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𝕮𝖍𝖆𝖕𝖙𝖊𝖗 𝖊𝖎𝖌𝖍𝖙 - 𝑴𝒂𝒚

Sentii una moto avvicinarsi.
Mi affacciai alla finestra, eccolo lì, il mezzo che avrebbe guidato Blue, per portarci in discoteca.

<Ragazze deve essere appena arrivata Blue> esclamai a gran voce.

Anche se non é la mia prima serata in discoteca, sono comunque euforica!
Più ci vado con le mie amiche, che é ancora meglio!
Si lo so, sono una ragazza molto energetica, solare e che sprizza allegria da tutte le parti.
A volte mia madre dice che parlo troppo, ma non é vero! Mi piace solo raccontare le cose che mi capitano.
Non lo so, sento di non essere capita fino in fondo. So che quando parlo, dopo un po' la gente si stanca di ascoltarmi.
Scesi le scale felicissima, aprii la porta con un sorriso a trentadue denti, stampato in volto.
La mia espressione cambiò, divenni stranita della situazione, quando vidi Blue litigare con mio fratello, nell'uscio di casa.

<Te lo meritavi tutto> esclamò Blue.

Sebastian aveva il palmo della mano schiacciato contro il naso, credo gli avesse tirato un pugno.

<Ti ha tirato un pugno?> Chiesi, rivolgendomi a Sebastian. Lui annuí con il capo.< Allora ha ragione Blue, ogni tanto una ragazza che ti tiene testa, non é male. Magari ti decidi ad abbassare la cresta> confessai ad alta voce.

Presi Blue per il braccio e la portai via dalle grinfie di mio fratello, gli sbattei gentilmente la porta in faccia.
Ma lui la riaprí e ci raggiunse.

<Dove andate sta sera?> Domandò curioso Sebastian.

<Rimaniamo a casa> risposi io, prima che Blue potesse dire qualcosa.

<Si certo vestita così> poi Sebastian indicò il mio vestito.

<Che ha di male?! E poi da quando ti interessa dove vado?> Non sopportavo che Sebastian mi desse ordini, solo perché é il più grande.

<May sono comunque tuo fratello!> Poi camminò in direzione della cucina, per prendersi qualcosa da mangiare.

Io raggiunsi le ragazze con Blue, ora eravamo tutte al completo!.
Le ragazze erano quasi tutte vestite, c'era chi era più stravagante, tipo Tiffany, con un un macro top e una mini gonna a strass rosa. E chi osava meno tipo Nancy, la mia amica, vestita in pantaloni baggy jeans, lunghi fino alle caviglie e un top rosso.
Max, la migliore amica di Blue, aveva già finito di truccarsi. Il suo trucco era venuto splendido, così le abbiamo chiesto di farcelo a tutte noi.
Lei aveva già iniziato e aveva truccato due di noi, venute bene entrambe.
Invitai Blue a cambiarsi da quel tutone da moto. Le indicai il bagno e poi tornai dalle ragazze.

Oggi avremmo fatto un figurone, sembravamo tutte delle diciassettenni e diciottenni. Alcune di noi avevano anche i tacchi, io no, figuriamoci.

Blue uscí dal bagno e si previcipitò subito in camera mia, dove eravamo tutte. Le stava veramente benissimo l'abito, aveva i bordi e il retro neri, mentre davanti era tutto colorato.
Max si alzò per raggiungerla e le allungò dei tacchi.

<Tieni, ci siamo dimenticate di passare a prederli oggi pomeriggio> disse Max.

<Ma dai, non so nemmeno stare in piedi senza tacchi, figuriamoci con !> Esclamò Blue. Tutte noi ragazze ci mettemmo a ridere.

Max ci rinunciò e Blue si rimise le sue solite Nike bianche, appoggiò la sua tuta e si mise una giacca in jeans, visto che era quasi febbraio e fuori ci saranno due gradi. Ma tanto dentro la discoteca fa sempre caldo.
Max finí di truccarci tutte, per ultima sistemò Blue e le aggiunse un tocco di ombretto di color oro, misciato a un po' d'argento. Truccata non sembrava nemmeno più lei.
Alle nove e mezza circa la mamma di Bianca, una amica di Tiffany, carica le restanti cinque persone, in macchina.
Siamo riuscite a convincerla, dicendole di portarci al centro giovanile, della città in cui c'era la discoteca, la parcheggeremo anche le moto, cinque minuti a piedi ed ecco la destinazione, festa a volontà.

