La verità.
Forse la cosa che più mi fa paura.
La verità, già, proprio quella che "tutti dovremmo dire".
Però, a volte, dietro una verità tenuta a lungo nascosta,potrebbero esservi un semplice, piccolo,ignaro,cuore infranto.

Mi fissa torva,dall'altro lato del tavolo, davanti a me.
Gli occhi nocciola puntati nei miei.
Abbasso lo sguardo.
Quella piccoletta sa davvero mettere in soggezione quanto vuole.
<cos'è successo,allora?>chiede per la millesima volta Hazel.

Alzo gli occhi al cielo, sapendo quanto mia sorella lo odi.
Si riferisce al fatto che per tre e più giorni l'abbia eviata. Non posso dirle di certo il vero motivo,ovvero le strane conversazioni con Solace e tutto il resto.
La farei solo arrabbiare e/o preoccupare,e non mi sembra il caso.

<nulla Haz,tranquilla>dico quindi.
"È solo il mio stupito compagno di stanza che cerca di scavare nella mia vita"vorrei dire,ma mi contengo.

Lei sta per ribattere quando Frank Zang in tutta la sua goffaggine fa il suo ingresso nella sala studio dove siamo. Appena ci vede si dirige verso di noi,per poi fermarsi dietro la sedia di Hazel con il fiatone, facendole alzare lo sguardo sulla sua imponente figura.

<ti stavo cercando>ansima, cercando di riprendere fiato, ignorandomi bellamente. Deve aver corso per tutta la scuola cercandola. Lei gli sorride dolcemente e sto per vomitare dagli sguardi zuccherosi che si lanciano, quando lui posa la sua lurida mano sulla spalla di mia sorella.

Alzo un sopracciglio a quel gesto.
Cosa ti aspettavi, Nico? Sono fidanzati-o quasi -,è ovvio che ci sia un contatto,ricordo a me stesso.
Dopo un veloce scambio di battute,i due si danno appuntamento in biblioteca per una "ricerca". Sembra che Frank stia per salutare mia sorella con un bacio -sulla guancia,mi auguro-ma poi sembra finalmente notarmi e avere la decenza di trattenersi.

<oh, ciao Nico!>esclama con enfasi, un po' imbarazzato. Noto con fierezza nei suoi occhi una nota di timore.
<salutami Will!>dice prima di lanciare uno sguardo strano ad Hazel,divertita dalla reazione del suo quasi-ragazzo alla mia vista,e poi esce dalla sala con la stessa grazia di un elefante ubriaco,degna di lui.

Alzo gli occhi al cielo,per la seconda volta in qualcosa come cinque minuti,al nome del biondo.
Poi mi ricordo che molto probabilmente lo incontrerò in camera appena torno.

Così, una volta saltata Hazel e uscito, mi prendo il disturbo di fare la strada più lunga e che faccia sprecare più tempo per i dormitori.

[...]

In stanza non c'è nessuno,con mia grande gioia,quindi lancio le mie cose abbastanza a caso, senza badare alla prospettiva della molto probabile sfuriata di Solace quando troverà la stanza in disordine.
Quel ragazzo sembra avere un'ossessione per l'ordine .

Decido di fare i compiti di inglese,nella pace momentanea della stanza.
Così mi infilo le cuffiette,selezionano la riproduzione casuale.
Mi capita "Shower" di Becky G.
Una canzone senz'altro fin troppo allegra per me.
Me l'aveva consigliata Haz un po' di tempo fa,quasi costringendomi ad ascoltarla.

Avevo però notato che fosse una delle poche canzoni estremamente allegre a non darmi la nausea,anzi,a mettermi quasi di buon umore.
Quindi,avevo deciso di non cancellarla.
Decido di lasciarla come sottofondo per i miei compiti.

[...]

