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Capitolo 27

La mattina dopo, Rose era di pessimo umore.
E quella volta non dipendeva da strani sogni o incubi, dato che non aveva chiuso occhio tutta la notte.
Non aveva fatto altro che rigirarsi nel letto, a pensare e ripensare a quel dannatissimo segreto.
Lei continuava a sperare che fosse solo una menzogna, inventata lì per lì. E in effetti sarebbe stato plausibile, dato che se fosse stato vero Scorpius non avrebbe fatto tanto l'indifferente.
Ma aveva sempre il brutto presentimento che in realtà non ci fosse niente di inventato in quella storia. E il suo intuito non si sbagliava spesso.

E finiva per pensare sempre la stessa cosa: se fosse stato vero, Albus sarebbe stato in pericolo.
E lei avrebbe dovuto parlarne al Ministero della Magia, ma non poteva farlo senza svelare quello che stavano complottando insieme a Lucius Malfoy.
Alla fine, aveva realizzato. Erano loro i criminali in quella storia.

Non sarebbero mai dovuti andare da Lucius. Si erano ritrovati a fare cose di nascosto senza nemmeno rendersene conto.
Avevano mentito ai loro genitori, quindi anche al Ministro della Magia.
Tutto questo per colpa di un dannato bigliettino.

Ma nell' arco di tutta la notte aveva anche avuto modo di darsi della stupida sulle ventisette volte, per aver sfidato suo fratello in una cosa così idiota.
E successivamente per aver accettato le condizioni di Scorpius.
Così era finita con il custodire un segreto molto più grande di lei. Ed era consapevole del fatto che non sarebbe potuta andare avanti a nascondere la verità troppo a lungo.

E come se tutti quei pensieri non fossero bastati alla sua mente incasinata, le parole di Albus non avevano fatto altro che ronzarle nella testa.
Non gli era sembrato nemmeno lui, quando le aveva detto quelle cose.
Doveva ammettere che l'aveva ferita, ma ovviamente non l'avrebbe mai ammesso. L'orgoglio dei Grifondoro era indistruttibile.

In più, quel giorno era domenica, e non si sarebbe potuta distrarre con lezioni e compiti come amava fare di solito.
La iella non la abbandonava nemmeno un attimo!

Ah, per non parlare del fatto che ci sarebbe stata la prima partita di Quidditch della stagione!
Era iniziata un po' tardi a causa del maltempo, ma per quel giorno erano tutti emozionati.
Sarebbe stata Grifondoro contro Serpeverde, e ogni studente voleva assistere alla partita tra le due Casate tra cui correva più astio.
Ovviamente a lei non poteva importare di meno. Ma doveva andare per forza. Lo aveva promesso a Scorpius e ad Albus, qualche tempo prima.

Quei due erano rispettivamente Battitore e Cercatore della squadra dei Serpeverde.
Rose li aveva visti giocare solo al secondo e al terzo anno, perché poi aveva cominciato ad ignorare completamente il Quidditch, e alle uniche partite a cui aveva partecipato non giocava Serpeverde.
Era arrivato il momento di vedere se fossero migliorati o meno.

Non aveva la minima voglia di vedere Albus e Scorpius, dato che era arrabbiata con entrambi, ma una promessa rimane tale.

Così, anche se a malincuore, iniziò a prepararsi.
Che giornata divertente l'attendeva...

***

I Serpeverde erano nello spogliatoio a prepararsi per l'imminente partita.
Albus stava appoggiato alla parete, già in divisa, con le braccia incrociate e aria scocciata.

Stava aspettando Scorpius, che ci metteva sempre un' eternità a cambiarsi.
Nonostante ce l'avesse con lui quella ormai era un' abitudine.

-Ce l'ho fatta. Sono pronto- esclamò Scorpius, che agli occhi di Albus era inspiegabilmente di buon umore.
Buon umore che venne smorzato dal capitano della squadra di Serpeverde, Matthew Cooper, che li raggiunse con la sua solita espressione odiosa.

Cooper era uno del settimo anno, che ad Albus e Scorpius era sempre stato antipatico.
Ci provava con tutte, e praticamente ce l'aveva con il mondo intero.
Aveva gli occhi e i capelli neri, portati corti.
Si credeva chissà chi, ma per Potter e Malfoy era sempre stato un pallone gonfiato di prima categoria.
Purtroppo era un Cacciatore eccezionale, ed essendo il capitano aveva il diritto di comandarli.
Anche se gli avrebbero volentieri spaccato i denti.

