Capitolo 14
Lucius Malfoy avanzava lentamente, con fare calmo e rilassato.
La sua espressione, da divertita si era tramutata in seria, e li guardava con sospetto.
Solo quando fu molto vicino a loro, il suo atteggiamenteo divenne preoccupato.
-Ragazzi! State bene? Vi ha fatto qualcosa di male quella donna orribile?- chiese, con apprensione.
Decisamente non gli si addiceva.
-Stiamo... Stiamo bene. Lei è Lucius Malfoy?- chiese Rose, con un attimo di esitazione.
-In persona. E voi dovete essere i miei nipoti, Rose e Scorpius. Si, siete proprio uguali a mio figlio Draco e a quella Nata Babbana. Tu invece- e indicò Albus- somigli molto a Harry Potter. Sei sicuramente suo figlio- indovinò.
-Ci hai preso in pieno- ammise Scorpius.
-Suppongo- iniziò Lucius, con tono strascicato- che siate qui per una ragione. Se almeno uno di voi due ha preso da Hermione Granger, dovrebbe essere contrario all' infrangere le regole-.
Ed ecco di nuovo che Albus veniva ignorato. Forse sarebbe dovuto davvero rimanere ad Hogwarts. Lui con la famiglia Malfoy non c'entrava niente.
-Certo che c'è un motivo se siamo qui- rispose prontamente Rose. -I nostri genitori ci hanno raccontato un sacco di bugie in questi anni sul suo conto, signor Lucius-.
Scorpius non aveva detto niente per tutto il tempo.
Si limitava ad osservare l'uomo, come a voler capire a cosa stesse pensando.
Anche se li aveva appena salvati da una probabile morte atroce per mano di Greta, non riusciva a fidarsi di lui, come probabilmente i suoi amici.
Insomma, poteva aver salvato loro, ma in passato a causa indirettamente sua erano morte molte persone.
No, decisamente non poteva fidarsi di lui.
-Ragazzi miei, credo che di questo dovremo parlare in casa mia. Ma, se mi permettete una domanda, perchè il giovane Potter si trova qui con noi? Questa non è una faccenda strettamente personale?- chiese Lucius, e Albus non potè fare altro che trovarsi d'accordo con lui.
-In effetti il signor Malfoy ha ragione. Forse dovrei tornare alla stazione e...- iniziò a dire Albus, rivolto ai suoi amici, ma venne interrotto da Rose che, con un tono che non ammetteva repliche, disse, rivolta a suo nonno:- Non se ne parla, signor Lucius. Albus verrà con noi-. E, come per confermare ciò che aveva appena detto, prese il ragazzo per mano, mostrando la loro stretta a Lucius.
E Albus, che ovviamente si sarebbe dovuto concentrare su Lucius Malfoy (che, per la cronaca, dopo quel gesto lo stava guardando malissimo), si ritrovò a pensare che, magari, anche se prima Rose si era arrabbiata così tanto, avrebbe potuto avere ancora una speranza.
-Come vuoi, Rose. Ora vi invito a seguirmi nella mia casa-.
Anche se probabilmente quello era più un ordine che un invito, dato che Lucius non si voltò nemmeno per accertarsi che i ragazzi lo stessero seguendo.
-Io non mi fido di lui- disse Scorpius, appena fu sicuro che l'uomo non potesse sentirlo. -Avete visto cosa ha fatto? Se l'è presa comoda per arrivare qui, e sembrava quasi divertito dalla situazione. E poi, solo quando è arrivato qui si è finto preoccupato- continuò il biondo.
-Nemmeno io mi fido, ma ormai non possiamo più tornare indietro. Lui potrebbe dirci perchè mamma e papà ci hanno mentito tutti questi anni- disse Rose.
Nel frattempo, anche se probabilmente non se ne era accorta, aveva continuato a tenere la mano intrecciata in quella di Albus.
Il moro a quel punto disse:-Sentite, siete sicuri che io debba rimanere? Insomma, io non c'entro niente. Credo davvero che questa sia una faccenda della famiglia Malfoy, e io non ne faccio parte-.
"Anche se magari... Se io e Rose facessimo pace e ci mettessimo insieme..." si ritrovò a pensare, ma poi si diede dell' idiota da solo.
Non era certo il momento di pensare ad una cosa del genere.
-Senti Albus, per quanto io in questo momento possa essere arrabbiato con te, e per quanta voglia io possa avere di prenderti a botte, o di spaccarti il naso...- inziò Scorpius.
-Si Scorpius, anche io ti voglio bene...- borbottò Albus.
Scorpius lo ignorò e andò avanti:- ...Per aver baciato mia sorella, tu rimani sempre il mio migliore amico. Inoltre, abbiamo iniziato questa missione insieme a te. Quindi chissene frega se sei un Malfoy o meno-.
Albus stava per dire qualcosa del tipo "Com'è bello sapere che mi vuoi bene" o magari "Ti voglio bene anche io", ma Scorpius aggiunse:- E... Da come Rose ti sta stritolando la mano, credo che lei non ti lascerebbe andare...- e ghignò.
Rose sperò che con quella scarsa illuminazione di Howling Lane non si notasse il rossore sulle sue guance all' ultima affermazione di Scorpius, ma non lasciò comunque andare la presa sulla mano di Albus, come per dire che era d'accordo.
-Ecco ragazzi. Questa è la mia casa- annunciò Lucius, che si era fermato sulla soglia dell' abitazione per aspettarli.
La casa era uguale a tutte le altre della via, ma questa, notarono i tre ragazzi, aveva un qualcosa di diverso.
Era più sinistra e minacciosa. Anche se nemmeno loro sapevano bene come facevano a dirlo.
-Entrate- li invitò Lucius.
I ragazzi, scambiandosi un' occhiata preoccupata, fecero un respiro profondo e, finalmente, entrarono.
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