Inutile dirlo, dopo poco ho lasciato perdere.
Sono riuscito a finire i compiti di inglese,ma nulla di più .
Che posso farci,quando capitano i Green Day (cosa molto frequente, visto che costituiscono il 50% delle canzoni salvate sul dispositivo,insieme agli Skillet e agli Imagine Dragons, con qualche rara eccezione di cantanti solisti).

Appena è partita "Holiday" non mi sono potuto fermare dal collegare il telefono alle piccole casse sulla scrivania e mettermi a saltellare per la stanza come una ragazzina.
Una cosa decisamente poco virile e molto poco alla Nico Di Angelo.

Ma,ovviamente,l'universo si diverte a giocare con la mia miserabile esistenza, perché proprio mentre è da poco partita "Can't Hold Us" e io sono nel mezzo di una performance in piedi sul letto-probabilmente in procinto di rompere rete e materasso,visti i salti acrobatici che vi ho esercitato sopra durante il ritornello e,lo ammetto, forse anche qualche movenza poco mascolina alla Ariana Grande-la porta si apre,il rumore dei cardini coperto dalla musica.

E chi,se non Will Solace,potrebbe entrare,con la sua zazzera bionda?
Lui,già stranito per la presenza della musica, si blocca una volta notatomi,pietrificato ancora in piedi sul letto.

Io lo fisso,lui mi fissa.
Lui spiazzato,io imbarazzato.
Scendo dal letto,dopo alcuni secondi in cui lui non ha neanche chiuso la porta.

Mi volto,imbarazzato e cercando di ignorarlo,mentre recupero i libri dei compiti per poi riporli in modo casuale su una mensola dove sono già disposti altri libri scolastici.

Lui chiude la porta,e quando mi giro,noto una strana impressione sul volto.
Un misto tra lo shockato e il...divertito,oserei dire.

Quando sto per girarmi di nuovo,lui se ne esce con un'affermazione che mi lascia di stucco.
<non pensavo che Nico Di Angelo fosse tipo da...queste cose>dice ancora un po' sgomento, ma mi sembra di sentire anche...divertimento.

Si sta prendendo gioco di me?
Cosa credeva,che fossi un'automa?
Bhe,i miei comportamenti potrebbero portare a dedurre quello,ma non è questo il punto.

Alzo un sopracciglio.
<che tipo di "cose",scusa?> chiedo piatto.

Lui dopo un attimo di insicurezza, mi risponde imbarazzato,grattandosi il retro del collo.
<non saprei...divertirsi,fare cose da...adolescenti normali, ecco>.

Rimango un attimo sgomento,sorpreso dalla sua risposta insolente.
Sbuffo poi irritato,dirigendomi in bagno,decidendo di ignorarlo.
Quando gli passo davanti, noto un sorrisetto irritante sulle sue labbra.
Non sapevo di questo lato beffardo e sicuro di Will Solace,ma non so dire se mi piaccia o meno.

[...]

Due occhi color smeraldo mi guardano,impassibili.

Poco più in là, una persona,mi guarda con sguardo vacuo.
Il fisico asciutto,quasi esile,la pelle pallida,i capelli corvini lunghi sciolti sulla spalle. Un corpo molto simile al mio, solo più femminile.
Molto a contrasto invece con il corpo del ragazzo dagli occhi smeraldo lì vicino,alto e con le spalle larghe e la postura dritta,che sembra emanare sicurezza e forza.

'È sempre stato abbastanza esile,non esattamente un fisico possente' penso.
'Con gli anni però ha acquistato sicurezza,e con questa un corpo più mascolino,non esagerato o eccessivo'.

Ora però quel corpo,quei corpi, mi guardano con occhi persi, coperti da una patina di indifferenza.
Mi chiedo se anche io appaio così, quando cerco di apparire indifferente a tutto e tutti.

Chiudo gli occhi e,quando li riapro,mi ritrovo altrove.
Un campo di grano,in lontananza una casa. I boschi lì vicino,coperti dal velo bianco dell'inverno.
I colori,però, sono spenti, sbiaditi, e tutto sembra avvolto in una coltre di fuliggine grigia.

