May I Have This Ball, Princess? || LadyNoir
«Chat è stato gentile ad invitarmi a ballare stasera per festeggiare il nostro anniversario, ormai é un anno che combattiamo insieme... ma dovrei accettare?» Marinette chiese consiglio alla sua kwami.
«Secondo me sì, é sempre così dolce con te e anche se tu ami Adrien e non lui, é il minimo che tu possa fare. Non vorrai che ci rimanga male, vero?» Le rispose Tikki con una domanda retorica, facendo annuire la corvina che decise di andare all'invito del compagno.
“Se solo sapesse che Adrien e Chat Noir sono la stessa persona!” Pensò la kwami della Fortuna, riflettendo sul fatto che un giorno le converrebbe dirle la verità.
«Tikki, trasformami!» Esclamó la ragazza dai capelli blu e allora la creaturina rossa fu risucchiata dagli orecchini della sua portatrice. «E questo cos'è, una specie di "Edizione Speciale Anniversario"?» Si interrogò Marinette quando vide che al posto del suo costume c'era in realtà un lungo vestito. La ragazza si piazzò davanti allo specchio e iniziò a girarsi e a guardarsi, non negava che l'abito era molto bello: al busto era di color rosso scuro che si schiariva man mano verso il bacino, dove il vestito era già rosso acceso e aveva i caratteristici pois neri che richiamavano lo stile coccinella. Il colletto era alto e all'altezza delle spalle aveva dei ricami rosso chiaro, aveva anche una scollatura dietro che lasciava scoperta la schiena.
Aveva anche dei guanti neri che lasciavano scoperte le dita e che al polso terminavano con un velo rosso - trasparente come quello del vestito-, precedentemente Marinette si era messa anche dello smalto rosso che si intonava perfettamente con tutto.
L'ultimo dettaglio del vestito era un velo trasparente che iniziava dove il vestito si schiariva. Naturalmente la ragazza, essendo comunque Ladybug, aveva ancora la sua maschera che non aveva acquisito ulteriori dettagli durante la trasformazione, ma la cosa che la colpì di più era il fatto che durante la trasformazione anche i suoi capelli erano cambiati, il solito ciuffo e le solite ciocche di capelli ai lati del viso c'erano ancora, ma invece di avere i capelli legati nei tipici codini bassi, aveva uno chignon che era legato con un elastico a cui erano attaccati due piccoli fiori e l'acconciatura era retta anche da due bastoncini che Marinette riconobbe grazie a sua madre che li utilizzava spesso, in quanto di origini Cinesi.
Nel frattempo... || Villa Agreste
«COS'È-QUESTA-ROBA» Si chiese stupito il ragazzo dopo essersi trasformato e aver visto il proprio vestito.
Si mise davanti allo specchio e si guardò.
«Beh... d'altronde non è poi così male, devo ammettere...» Concluse infine dopo un'attenta osservazione: l'abito in generale era tutto nero, questo era abbastanza ovvio. Aveva una camicia verde scuro con i bordi di un verde più chiaro, sulla quale portava una semplice giacca nera con i bordi del colletto e delle tasche verdi, come quelli della camicia. Sui polsi della giacca aveva dei bottoni neri con sopra disegnate delle zampette di gatto verdi. Aveva anche una cravatta, sempre nera ma con una zampa di gatto disegnata sulla parte del nodo. Il ragazzo aveva però mantenuto la sua coda-cintura, la maschera e le orecchie da gatto, che durante la trasformazione non acquisirono modifiche.
«Devo essere lì al tramonto, è meglio che mi muova se non voglio arrivare in ritardo!» Commentò tra sé e sé Ladybug mentre si dirigeva verso il luogo dell'invito nei pressi della Tour Eiffel.
«Ora capisco il perché di quelle tute attillate, con vestiti del genere è impossibile muoversi!» Si lamentò il biondo mentre saltava tra i tetti, raggiungendo il luogo dell'incontro, ma non vedendo ancora la sua amata.
«Forse... Forse non è voluta venire...» Si rattristì il ragazzo dai capelli dorati, muovendo le orecchie verso il basso. Ma subito dopo vide arrivare una ragazza con un lungo vestito che dopo aver fatto una lunga corsa -non riuscendo ad utilizzare lo Yo-Yo con quel vestito- inizió a camminare lentamente.
