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Capitolo 22

Rose, Albus e Scorpius erano seduti sul divano della sala con il grande camino, ad osservare Lucius Malfoy che parlava.

Quando erano usciti dal treno, avevano trovato alla stazione un elfo domestico ad aspettarli, che li aveva invitati a prendergli le mani, così che potessero smaterializzarsi.

Dopo l'ultima volta, i tre ragazzi esitarono un po' prima di decidere di fidarsi.
Ma l'elfo diceva di essere lì per conto del signor Malfoy, e non sembrava che scherzasse. Anzi.

Così gli avevano preso le mani, e si erano ritrovati nell' enorme sala, quella del sogno di Rose.
Lucius dava loro le spalle.
Quella situazione aveva messo a Rose una strana inquietudine, come la prima volta, ma si era convinta che non c'era nulla di strano.
Aveva solo avuto un sogno premonitore.
O insomma, sperava che lo fosse solo per metà, dato che Lucius aveva messo KO sia Albus che Scorpius.
Però non c'era motivo di preoccuparsi di quello. Insomma, Lucius gli aveva salvato la vita da quella Mangiamorte svitata. Se avesse voluto fare loro del male, non sarebbe intervenuto.

-Suppongo che vi ricordiate la conversazione che ho avuto due giorni fa con Draco e sua moglie- stava dicendo Lucius, con il suo solito tono strascicato.
Rose si rese conto che non aveva mai chiamato sua madre per nome.
Che uomo strambo.

-Io mi ricordo, signor Lucius, ma sinceramente non ho ancora capito perché i nostri genitori dovrebbero volervi uccidere- disse Scorpius, che era molto confuso dalla situazione.
-Rifletti, giovane Malfoy- gli disse Lucius, avvicinandosi a lui, così da poterlo guardare negli occhi. -Che cosa ti hanno sempre raccontato riguardo a me?-.

Sapendo che Scorpius aveva la memoria di un cucchiaino di plastica (ovviamente solo per le questioni importanti), Rose intervenne:- Mamma e papà ci hanno sempre descritto lei come una persona meschina e senza scrupoli-.

-Esatto, mia cara. Ma, se aveste prestato attenzione, vi sarete sicuramente accorti che sono stato io quella sera a salvare la vita di Draco. Se non ci fossi stato io, i Mangiamorte lo avrebbero ucciso sicuramente, e non ci sarebbe stata nessuna finta-ribattè Lucius, con l'aria di uno che la sapeva lunga.
-Io ci avevo fatto caso- disse prontamente Scorpius. Non sapeva di preciso il perchè, ma voleva fare colpo su suo nonno.
Infatti, al contrario di come aveva sempre pensato Rose, lui non era il Serpeverde perfetto, e suo padre non stravedeva per lui. Ma magari se avesse impressionato nonno Lucius, suo padre avrebbe capito di che pasta era fatto.

-Molto bene, ragazzo- disse l'uomo.
-Mi scusi, signor Malfoy-. Albus alzò cautamente una mano. -Io credo che anche i genitori di Rose e Scorpius abbiano fatto caso a questo. Non sono di certo stupidi. Perciò, quello che mi stavo chiedendo è: non è che per caso c'è qualche cosa successa in passato, che Draco ed Hermione hanno omesso nella storia che raccontavano sempre, e che potrebbe spiegare tutto questo rancore?-.

-Ragazzo-. La voce di Lucius si era fatta fredda e tagliente. - Mi stai accusando di nascondere qualcosa?- e assottigliò lo sguardo.
-Certo che no- rispose prontamente Albus, che si era aspettato la domanda. Anche se  in realtà era proprio quello che stava facendo. Non riusciva ancora a fidarsi del tutto di quel tipo, ma Scorpius e Rose sembravano molto convinti.
-Stavo solo chiedendo se c'è qualcosa che si sono scordati di dirci, e che magari potrebbe aiutarci a capire meglio-.

Lucius lo scrutò a lungo, gli occhi ridotti a due fessure, poi parlò, tornando a guardare anche gli altri due ragazzi:- In effetti, non so se questa cosa ve l'hanno mai raccontata...-

Rose, Albus e Scorpius si fecero subito molto attenti, e si chinarono in avanti sul divano. Nonostante tutto, volevano continuare a stare lì, senza separarsi, come la prima volta.
-Vedete, miei cari ragazzi, Draco e sua moglie tendono a dare la colpa a me, della morte di vostra nonna Narcissa- disse Lucius, e il suo sguardo si fece addolorato.
Albus non seppe dire se fosse vero o falso.