Due bambini,seduti poco lontano,osservano il tramonto uno accanto all'altra.
Sono abbracciati, il bimbo più piccolo accolto tra le braccia della ragazza.
Lei sussurra parole dolci,rassicuranti, che suonano quasi come una ninna nanna paradisiaca.
Il bambino sembra così sereno.
Così poco me.

Una mano si posa sulla mia spalla,distogliendomi da quella scena.
Mi giro.
Ed eccola lì,nella sua semplice bellezza,una bellezza che non ha mai necessitato di trucco o vestiti stravaganti per colpire.
La pelle chiara,i capelli legati in una traccia morbida,che scende lungo le spalle.
Gli occhi,solitamente allegri, adesso vitrei e persi.

Nonostante questo,tutta la sua figura emana tranquillità, calore.
Una sensazione che ricorda tanto "casa",tanto la spensieratezza di tanti anni fa.

Anche lei,sussurra parole rassicuranti, calme,e per un attimo mi lascio andare a quel tono,a quelle parole, a quel tocco.
E poi,in un attimo,tutto sparisce.
Un po' com'è davvero successo.
Sono nel buio,nel nulla.
E lei,totalmente sparita.
<avevi promesso...>sussuro.

La scena cambia di nuovo.
Molti anni dopo la scena dei due bambini.
Però, è ugualmente tranquillizzante,ugualmente "casa".

Gli occhi color smeraldo mi guardano di nuovo, ma adesso sono sereni, allegri. Quell'allegria che quasi credevo di provocare io.
La sua mano si tende verso di me.
E io non posso fare altro che fidarmi,come del resto ho sempre fatto.
E come del resto non ho mai più fatto.

Allungo la mia mano per afferrare la sua.
Ma,esattamente com'è successo realmente, quella mano sparisce. Nel nulla,da un secondo all'altro.
E,con essa,tutta la mia fiducia,tutta la mia sicurezza.
Tutto me stesso.

Sono di nuovo in quel vuoto,in quel buio che ogni notte incontro.
<avevi promesso>mormoro.
Ma poi urlo.
Urlo come non posso urlare di giorno, nella realtà, perché,andiamo,chi mi ascolterebbe? Chi si meriterebbe di ascoltarlo?
Nessuno.
<avevate promesso!>strillo, forte, la voce incrinata dal pianto.

E poi,come sempre,
il nulla.

Scatto seduto,ansimante, rimanendo a osservare la stanza buia.
Un incubo.
Un altro stupidissimo incubo.
Sento la scia di lacrime sulle guance, e scuoto la testa,contrariato da me stesso.
Solace non è nel suo letto.
Ho notato che molte notti fa ritorno in camera anche verso le 2 o le 3,e cerca sempre di non farsi beccare da me .
Come se mi potesse interessare della sua vita.

Comunque,cerco di scacciare le immagini dell'ultimo incubo dalla mente.
Un altro incubo,che ignorerò,e nessuno verrá a sapere nulla.

O almeno così spero.
Perché, proprio sulla soglia della porta del bagno,noto gli occhi di Solace-si notano anche al buio quei due fari azzurri?-che mi guarda tra il preoccupato e lo sconcerto, alla sola luce dei lampioni del cortile che filtra attraverso la finestra.

E questa volta,so che non potrò evitare la conversazione col biondo.

#Spaziomeeh
Ma salveh.
Le canzoni citate nella terza parte del capitolo(?),per inciso,sono quelle che stavo ascoltando mentre scrivevo😂voi le conoscete? Vi piacciono? A me un sacco! Comunque,il prossimo capitolo sarà abbastanza un..casino, ecco. Succederanno...tante cose😈 ora vi lascio. Per il prossimo capitolo vi chiedo 20☆[visto che lo scorso ha raggiunto quasi le 30 e bho,vi adoro] e 10commenti.
Nottenotte
-_Mezzosangue_101💟