«Ladybug?» Domandò il ragazzo-gatto quando la ragazza iniziò ad avvicinarsi.
«Chat Noir?» Chiese lei a sua volta, non riuscendo quasi a riconoscerlo.
Non c'era nessuno. C'erano solo loro. Avevano finalmente un momento tutto loro.
«Sei davvero tu?» Si chiesero a vicenda i due ragazzi, ridacchiando per aver detto la frase quasi insieme.
«Sei meravigliosa, m'lady» Si complimentó lui avvicinandosi alla ragazza per osservarla meglio.
«Grazie» Lo ringraziò Ladybug arrossendo un po' «Anche tu sei carino, micio» Disse a sua volta lei, nascondendo un sorrisetto malizioso.
Era il tramonto, le sfumature blu scuro della sera si mischiavano con il cielo celeste e con i raggi arancioni del sole, facendo diventare il cielo di un color porpora che rendeva quel momento magico, romantico. La Tour Eiffel si accese, l'ambiente sembrava esser stato creato appositamente per loro, per regalare ad entrambi la serata più bella di tutti i momenti passati insieme.
«Potrei avere questo ballo, Principessa?» Le disse Chat Noir facendo un piccolo inchino mettendo un braccio dietro la schiena e porgendole la mano con l'altro.
«Volentieri, mon Chaton» Disse lei e allora gli prese la mano, era la prima volta che lo toccava senza il costume che ricopriva anche le mani. Era la prima volta anche per il ragazzo, che si rese conto quanto fossero morbide le mani della sua partner solo in quel momento.
C'era un po' di distanza tra i due, allora il biondo appoggiò l'altra mano sul fianco della ragazza per poi tirarla verso di sé, si aspettava una lamentela da lei, si aspettava che l'avrebbe respinto, invece no, lei si era appoggiata con una mano a lui, mentre con l'altra lasciava che il ragazzo le tenesse la mano.
C'era musica. Era strano come tutto fosse stato programmato, probabilmente non era una semplice coincidenza.
I due iniziarono a ballare, l'una appoggiata all'altro.
«Non sapevo fossi così bravo a ballare, Chat» Ridacchió la corvina.
«Tutto per te, insettina» Flirtó lui, come sempre, del resto.
Ladybug non negava che le piaceva troppo quando Chat Noir flirtava con lei, le piaceva vedere quanto il ragazzo potesse diventare sdolcinato, amava anche quando la chiamava anche con i soprannomi che le aveva dato. Lo respingeva solo perché ama Adrien, ma non può assolutamente negare che il super-eroe sia il ragazzo più gentile che abbia mai incontrato -naturalmente dopo Adrien- dal suo punto si vista.
Doveva farlo? Si chiese la ragazza-coccinella. Doveva baciarlo?
Doveva.
Le batteva forte il cuore mentre si avvicinava al viso del ragazzo che sorrideva fino a poco prima, ma che assunse un'espressione stupita quando vide la ragazza avvicinarsi. Era quello che aveva sempre desiderato e non disse una parola, non voleva interrompere quel momento, con una domanda come:"Cosa stai facendo?"
Lei aveva socchiuso gli occhi, ma lui non aveva intenzione di smettere di guardare la ragazza avvicinarsi a sé, un'attimo prima che lei lo baciasse decise di chiudere gli occhi, avrebbe davvero gradito una sorpresa del genere.
Ed è proprio quando chiuse gli occhi che sentì le labbra della sua compagna toccare le sue. Aveva desiderato per un anno intero quel momento e finalmente aveva avuto il regalo che tanto desiderava.
Lei si sarebbe aspettata qualcosa di meno piacevole in quanto non aveva il desiderio di baciarlo, voleva solo fargli un regalo, ma non avrebbe mai immaginato che baciarlo fosse così bello, sopratutto perché aveva più tempo per godersi il momento, a differenza di quando l'aveva baciato per liberarlo dal controllo di Le Dislocœur.
Le labbra morbide e calde che trasmettevano dolcezza, amore. Solo in quel momento Ladybug aveva capito quanto il suo partner l'amasse.
I due si staccarono, lei era rossa in viso, ma mai quanto lui che era rimasto a bocca aperta, con gli occhi sgranati e lo sguardo perso e stupito allo stesso momento; lei, invece, aveva appoggiato la testa e le mani sul petto del biondo, nascondendo la faccia imbarazzata.
Fine
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