30. Sfide.
''Nessuno ha detto che sarebbe stato facile''.
Mi sveglio incredibilmente tardi.
Qualcosa come le 11 di mattina probabilmente,ma poco importa visto che il professor Chirone mi ha detto,prima della mia partenza,che il giorno dopo il mio ritorno sarei stato giustificato in caso di assenza.
'' I viaggi in aereo sono sempre stancanti '' ha detto,un sorriso comprensivo sulle labbra.
Come se il professore avesse mai preso un aereo o si fosse mai mosso da questa cittadina sperduta.
Un grandissimo studioso e amante della cultura e letteratura greca che non ha mai viaggiato fino alla storica penisola europea- bah.
Volto la testa di lato,osservando il letto disfatto di Nico. Sbuffo.
Quel ragazzo non imparerà mai.
Nonostante i comportamenti scontrosi e freddi,a volte ha degli atteggiamenti degni di in bambino di sette anni- forse peggio.
Mi alzo stiracchiandomi,lasciando che l'aria fredda mi sfiori l'ombelico scoperto momentaneamente e si inserisca sotto la maglietta scuotendomi con una scarica di libri.
Osservo ancora il letto di fianco al mio,le coperte aggrovigliate e il lenzuolo praticamente a terra -quello infilato a casaccio sotto il cuscito spiegazzato è per caso il suo pigiama?
Andiamo,prima di uscire gli sarebbe bastato piegarlo,nulla di che.
Dopo aver rifatto il mio letto decido di fare anche quello del moro -oltre che per fargli una cortesia,perché mi disturba enormemente il letto disfatto.
Qualcuno mi definirebbe perfezionista o addirittura maniaco dell'ordine,ma sono gli stessi che chiamerebbero il disordine di Nico ''pragmaticitá''.
Mi dirigo poi in bagno per darmi una rinfrescata.
Mentre sto uscendo dalla doccia sento la porta sbattere,seguito da un tonfo,probabilmente di uno zaino lasciato cadere pigramente sul pavimento.
Poi un grugnito soffocato - queste pareti sono davvero sottili.
<chi diavolo ha rifatto il mio letto?!> esclama la voce scocciata di Nico.
Mi infilo l'accappatoio,uscendo dal bagno.
<Hey Nico> lo saluto tranquillamente mentre mi dirigo verso l'armadio dove mi infilo i boxer e i pantaloni di una tuta,coperto dall'accapatoio e girato di spalle.
Quando mi rigiro, già vestito,appoggio l'accappatoio sul letto e rivolgo a Nico un sorriso gentile.
<come è andata la mattina?> chiedo noncurante.
Lui mi fulmina con lo sguardo.
<chi ti ha detto di toccare la mia roba?!> esclama furioso.
''Qualcuno si è alzato dal lato sbagliato del letto stamattina'' penso divertito, godendomi il suo sguardo inceneritore.
<ho solo pensato di farti un favore> dico sorridendo sereno.
Se gli sguardi potessero uccidere...
<tu non azzardarti mai più a toccare la mia roba!> strilla, come fosse isterico.
Rimango leggermente sbigottito. Nico è ancora più scorbutico del solito- sembra quasi... arrabbiato.
Con me?
Sbuffo scherzosamente <oh andiamo Nico> ridacchio < non è così-> ma prima di poter concludere la frase qualcosa di mormido attutisce le mie parole arrivandomi dritto in faccia.
<sai dove te lo ficco il tuo favore del cavolo?!> strilla di nuovo e, davvero,i miei timpani potrebbero implodere.
Chissà da dove la tira fuori quella voce così squillante,lui che solitamente parla con voce bassa e rauca.
Prendo il cuscino al volo,levandomelo dalla faccia. <mi hai appena tirato addosso un-> comincio ridendo leggermente, ma di nuovo qualcosa mi interrompe.
Un libro, per la precisione,che mi colpisce al braccio sinistro,poco sotto la spalla.
Comincio ad onnervosirmi <Hey! Sei impazzito per caso!?> esclamo alterato<quello poteva fare male per davvero!>.
