Buon Natale. Di nuovo.
Christina correva giù per le scale che portavano al secondo pianerottolo.
Si guardó intorno, cercando suo fratello.
《Andrew!》urlò a un certo punto.
Una testolina castana sbucó dalla porta che una volta era di George.
《Perché urli come una gallina?》le domandò, inarcando un sopracciglio.
《Oh, scusa Andy. Non è che hai visto le mie scarpe?》
《No, non le ho viste. Chiedi a mamma e papà.》detto questo scese le scale con un libro sottobraccio, dirigendosi in salotto.
La tredicenne lo seguì, storacchiandosi.
Quando scesero, il padre aveva appena posato la cornetta del cellulare.
《Dimmi Chris》domandò, vedendo la figlia scendere.
Christina somigliava molto a sua madre. Gli stessi capelli castani, solo più lunghi, e gli occhi grigi con una piccola corolla verde.
《Hai visto le mie scarpe?》
《No. Chiedi alla mamma tesoro》
La ragazza, roteando gli occhi, andò in cucina.
《Mamma le scarpe?》domandò.
Lucy alzò la testa guardando sua figlia in modo strano.《Chris... papà le ha messe fuori ieri sera. Ci sei con la testa si o no?》
Chris sgranó gli occhi, sentendo la risata di suo padre e di suo fratello.
Afferrò uno stocco da chissà dove e andò in corridoio, pronta a fare qualcosa di cui (forse) si sarebbe pentita.
Lucy la afferrò alla vita all'ultimo secondo.
《Anthony, tesoro, ti ho ripetuto mille volte che non la devi provocare. Ci dovevi pensare prima, a falla diventare più brava di te.》
《Si ok. Scusa Chris.》
La ragazza si liberò con uno strattone, facendo gli occhiacci a Lockwood. Infilò le scarpe, poi domandò alla madre 《di un po', non ti viene mai la voglia di ucciderlo?》
《Eccome. Anche troppe volte.》Lucy ritornò in cucina, mentre padre e figlia si fissavano.
《Non è finita qui.》
《Certo che non è finita》Anthony sembrava profondamente offeso《ne riparleremo dopo, armati.》
《Come?》domandò Lucy dall'altra stanza, mentre loro si guardavano sorridendo.
Andrew rideva ancora, gli occhi verde/grigio pieni di lacrime.
《Smettila tu. Lo vuoi il libro di Harry Potter si o no?》
Al piccolo si smorzó la risata, e si sistemó composto a leggere il libro in silenzio, mentre il padre gli scompigliava i capelli.
Andrew è quello che si definisce un bambino "precoce": di appena nove anni, sembrava che fosse su questa terra da più di venti. Era intelligente, bravo con lo stocco, e leggeva in modo disumano.
Si sarebbe detta una piccola copia del padre, in aspetto è carattere, ma c'era una cosa che li distongueva: Andrew Adorava i manufatti metapsichici, come lo Zio. Il padre, invece, non aveva mai avuto tutta questa affinità.
Chris ed Andrew erano solo due, appunto, ma ne valevano più del doppio.
Ma non quel giorno.
Era Natale, e bisognava sembrare impeccabili.
Per questo Christina si mise a cucinare con la madre, mentre i due uomini di casa apparecchiavano.
《Papà》
《Dimmi》
《La forchetta va a destra o a sinistra?》
《Credo sia la stessa cosa, An》
《Tu dici?》
《Si》
《Ma a sinistra sembra più elegante》
《Allora mettila a sinistra》
《Ma siamo tutti destri》
《Allora mettila a destra》
《E se la mettessi al centro?》
《Intendi ho piatto?》
《Si.》
《Allora mettila sul piatto》
《Ma non si può mettere sul piatto!》
《E allora che lo domandi a fare?》
《Ero curioso》
《Ma non devi essere curioso su certe cose!》
《EH BASTA!》urlarono le due ragazze dalla cucina, e i ragazzi si guardarono.
《E se le mettessimo al centro del tavolo?》propose Anthony.
《Non è un'idea malvagia》.
Sistemarono, e intanto George li guardava, appena arrivato.
《Quando cambierete?》domandò.
《Mai》
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