Fuori dal locale c'erano spacciatori, fumatori e la guardia per l'ingresso.
Se Sebastian ci scopre, siamo morte.
Molti ragazzi ci mandarono occhiatine sexy e desideriose. Soprattutto rivolti a Blue e Max, che sembrano quelle più grandi, ma le ignorarono senza troppi problemi, proseguendo dritte, verso l'ingresso.
Sopra l'entrata, c'è un enorme insegna neon, blu, rosa e viola che mi incantai a guardare: Havana night club🍸
Bastò vedermi, che la guardia ci aprì la porta, aspettò che tutte noi fossimo dentro e dopo la richiuse con forza.
Rob ormai mi conosce.

Davanti a noi c'era un lunghissimo tubo strobosferico, dove all'interno riecheggiava la musica, in fondo ad esso c'era un enorme stanza, dove si svolgeva il bello della festa.
Appoggiammo le giacche sugli appendini all'ingresso, la dentro faceva parecchio caldo e già da in fondo al tubo si sentiva l'afa.
Devo ammerlo, entrarci senza mio fratello mi mette un po' di paura, ma in corpo ho un sacco di adrenalina!
Attraversammo il lungo tubo, e davanti a noi si estese una stanza dal soffitto altissimo, forse era anche piu alto di sei metri.
La luce non era molta, ma i corpi delle persone erano illuminati di tanti colori.
Ma certo che stupida!
Non avevo nemmeno guardato il tema della festa, prima di venire.
Per fortuna un signore, in un angolo vendeva pittura fluorescente, a poco più di cinque dollari, a vasetto.
Ognuna di noi comprò un colore diverso, che poi ci scambiammo.
Per dipingerci, ci sedemmo al bancone del bar, anche se le cameriere, vestite molto provocanti, era quasi nude, ci guardarono male.
Avevamo rosso, giallo, verde, viola, arancione, azzurro, blu, rosa e persino l'indaco.

Dopo mezz'ora circa eravamo tutte dipinte per bene. C'era chi aveva scritte su braccia e cosce, del tipo " assaggiami" oppure "divorami tutta", che a parere mio un po' cringe. C'era chi aveva manate in giro per il corpo.
Ma il mio trucco preferito era quello che c'eravamo fatte io e Blue, avevamo collo guance, scapole, braccia e cosce, con dei baci stampati sopra, di diverso colore.
Tutte le persone, avevano le labbra dipinte e questo rendeva eccitante la pittura.
Prendemmo qualche Margarita e Gin Lemon.
Se mia madre mi scopre, mi sgozzerebbe viva. Ne sono certa.
Ma prima di scendere in pista da ballo, Blue si avvicinò a me.

<Di chi é questo posto? Sicuramente farà milioni con tutta la gente che ci viene, ogni sera!> Urlò Blue per farsi sentire, perché la musica era troppo alta.

<Di un certo Mike E... Non mi ricordo più il cognome, ma sono sicura che il nome sia Mike> risposi io.

Bevetti l'ultimo sorso di Margarita e trascinai Blue, a ballare.
Subito lei era bloccata, non si lasciava andare trasportata dalla musica, ma un gruppo di ragazzi si avvicinò a noi, Blue addocchiò un ragazzo dai capelli rossi e riccioli, occhi marrone scuro, leggermente più chiari dei suoi e credo avessero gli stessi lineamenti del viso, ma non ne sono certa, perché le luci mi confondevano un po' la vista.
Si misero a ballare, lei si sciolse e così io mi presi un ragazzo moro, occhi azzurri e lentiggini, sempre parte di quel gruppetto. Sembrava avesse qualche anno in meno degli altri, ma magari era solo una mia impressione.
Nel corso della serata scoprii che si chiamava David e ci scambiammo i numeri, era davvero un ragazzo carino, non so nemmeno perché fosse finito in questo posto.
Tutti i ragazzi se ne andarono, tranne quello che stava ballando con Blue, non voleva andarsene e togliere le sue mani dai fianchi di lei, che ondeggiavano a ritmo della musica.
Io mi recai al bar insieme alle mie amiche e a Tiffany.
Bevvi qualche altro drink analcolico, non volevo ubriacarmi.
La festa era fantastica, tutti quei colori che risplendevano sui corpi della gente li adoravo, la musica rimbombava dentro il mio petto, l'odore acre da alcool ti confondeva le idee, l'afa che c'era in questa stanza ti fa girare la testa e fa crescere il malsano pensiero, di spogliarti nudo.

