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Namjoon, dopo essere tornato a casa, dormì fino a circa l'ora di pranzo per recuperare quella nottata passata piacevolmente in bianco.
Durante il pomeriggio non aveva fatto altro che pensare a come potere contattare Yoongi senza sembrare strano, per passare ancora un'altro po' di tempo con lui.
Non sapeva neanche se l'altro fosse sveglio o meno, per questo afferrò il cellulare alla ricerca di consigli da parte dei suoi due più fidati amici.
Prima di aprire la chat con loro, però, si ritrovò a fissare per qualche istante il numero di Yoongi con un sorriso da vero idiota sul volto, e subito gli avvenimenti della sera prima tornarono ad affollargli la mente.
<Perché di Glenn Cooper hai solo questo? Non sai che fa parte di una trilogia?>
<Oh, sì, certo. Ma non mi piace molto il suo stile, è troppo...semplice? C'è poco spessore nei suoi personaggi e nelle descrizioni, da prendere ci sono probabilmente soltanto i dialoghi, ma non valgono abbastanza da spenderci i miei soldi, meglio King>, rispose Yoongi, con espressione sicura.
<Oh, sì, King è un classico, ma ce ne sono di più bravi>
<Ehi! King è il mio amore più grande, lo leggo da quando avevo otto anni! Semmai è suo figlio Owen che fa quasi pena.>
<Okay, okay, non te lo insulto più>, rise Namjoon, alzando le mani.
Nel vedere poi Yoongi sorridere in quel modo luminoso perse quasi due battiti.
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<Mi sarebbe piaciuto scrivere un libro horror, da piccolo pensavo che se lo avessi fatto il mio libro avrebbe avuto un successo così grande da portarmi a conoscere King di persona! Una cosa da pazzi, no?>
<Puoi sempre farlo, Yoongi-ah. Mi piacerebbe leggere qualcosa scritto da te>
<Non sono affatto bravo, mi dispiace>, rise, mentre si preoccupava di recuperare delle bacchette per entrambi, la cena che aveva preparato con Namjoon ancora calda sul tavolo.
<Non smettere mai di sognare, ed insegui sempre i tuoi sogni. Sono sicuro che se tu volessi davvero farlo, non riuscirebbe a fermarti nessuno>
Questa volta fu Yoongi a perdere due battiti.
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Si costrinse a distrarsi, quei pensieri non facevano altro che fargli sentire ulteriormente la mancanza di Yoongi.
Quindi aprì la chat di gruppo per provare a trovare una soluzione.
Tre teste erano meglio di una, anche se le altre due erano quelle di Jimin e Jungkook.
Posò il cellulare contro il cuscino del divano dopo aver spento lo schermo.
Poteva anche andare, però la scusa di Jungkook non lo faceva proprio impazzire.
Decise comunque di ordinare qualcosa, mantenendosi sul classico della cucina coreana non sapendo ancora i gusti di Yoongi, e poi avrebbe pensato a qualche altra scusa.
Sì, poteva funzionare.
Con una nuova energia in corpo afferrò nuovamente il cellulare, cercando dei ristoranti in zona che facevano ancora consegne, e poi si sbizzarrì, acquistando jjajangmyeon, tteokbokki, bulgogi, kimchi e gimbap, poi decise di aspettare la consegna prima di scrivere a Yoongi.
Così passarono altre due ore, e quando furono quasi le sette e mezza il fattorino arrivò, lasciando l'ordine davanti la porta di Namjoon prima di bussare e allontanarsi di qualche metro.
Quando Namjoon aprì la porta ringraziò il fattorino con un mezzo sorriso e lui, dopo essersi accertato che la consegna fosse andata a buon fine, se ne andò.
Così trasportò tutto dentro casa, lasciando i sacchetti sul tavolo prima di andarsi a lavare le mani e poi andare a disinfettare tutto con dello spray antisettico.
Una volta finito, ed essersi accertato che non mancasse niente, riprese il cellulare tra le mani, facendo un respiro profondo.
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Lol.
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