-Che vuoi, Cooper?- domandò Scorpius, scocciato.
Non voleva permettere a nessuno di guastare il suo buon umore, ma la sola vista di Matthew gli metteva rabbia.
-Porta rispetto al tuo capitano, Malfoy. Ma non sono qui per te- disse il capitano dei Serpeverde, con la sua voce stridula. Poi il suo sguardo si posò su Albus:- Potter, vedi di prendere il Boccino alla svelta, ma solo se siamo in vantaggio. Dobbiamo vincere la prima partita. Non vorrai farti battere dalla tua sorellina, vero?- chiese Cooper, con un ghigno che ad Albus diede sui nervi, andandosene.
-Contaci...- sibiló il moro, anche se ormai il capitano non poteva sentirlo.

Avrebbe perso apposta per dargli fastidio, se avesse potuto, ma quello significava lasciare che fosse Lily a prendere il Boccino, e non poteva permetterglielo.
Infatti sua sorella era la Cercatrice dei Grifondoro, ed era veramente un talento naturale. Come suo padre, del resto.

-Secondo te Rose verrà?- chiese Scorpius, distogliendolo dai suoi pensieri.
-E io come faccio a saperlo?- ribatté Albus, inviperito. Il solo sentir parlare di Rose gli provocava emozioni contrastanti.
-Bhè, ce lo aveva promesso, ricordi?- gli ricordò il biondo, voltandosi a guardarlo.
-Bhè, per me potrebbe anche non venire...- mugugnó il ragazzo, incrociando le braccia.

Scorpius cercò di mostrarsi il più sorpreso possibile.
Sapeva come mai Albus si stesse comportando in quel modo, ma non avrebbe dovuto saperlo.
-Perché parli così?- fece infatti.
-È un segreto- sibiló il moro, e si incamminò verso l'uscita.

***

La partita era iniziata da soli dieci minuti e già Rose sentiva il bisogno di andarsene.
Si stava annoiando a morte.

Le due squadre avevano già segnato un goal a testa, e lei non sapeva per chi tifare.
La squadra della sua Casata, o quella di suo fratello e del ragazzo che le piaceva?

Ma tanto non ci sarebbe stato bisogno di tifare.
Non ci stava capendo niente.
E lei si accorgeva di tutto qualche minuto dopo.

Per miracolo, era riuscita ad intercettare Scorpius, vedendolo poi segnare, lanciando la Pluffa, quando qualcuno di assolutamente improbabile si sedette accanto a lei.

-Polly Chapman?- esclamò Rose, stupita, sbattendo velocemente le palpebre.
-Rose Malfoy, che piacere. È tuo fratello quello che ha appena segnato? Sai, non ho fatto in tempo a vederlo- cinguettó la Serpeverde, con il suo miglior (falso) sorriso.

-Si, è stato lui. Che ci fai qui?- chiese la Grifondoro, sospettosa.
Ne aveva sentite di storie, su quella ragazza. Praticamente era l'equivalente femminile di Scorpius. Si era fatta tutta Hogwarts.

-Sono venuta qui per parlare con te, non è ovvio?- domandò la bionda a sua volta, sbattendo le ciglia.
-E di cosa vuoi parlare con me, se si può sapere? Credevo mi odiassi- fece Rose, con un mezzo sorriso. Falso anche il suo.
-Oh, ma non dire sciocchezze! L'odio non è una cosa bella...-. -Da che pulpito...- borbottò Rose, tornando a guardare la partita. Polly sembrò non averla sentita e continuó:- E poi volevo solo fare quattro chiacchiere... Spettegolare un po' di ragazzi...-.
-Ah si? E di chi sei venuta a parlare proprio con me?- domandò di nuovo la riccia, voltandosi nuovamente a guardarla.
-Qualcuno come... Albus Potter-.

-Spazio autrice-

Gli orari normali non fanno parte di me, proprio per niente.
Comuuuuunque...
BUON PRIMO SETTEMBRE RAGAZZUOLI

ANCHE SENZA LETTERA, IO FACCIO L'ABUSIVA E AD HOGWARTS CI VADO LO STESSO.

Apprezzate il fatto che i capitoli sono più lunghi, da bravi :D

Ma a parte questo.
Oggi è il "19 anni dopo".
Piango Malec. Molto molto Malec.

Vado a deprimermi per benino.
Notteh💞⚡

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