"E' tutto a posto?"

Quella voce. Sai che non è reale.

"Certo." Rispondi titubante.

Quei sogni sono l'unico modo che hai per rivederlo.

Sono i tuoi ricordi migliori.

Si tratta di momenti che sembrano durare ore, ma che nella realtà equivalgono a pochi secondi.

Si tratta di momenti che ti permettono di allontanarti dalla realtà in cui vivi.

E' solo una pausa temporanea.

La perdita di Touya è stata difficile da digerire, anzi, non puoi dire di averla superata.

A causa di questi tuoi sogni, ti sembra ancora più impossibile il fatto che non sia più con te.

A causa di questi tuoi sogni, le ferite non riescono a rimarginarsi.

Ogni notte.

Ogni volta che ti addormenti.

Ogni volta che chiudi gli occhi.

Sembra essere sempre con te, al tuo fianco.

Sembra reale.

Il ragazzo che hai di fronte ti sorride dolcemente, il vento gli scompiglia i capelli rossi.

Ti stropicci gli occhi, sedendoti.

"Stavi dormendo." Commenta lui.

Era una giornata di novembre e, nonostante fosse autunno, il sole splendeva.

"Mi piacciono i tuoi capelli, hanno un bel colore." Ancora assonnata, tenti di allungare una mano verso di lui.

Si china verso di te, facilitando il tuo obbiettivo.

Gli passi una mano tra i capelli.

Non era la prima volta che vivevi quel ricordo.

Lo conoscevi a memoria.

Le battute erano già scritte.

Avresti voluto poter intervenire, cambiare il passato.

Eppure, anche intervenendo in tuo ricordo, la realtà sarebbe rimasta immutata.

Osservando giorno dopo giorno, notte dopo notte, i tuoi ricordi, hai imparato molte cose.

I tuoi errori, i suoi errori, tutte le scelte che avevi a disposizione per far si che restasse con te.

Il tuo più grande errore è stato però uno.

Non lo hai mai guardato negli occhi.

Se ti avessero chiesto quale fosse il colore dei suoi occhi, avresti risposto senza problemi.

Azzurri.

Non è difficile ricordarsi il colore degli occhi di una persona.

Ciò che è difficile da capire è ciò che celano gli occhi.

Sono considerati lo specchio dell'anima.

Puoi capire se una persona sta mentendo, come si sente.

Lo hai mai guardato negli occhi?

La risposta è no.

Lo hai sempre guardato superficialmente, senza importarti di ciò che nascondesse il suo sguardo.

Se in quel momento tu lo avessi osservato, avresti capito come si sentisse realmente.

Avresti visto la sua espressione afflitta.

Il dolore di cui non ha mai voluto farti partecipe.

Touya non ti aveva mai raccontato di come stesse.

Eravate migliori amici eppure, da questo punto di vista, eravate due estranei.

Non voleva farti partecipe dei lati peggiori della sua vita.

Gli bastava condividere con te dei brevi momenti di serenità.

Poteva smettere di essere il figlio quasi perfetto di Endeavor.

Poteva smettere di sentire sua madre piangere.

Quando Fuyumi ti racconto di quale fosse la situazione famigliare in casa Todoroki, ti sentisti colpevole.

Scoprire che il tuo amico aveva sofferto così tanto senza che tu ne fossi a conoscenza, ebbe un effetto devastante.

Sapevi che non era colpa tua.

Sapevi che avresti dovuto andare avanti.

Sapevi che quei sogni non l'avrebbero riportato indietro.

E sai che lui è ancora vivo.