Tutto filò liscio fino a quando dal tunnel sbucò mio fratello, a petto nudo con una marea di disegni, mani e scritte sul suo corpo, che al buio risplendevano.
Già mio fratello era l'anima della festa.
Tutte le ragazze gli si piombarono addosso, tranne noi ovviamente e alcune ragazze, che stavano ballando con degli altri ragazzi, tra cui Blue.
Sebastian ne prese una per i fianchi, la fece girare e con un casquet, la baciò.
Che schifo! Ma non la conosce nemmeno.

Gli occhi di Sebastian ruotano tra tutte le signorine intorno a lui, poi si ferma a guardare un punto sulla pista da ballo . Non guardano più nessuna delle ragazze intorno a lui, ma guardano furiosi un ragazzo rosso, dai capelli riccioluti. Lo stesso con cui stava ballando Blue. Gli occhi di mio fratello fissano il ragazzo, poi il suo sguardo si sposta alla figura che danza con lui, le guarda prima gli orecchini pendenti lunghi, poi la scollatura, i baci sul suo corpo e si sofferma a guardare le mani di lui, appoggiate sui suoi fianchi. Lì si irrigidisce, prendendo a camminare verso quella direzione.
Oh no!
Sebastian afferrà per il colletto il ragazzo, gli urla qualcosa e poi si gira a guardare Blue furente, poi lo lascia cadere a terra e afferra il polso di lei, camminando a grosse falcate verso la nostra direzione.
Oh no no no no no!!

<Hai lasciato ballare Blue con il figlio del proprietario?!> Sebastian gridò contro di me.

<Chi lo sapeva che fosse il figlio de proprietario?> Controbattei io.

<Te l'ho detto mille volte che ci devi stare alla larga!> L'avevo visto solo poche volte così arrabbiato mio fratello < E questi baci?! Da dove vengono?! E come avete fatto ad entrare?!> Continuò lui indicando il mio collo e poi quello della mia amica.

<Ballo con chi voglio! Non sei mica il mio fidanzato, non mi devi dare ordini. É un mio amico, mi ha venduto la moto. E questi baci? Tutti presi dai ragazzi che mi hanno baciato questa sera! Ragazzi a cui interesso molto e mi trovano attraente, a quanto pare.> intervenne Blue, mentendo.

Sebastian a quel punto non resse più, sollevò Blue di peso e se la caricò in spalle, fino al tubo e quindi all'uscita del locale.
Blue si dimena picchiandoli e graffiandogli la schiena, dicendo di lasciarla andare. Ma mio fratello non ne vuole sapere.
A volte Sebastian é proprio un bambino.
Decisi insieme alle ragazze di lasciarli un po' di privacy, a Blue e Sebastian.
La pista da ballo iniziò ad affollarsi di più, quando partirono le canzoni spagnole.
Andammo a ballare anche noi, trasportate dalla musica.
Ci infilammò in una calca di gente, che ballava e cantava, le luci strobosferiche erano intensificate, vicino al palco e la musica oltre a rimbombarmi del petto, si spargeva in tutto il corpo.

Dopo circa un'ora di ballo sfrenato, Tiffany chiese il time out.
Ci sedemmo al bar e a me venne in mente una parte di questo posto, che le mie amiche non avevano ancora visto.

<Ehi ragazze, vi porto in una chicca di questo locale. Io appena l'ho vista mi sono subito innamorata.> Le proposi.

Mi alzai dalla sedia e loro mi seguirono, incuriosite. Aprii la porta del retro del locale, da dietro gli spalti, all'apparenza sembrava uno stadio di football, ma girato l'angolo. Si rivela un vero e proprio circuito per moto da cross.
Sulla pista, ci sono vari ragazzi che si preparano per la corsa, gli spalti sono pieni di persone.
I ragazzi qui partecipano clandestinamente, beh tutto qui non é ufficializzato, se qualcuno denunciasse sarebbe un problema, se vincono gli danno soldi in nero e non pochi.
Mio fratello una volta a partecipato, mi ha promesso che non lo avrebbe fatto mai più, perché a un certo punto pensavo potesse morire, a un salto che l'ha fatto volare alto, più di dieci metri, però lui ha detto che si é divertito un mondo.
Mio fratello é un pazzo, lo so.
Le moto in campo erano fermate da dei blocchi, che al via si sarebbero abbassati, per permettere ai motociclisti di partire.

