Stavano combattendo contro un mostro. Erano sempre più in difficoltà, finché Annabeth non venne ferita, e cadde a terra, ma non gravemente. Percy allora chiamò l'acqua per difendere la sua amata. E intanto sconfisse il mostro. Il mostro rilasciò degli aculei neri e percy si mise sopra ad Annabeth semisvenuta per farle da scudo umano. Quando la pioggia di aghi velenosi finì Annabeth sorrise vedendo che erano tutti e due sani e salvi. Ma si accorse di una macchia rossa che dilagava sulla maglia di percy: "No, percy ti prego, non lasciarmi. Ho bisogno di te" disse fra le lacrime, al ragazzo che stava esalando gli ultimi respiri. "Mi reincarnerò, Sapientona. Saremo insieme, per sempre" e spirò. Annabeth pianse tutte le sue lacrime. Ma poi si rialzò. Si ricostruì una vita, senza Percy. Era stata presa come insegnante. Il suo primo giorno di scuola alle elementari, quando tutti i bambini si alzarono per salutarla, solo uno non si alzò. E gli altri incominciarono a ridere di lui. Ma lei aveva già capito tutto. "Come ti chiami?" "Peter Johnson, maestra. Scusi" Annabeth guardò i suoi occhi, color del mare limpido e si mise a piangere. Percy era insieme a lei.