emozionatissimo allora aspetto che tutti entrano e alla fine entro io, cammino per i corridori ma ad un tratto mi sento la schiena a muro e molte risate apro gli occhi che li avevo chiusi per paura e vedo un ragazzo con i capelli castano chiaro,occhi marroni,alto e soprattutto muscoloso.

-Guardate ragazzi un nuovo moccioso ci divertiremo molto con lui.

-V-vi prego n-non m-mi f-fate d-del m-male.

-Ma guarda il marmocchio vuole la mamma

Il ragazzo muscoloso inizia a prendermi a pedate, mi da pugni da tutte le parti mi ha spaccato il naso e ora mi esce sangue.

Sono accasciato a terra che mi tampono il sangue con la maglietta ma mi sento strattonare i capelli, il castano mi fa alzare e mi appoggia al muro i suoi compagni se ne sono andati e ora lui si avvicina al mio orecchio e mi sussurra.

-Moccioso sei vergine?

-S...si

Dopo quella risposta con la mano destra mi tiene per i capelli invece con la mano sinistra mi tocca il membro.

-Ah... S...mettilah..

-Ti piace

Va più veloce e lui mi dice.

-Hai pantaloni bagnati vuol dire che sei venuto.

-Ah.....

Si stacca da me e io cado a terra e lui se ne va però prima mi dice una cosa.

-Ricorda io ti perseguiterò sempre so già dove abiti e se provi a dire a qualcuno ciò che ti faccio tu sei un moccioso morto.

-H-ho c-capito

Se ne va, oggi é il mio primo giorno di scuola e già sono stato preso di mira da qualcuno che non conosco e mi ha pure detto che mi perseguiterà e sa pure dove abito.

Ma questa giornata poteva iniziare peggio.
Siccome non voglio che i miei nuovi compagni mi vedano così me ne torno a casa metto una firma ed esco da scuola.

Mentre cammino c'è molta gente che mi guarda con disgusto, lo so che sono uno schifo ma non guardarmi così come se fossi un alieno.

Sfortunatamente vedo di nuovo quel ragazzo si gira e mi vede e dice.

-Ci rincontriamo moccioso ne vuoi ancora? Oppure ti é piaciuto il mio assaggio per quello che ti farò?

Prima che si avvicina di più a me mi metto a correre come un pazzo e lui mi rincorre, non conosco molto questa città perché sono arrivato da poco.

Oggi siccome sono sfortunato sono andato q finire in un veicolo e il castano si avvicina pericolosamente a me, mi guarda ghignando e appena e vicino a me mi prende per il polso mi mette in ginocchio e dice.

Mio caro moccioso se tu vuoi salva la vita devi dire una cosa per me

Perché se non lo faccio che fai?

Hai fegato ragazzino ma se non lo fai ti stupro qui davanti a tutti.

IO NON MI SPAVENTO DI TE, SEI SOLO UN TEPPISTA CHE PICCHIA I RAGAZZINI PIÙ PICCOLI DI TE.

Ma come ti permetti ad urlarmi e.

Io mi permetto eccome io posso fare ciò che voglio nella mia vita anche gridarti in faccia

Si abbassa alla mia altezza a mi da uno schiaffo in piena faccia e mi fa un ultima proposta.

Se non vuoi che ti stupri qui davanti a tutti devi promettermi una cosa.

Che cosa?

Mi dovrai chiamare padrone anche a scuola. Ci stai? O ti stupr...

Ci sto, ci sto.

Brava la mia puttanella. Lo sai ogni giorno dovrai venire a casa mia per fare sesso, lo faremo anche nei bagni della scuola.
Capito?

S...si ho c...capito

Non ho capito bene. Che hai detto?

Ho capito PADRONE

Puoi andare a domani

Mi lascia andare e se ne va io mi alzo a fatica e mi incammino verso casa mia. Dopo alcuni minuti che cammino mi sono accorto che mi sono perso e inizio a imprecare.

Va bene niente ci fa ora chiederò aiuto agli altri tanto non piove.

Dopo quella fottuta frase inizia a piovere di brutto però guardo nel mio cellulare e vedo che mi sta chiamando mio fratello.

Pronto fratellone

Pronto Angel ti devo dire una cosa siccome mi sto laureando in medicina devo partire per 3 anni per andare a Londra. Dove sei?

Capito. Io sono a casa di un mio amico che stiamo facendo i compiti. Tu dove sei?

Io sono in aereo che sto per partire ti ho chiamato per salutarti capito.

Si ho capito fratellone

Va bene ciao. Ti voglio bene Angel

Anche io fratellone.

Stacco la chiamata e inizio a correre sotto la pioggia ma meno male che c'è un portone e un balcone sopra allora prendo il mio zaino e lo uso come cuscino e mi corico e mi addormento ma mentre che mi addormento sento delle braccia prendermi e portarmi dentro e poi buio.

Angolo Autrice

Ragazzi vi piace il mio nuovo libro?

Non é un ereri ma se vi piace mettete una stellina grazie