In lontananza intravidi mio fratello, Blue e un signore mascherato, aveva una benda, che gli copriva la faccia e lasciava fuori solo gli occhi.
Ci avviciniamo con cautela.

<Che aveva quel signore?> Domandai incuriosita a Blue.

<Non é affar tuo May, é meglio se tornate a casa. Non é posto per voi> intervenne mio fratello.

<Va bene, Blue andiamo> dissi alla mia amica.

<May io devo rimanere qui. Ti spiegherò meglio lunedì ad allenamento, te lo prometto>. Io e le ragazze c'è ne andammo, era mezzanotte passata e a breve, la mamma di Bianca ci sarebbe venuta a prendere.

Nella mia testa, iniziarono a crearsi mille domande, che mi riempirono la mente.
Perché Blue deve restare? E noi no?
Perché deve stare sola con mio fratello?
E se le servisse una mano?
Oppure non ci vuole perché per colpa di mio fratello si é cacciata nei guai!
Che ci doveva fare Blue, con quel vestito che aveva in mano?
Che le ha detto quel signore?
Perché era bendato?
Troppe domande, senza risposta.
Arrivammo davanti al centro giovanile, la mamma di Bianca era già lì, per fortuna che siamo arrivate prima che lei ci chiamasse, se no non avremmo sentito niente dal volume della musica, dentro il locale.

<Dove eravate?> Domandò la mamma di Bianca.

<Siamo andate a farci una passeggiata nei dintorni> mentii io.

<E la ragazza riccia, capelli neri, insieme a quella riccia anche lei, però mora, dove sono?>. Aveva iniziato l'interrogatorio, prima ancora di salire in auto.

<Max e Blue? Emh..loro sono ancora dentro il centro giovanile. Torneranno dopo.> Rispose Tiffany. Non é una brava bugiarda, ma é già tanto che non si é messa a ridere.

La madre di Bianca annuì e ci fece salire in auto, mentre Ada e Tiffany andarono in motorino. Giungemmo a casa mia, mia madre questa sera non c'era e per fortuna, se mi vedesse tornare, tutta piena di baci neon, chissà cosa penserebbe.
Scrissi un messaggio nel gruppo, in modo da non dirlo ad alta voce, perché se no la mamma di Bianca lo sente.

Io
Ragazze fatevi tutte una doccia appena tornate, in modo da mandare via i colori neon.

Bianca
Va bene

Stacy❤️
Okk

Nancy💘
Avevo già in mentre
Di farlo.

Eccoci arrivate a casa mia, entrammo e ci cambiamo tutte in camera mia, parlando della serata e di quanto fosse stato divertente.
Avevamo tutte i vestiti che sapevano da alcool e fumo.
Benissimo, se mia madre lo scopre siamo morte.
Decidemmo di inviare un messaggio a Blue e Max, per capire dove fossero e se stessero bene.
Max rispose che era già tornata a casa, mentre Blue visualizzò ma non rispose.
Strano.

Una volta che furono andate via tutte le ragazze, erano le due di notte, perché tra mamme si mireso a chiaccherare e sembrava che non finissero più.
Mi feci una doccia calda, dove iniziai a cantare e non mi resi conto che ci misi un ora, ed erano quasi le tre.
Di mio fratello nessuna traccia.
Ero preoccupata, non sapevo che fine avessero fatto, se stessero bene e se fossero ancora vivi.
Beh sono più preoccupata per Blue, mio fratello torna sempre tardi il sabato sera.
Mi addormentai sommersa dai pensieri.

Non riuscii a dormire più di tanto, alle sei ero già sveglia, seduta sul letto di mio fratello, ad aspettare che rientrasse.
Verso le sei e mezza, eccolo che rientra dalla finestra, passando per l'albero di fronte camera sua.
Peggio di un ladro.

<Dove sei stato fin'ora? E Blue? Cosa le hai fatto? Sta bene?> Mio fratello mi guardò con un sorriso, di solito se li faccio tutte quelle domande, mi dice di andarmene e che sonl fastidiosa. Ma non successe, tutto molto strano.

<Non é affar tu. Blue sta bene> rispose lui, poi prese dei vestiti e andò a farsi una doccia, canticchiando.

<Ma perche nessuno mi dice mai
niente!> Sbuffai tra me e me.

Poi mi lasciai cadere nel letto di mio fratello e ripresi a dormire.

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