-E... Da questa affermazione suppongo che non sia così- disse Rose, leggermente dubbiosa.
-Esatto, mia cara ragazza. Io non ho mai obbligato Narcissa a diventare una Mangiamorte, lei lo ha fatto solo perchè mi amava. Ma io sapevo che sarebbe stato pericoloso per lei, così le ho anche impedito di farsi il Marchio Nero. Sfortunatamente questo al Ministero della Magia non è bastato. Ci hanno rinchiusi entrambi ad Azkaban. Ma purtroppo lei non ce l' ha fatta- e abbassò lo sguardo.

-Ehm... Mi dispiace signor Malfoy, che siamo arrivati a toccare un tasto così tragico...- si scusò Albus, che si sentiva in parte colpevole per aver portato a quell' argomento, dato che Lucius sembrava davvero triste.
Da come se lo era sempre immaginato, non credeva fosse capace di provare emozioni.

-Ma i nostri genitori questo lo sapevano?- chiese piano Rose, dopo un po'.
-Si, ma dovete anche capire che Narcissa era stata la più presente tra noi due per Draco. Lui ovviamente la adorava. Credo che per lei avrebbe fatto qualsiasi cosa. Era l'unica a cui avesse davvero voluto bene, esclusa sua moglie, ovvio- rispose Lucius, con un sospiro.

Nessuno dei tre ragazzi aveva qualcosa da dire.
Sembrava un momento troppo delicato per poter parlare.

-Io ammetto di essere stato un pessimo padre nei confronti di Draco, e di aver compiuto un sacco di azioni orribili nella mia vita, ma ne sono pentito, e ho scontato la mia pena ad Azkaban- disse Lucius, dopo un po', abbandonando l'aria triste e sconsolata di poco prima.

-Sembra che a mamma e papà tutto ciò non sia bastato... Ci dica come possiamo aiutarla- disse Scorpius.

Lucius iniziò a fare avanti e indietro per la stanza. Sembrava che stesse riflettendo.
Ad un tratto si fermò e si voltó verso i ragazzi, che lo avevano seguito con lo sguardo per tutto quel tempo.

-Dovrete far sì che vi portino qui, insieme a loro. Ma non con qualche incantesimo, dovete riuscire a convincerli che io sono nel giusto, questa volta. Non mi importa come, basta che facciate questo- rispose poi.

Che indicazioni vaghe, pensò Rose.
E come diamine dovremmo fare?! Io a mala pena riesco a convincerli a comprarmi dei mantelli nuovi, pensò Scorpius.
Bhè, si potrebbe... Un momento. Io in questa storia non c'entro niente, realizzò Albus.

-Questo piano non mi include- fece notare quindi il moro. -Io non c'entro niente con la famiglia Malfoy-.
-In effetti, giovane Potter, il piano era stato pensato per i miei nipoti- rispose Lucius.
-Mi spiace, signor Lucius, ma noi non faremo niente senza Albus. Quindi dovrà trovare un modo per includere anche lui- andò in sua difesa Rose, in modo stranamente calmo, alzandosi in piedi e fronteggiando il nonno.

-D'accordo, allora troverete voi un modo per inserirlo nel piano, dato che io non ho idea di come farlo. E ora andate. Ci rivedremo dopo Natale. E per quella data mo aspetto che il piano sia concluso- e li condusse fuori dalla stanza.

-Ah, Scorpius, potresti trattenerti qui per qualche minuto? Ho bisogno di parlarti un attimo- disse Lucius, quando stavano per uscire.
I tre ragazzi si scambiarono un' occhiata incerta, ma poi il biondo gli fece segno di andare, e Albus e Rose andarono ad aspettarlo in corridoio.

***

Rose faceva avanti e indietro per il corridoio, in ansia. Quesi due stavano parlando da troppo tempo.

-Rose?- la chiamò Albus, e lei si voltó di scatto:- Si?-
-Grazie per avermi difeso, prima- disse piano. Rose allora gli si avvicinò un poco e rispose lei, con un mezzo sorriso:- Non c'è di che. Tu piuttosto, sei stato grande a tenere testa a mio nonno in quel modo. Io probabilmente non ce l'avrei fatta-.

Albus allora sorrise a sua volta, senza però dire qualcosa.
Poco a poco, però, il suo sorriso svanì, e Rose chiese preoccupata:- Cosa ti prende?-.
-Secondo te Scorpius mi odia?-.

La ragazza allora gli sorrise dolcemente e gli rispose, accarezzandogli una guancia:- No, lui non ti odia. Probabilmente terrà il broncio per un po', ma la smetterà, stai tranquillo-.
Gli angli della bocca di Albus si sollevarono appena, e disse:- Grazie- e l'abbracció.

-Spazio autrice-

Okay personcine, sono tornata dalle vacanze. Sappiate che scateneró l'inferno, prima che ricominci la scuola *sad*

Comunque, questo capitolo è tipo 1400 parole, apprezzate, dato che era per farmi perdonare per gli ultimi capitoli.
Erano orribili.

Comunque ora ho sonno e... Tenetevi liberi per i prossimi giorni...🌝
Notteh💕

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