quattro
Quando (T/n) si svegliò, notò con piacere che Ray stava preparando i fogli e i pastelli con cui disegnare.
"Ti sei svegliata... volevi disegnare, no?"
(T/n) si stropicciò gli occhi e si lasciò scappare uno sbadiglio.
"Si sta facendo tardi, dobbiamo fare in fretta." spiegò il corvino porgendole un foglio bianco.
Invece che disegnare, Ray si era limitato ad osservare l'amica.
"Non disegni?" chiese la (c/c).
"Preferisco guardarti."
(T/n) arrossì sentendosi lo sguardo di Ray addosso mentre disegnava.
"Mi metti in soggezione."
Ascoltando il commento della bambina, il corvino aveva spostatola sua attenzione altrove.
"Ray, canteresti ancora quella canzone di prima?"
"L'hai sentita?!"
"Ero ancora sveglia, non te ne sei accorto?"
"Mi è sfuggito questo dettaglio..."
"A quanto pare non sei attento come sembri!"
(T/n) aveva ripreso a disegnare. Ogni tanto guardava Ray al fine di ottenere un po' di ispirazione.
Inaspettatamente le stesse note che aveva sentito poco prima di addormentarsi, risuonarono nuovamente.
La ragazzina guardò Ray. Aveva gli occhi chiusi e stava sorridendo.
"Ray, ho finito!"
Nello stesso momento, un tuono rimbombò accompagnato dalle prime gocce di quello che sarebbe diventato un temporale.
"Guarda, piove! Mi piace la pioggia!"
"Dobbiamo rientrare o rischiamo di ammalarci."
"Restiamo fuori ancora un po'! Per favore!" insistette (T/n) con un tono cantilenante.
"Solo cinque minuti."
La pioggia aumentò di intensità in pochi minuti.
Ray teneva la testa verso l'alto. Osserva il cielo coperto da nubi grige. Apparivano lampi seguiti da tuoni.
(T/n) era sotto l'acqua. Teneva le braccia aperte.
"Può bastare, andiamo dentro." esclamò Ray dopo l'ennesimo tuono.
"Non avrai paura dei tuoni, Ray?!"
"Non voglio ammalarmi, è tutto."
I vestiti di (T/n) erano ormai fradici. Aveva cominciato a fare dei passi in avanti, in direzione di Ray. Quando era abbastanza vicina a lui, gli afferrò una mano e lo tirò a sé.
Lo strattonò al di fuori delle fronde degli alberi che gli fornivano protezione dall'acqua.
"E' così rilassante." commentò (T/n) senza realmente rivolgersi al corvino.
"Hai ragione."
"Ray... un giorno andremo insieme in una biblioteca, va bene?"
Il ragazzo annuì con un impercettibile movimento della testa.
"In una biblioteca ci sono tanti libri... voglio leggerne il più possibile." continuò (T/n). Era un monologo. Non era interessata a un'eventuale risposta del ragazzo che le era accanto.
"Emma vuole cavalcare una giraffa... è buffa."
"Decisamente."
(T/n) starnutì.
"Torniamo dentro o la mamma ci rimprovererà."
"Non voglio che la mamma si arrabbi."
"Neanch'io (T/n), neanch'io..."
"Il disegno, Ray! Il disegno... non l'ho preso, è ancora sotto l'albero!"
"Tu torna in casa, prendo io tutto."
La (c/c) seguì il comando del compagno e si diresse di corsa verso l'edificio di Grace Field, aveva cominciato a sentire il freddo.
Ray arrivò poco dopo, il foglio di carta era leggermente rovinato ma ancora intatto.
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