DI NUOVO ASSIEME
Uscimmo dalla Scatola. Nel posto in cui eravamo era l'alba. I primi raggi del sole si stavano alzando in cielo, rendendo il luogo un po' tetro. Si vedevano delle case intorno a noi, ma non erano certo come le nostre sui Monti Appalachi, fatte di fango secco e rami. Queste erano case vere, con finestre di vetro e porte di legno. E se ve lo state chiedendo...no, non ricordava per niente il Labirinto. Anche perché ricordavamo tutto. Girammo per questa specie di quartiere, per poi ritrovarci in un parco. C'era un fiume con delle panchine sulla riva, e su una di queste c'era una figura. Quando ci avvicinammo, la figura ci guardò. Sentii qualcosa nella mia testa. Una voce, come con Teresa
Tommy? Sei davvero tu, Tommy?
Era la voce di Newt
-Ragazzi, avete sentito?-chiesi agli altri
-E cosa avremmo dovuto sentire?-
-Newt! Mi stava chiamando!-
-Thomas, non c'era nessuna vo...Caspio!-Minho cadde a terra
-Thomas ha ragione! L'ho sentita anch'io!-urlò lui rialzandosi
-Ragazzi, ma che caspio vi prende?-ci chiese Gally.
Frypan barcollò all'indietro
-Gally, ma non l'hai sentita?-
-Sì, adesso sì-
-Funziona come con te e Teresa, giusto?-mi chiese Minho
-Già-
-E quindi cosa facciamo, ora che siamo dei caspio di telepatici?-
-Ci penso io-risposi
Chi sei? Come fai a conoscere il mio nome e quello dei miei amici?
Tommy! Sono io, caspio, Newt!
Era lui. Era Newt
-THOMAS!-la figura che avevo visto sulla panchina ora mi stava correndo incontro. Feci lo stesso. E allora lo vidi. I capelli, quel sorriso sempre presente, quegli occhi...
-Ciao, testa di caspio-mi salutò lui.
Mi gettai tra le sue braccia
-Tommy? Tommy, guardami-alzai lo sguardo
-Grazie-e con quel grazie mi aveva detto tutto.
Intanto gli altri ci avevano raggiunto
-NEWT?!-
-Ciao, Minho-mi staccai da lui, per permettere a Minho di fare quello che io avevo fatto pochi secondi prima
-Come stanno il cuoco peggiore del mondo e il mio ammazzadodicenni preferito?-
-Ciao, Newt-risposero Frypan e Gally ad una voce. Quando Minho si staccò, Newt mi chiese
-Deedee l'hai già vista?-poi, senza aspettare la risposta, disse
-No, certo. È notte fonda. Allora andiamo-non feci domande. Nessuno lo fece.
Arrivati davanti ad una casa, Newt ci spiegò
-Questa è la casa dove abitiamo io e Deedee. Ora la faccio uscire-
-E come?-gli chiesi
Così, no?
Aspettammo un po', poi Newt mi disse
-Non mi crede. Provaci tu-non aspettavo altro.
Teresa? Mi senti, Teresa?
Appena dette quelle quattro parole, la porta davanti a noi si spalancò. Ne uscì una Teresa in lacrime e...in intimo. E mentre Teresa mi abbracciava piangendo, Newt si rotolava per terra dalle risate. Era davvero, davvero imbarazzante
-Newt, voi due dormite insieme? E lei si veste...anzi, si sveste così?-dopo questa battuta, anche Minho rideva con Newt. Sembravano due cretini
Teresa, lo sai che sei praticamente nuda, vero?
Certo che...COSA?
Sei in reggiseno e slip, Teresa
-OH, MERDA!-urlò lei staccandosi da me e riparandosi il corpo con le mani
-TU! COME HAI POTUTO, RICK!-ora era rivolta a Newt, che assieme a Minho, Gally e Frypan si stava rotolando a terra dal ridere. Era da tanto che Gally non rideva
-VOGLIO DORMIRE, CASPIO! Si può?-da dietro di noi si aprì una porta e ne uscì un Alby alquanto incazzato. Ma, come mi vide, sorrise
-Thomas! Che bello rivederti, pive!-poi, però, prima che potessi rispondergli, dietro di lui spuntò il viso rotondo di Chuck
-Thomas? Thomas!-
-Chuck!-mi abbassai per permettergli di abbracciarmi
-Vai via Chuck! Questo è un momento vietato ai minori di 15 anni!-esclamò Newt, chiaramente riferito a Teresa
-Perché dovrei...-poi Chuck guardò oltre la mia spalla e la vide. Rimase a bocca aperta. Mi accorsi che Alby aveva gli occhi sgranati. Teresa si infuriò ancora di più, e tirò a Newt un calcio tra le gambe. Lui, che non se l'aspettava, si alzò di scatto gemendo per il dolore. Lui almeno aveva smesso di ridere
-Mi volete spiegare perché caspio Teresa è vestita così e perché caspio ha appena castrato Newt, caspio?-sbottò Alby
-SUCCEDE CHE RICK HA ROVINATO TUTTO!-urlò la diretta interessata, per poi dileguarsi in casa sua. Forse avevo visto e sentito male, ma mi sembrava che Teresa avesse gli occhi lucidi e la voce un po' rotta
-Come stanno i tuoi gioielli, Newt?-gli chiese Minho
-Persi per sempre, ormai-ridemmo tutti per la sua vocina stridula
Tom?