<oh ma non mi dire!> esclama a sua volta con tono sarcastico,il volto corrucciato.
<okay, qualcuno ha avuto una brutta mattinata...>comincio, esitando aspettandomi che mi venga tirato addosso l'intero letto di Nico,cosa che non avviene.
Si limita ad osservarmi,rosso in viso e l'espressione contratta.
<...o che magari le lezioni di latino non siano le più stimolanti...>continuo cauto, ma Nico non sembra intenzionato a colpirmi con oggetti contundenti...per ora.
Sta lì,fermo nel bel mezzo della stanza,lo sguardo corrucciato e le mani scattanti pronte ad afferrare un altro libro- o direttamente il comodino per tirarmelo,chi lo sa.
<...o che magari tu abbia sentito talmente tanto la mia mancanza che la stai manifestando in questo strano modo ma...>vengo interrotto nuovamente,stavolta dalla mano di Nico.
Ha infatti percorso la breve distanza che ci divide,afferandomi il polso.
All'inizio temo per uno schiaffo,o peggio,ma Nico mi trascina semplicemente per la stanza,verso la porta.
Mi domando dove voglia andare adesso- questo ragazzo è proprio strano.
Apre la porta,uscendo e lasciandola aperta.
<bene,e ora che siamo qui fuori cosa vorresti fare?> chiedo ridacchiando.
Non riesco davvero a prendere sul serio Nico da infuriato, non quando si comporta così.
È...adorabile.
Mi guarda,rosso in viso, e sembra davvero arrabbiato. Poi semplicemente rientra in camera,sbattendosi la porta alle spalle.
Rimango sbigottito, osservando la porta chiusa davanti a me.
Poi il rumore della serratura che viene fatta scattare.
<oh andiamo Nico,smettila dai...> comincio ridendo.
Più passano i secondi più capisco che Nico fa sul serio.
Mi metto a battere i pugni contro la porta,urlando.
<Nico,andiamo, apri! >ma come risposta ricevo solo un tonfo.
Deve aver lanciato qualcosa contro il legno.
<Nico sono serio,apri questa dannata porta!> qualcuno passa nel corridoio e sono sicuro che mi stia guardando malissimo.
Sospiro,poggiando la fronte sul legno laccato in bianco.
Sbuffo,tirando un ultimo calcio alla superficie, più per frustrazione che per altro.
<Hey Will!> sento,e girandomi noto Jason che passa per il corridoio<ti hanno sentito urlare dal primo piano,tutto bene?> chiede avvicinandosi.
<oh,tutto a posto,Nico mi ha solo sbattuto fuori>sbuffo sarcastico,colpito dalla suarrealitá della situazione.
<oh è perfettamente normale> risponde semplicemente con un'alzata di spalle.
Lo guardo incredulo <normale?!> chiedo esterrefatto.
Jason sorride comprensivo <l'anno scorso ho detto a Nico che aveva bisogno di un taglio di capelli e non mi ha parlato per una settimana>inizia<Piper al primo anno gli consigliò un cambio del guardaroba e lui le tinse tutte le magliette di nero- non scherzo> ridacchia il biondo < per non parlare di quando ha chiamato Frank 'orso' per due mesi dopo che lui aveva sottolineato la mancanza di testosterone in Nico oppure...>sembra potrebbe continuare per ore.
<okay, okay, ho afferrato!> esclamo<non pensavo Nico fosse così...permaloso> rifletto poi ad alta voce .
<scherzi? Nico è la persona più suscettibile che io conosca!> esclama <dopo Piper forse...>mormora.
<wow> sospiro.
<beh,conoscendolo dovrai capire cosa gli hai fatto per stimare quanto ti farà stare fuori. Potrebbero essere giorni ,settimane...> continua Jason.
<ne sarebbe capace?!> esclamo sconcertato.
<certo,stiamo parlando di Nico Di Angelo dopotutto.. >ridacchia per poi andarsene com'è venuto.
Sospiro,accasciandomi contro la porta.
<bentornato William>mormoro a me stesso.
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