Sì?
Ho bisogno di parlarti. Vediamoci al fiume. Sai dov'è?
Sì. È tutto a posto?
Teresa non mi rispose, così cominciai ad avviarmi
-Dove stai andando, Thomas?-mi chiese Newt
-Al fiume-
-E non resti qui a soccorrere il tuo amico castrato?-mi chiese lui con la vocina ancora stridula
-No, perché te la sei andata a cercare e ti sta pure bene. Questa volta hai esagerato, Newt. Decisamente-
Vai dalla tua dolce metà, vero?
Mi stupii nel scoprire che la voce che avevo in testa era quella di Alby
No, vado a fare solo un giro. Non posso?
E lasci qui Newt e Chuck? Non sono mica scemo!
Ok, va bene. Mi devo vedere con Teresa! Sei contento, adesso?
Abbastanza. Ma ti voglio avvisare che se ne esce un piccolo pive, io sono zio Alby, intesi?
-Lo terrò presente, Alby-poi mi diressi al fiume.
Quando arrivai al fiume, Teresa non era ancora arrivata. Così mi sedetti su una panchina e l'aspettai. Arrivò dopo poco, e subito mi accorsi che qualcosa non andava
-Ma...hai pianto?-Teresa aveva gli occhi rossi e gonfi, era evidente che avesse pianto
-Si vede così tanto?-
-Beh...sì-lei sedette vicino
-Mi dispiace, Tom. Per prima, intendo-
-Lascia stare, non è colpa tua-
-Lo so, è colpa di quell'idiota di Rick. È solo che è stato imbarazzante per me, figuriamoci per te...-
-Teresa-la fermai io-non è per questo che mi hai fatto venire qui, vero?-
-No, Tom. Non è per quello-
-E allora perché?-
-Per la lettera, Tom. Quella che ti ho mandato-
-Oh...-non riuscivo a dire altro. E cos'avrei dovuto dire?
-Sai, mi sento una stupida. Ho detto tutte quelle cose mentre tu ami Brenda...-mi disse lei abbassando lo sguardo. Non potevo credere alle mie orecchie
-Teresa, ma io non amo Brenda!-lei alzò di scatto il viso verso di me, mostrandomi quei suoi bellissimi occhi azzurri
-Davvero?-era felice, lo si capiva dalla voce
-Sì, davvero-
-E non mi odi più?-
-Come potrei?-le presi le mani, stringendole nelle mie. Lei le guardò un attimo, quasi stupita, per poi posare nuovamente quei due meravigliosi occhi azzurri su di me
-Come potrei odiarti dopo che tu sei addirittura arrivata a morire per me? All'inizio sì, ti odiavo, ma poi ho capito. Ho capito che l'hai fatto perché ti hanno costretto, e perché altrimenti mi avrebbero ucciso. Ho capito che l'hai fatto per me-
-E perché ti amo-aggiunse lei, sorridendo. Ci avvicinammo, finchè le nostre labbra si sfiorarono
-Ti amo, Tom-
-Anch'io ti amo, Teresa-e allora le sue labbra, calde e morbide, trovarono le mie. Lei mi cinse il collo, così io le presi la testa fra le mani. E finalmente potevo amarla. Amarla per davvero.
ADUNANZA:
Ok, più di 1200 parole principalmente spese per uno scherzo ed un bacio...ragazzi, sono messo male. A volte vorrei essere al posto di Thomas (non so se mi spiego...)No, a parte gli scherzi vi voglio dire che di questo capitolo vado particolarmente fiero. Mi sono impegnato più del solito, anche perché questa parte è estremamente importante.
Vi ricordo che con i commenti potete dirmi cosa ne pensate della storia. E se avete delle idee, non esitate a dirmele!
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