Capitolo Secondo
Spock stava correndo verso l'aula est della nave, un'esplosione non é una cosa che accade spesso, soprattutto se non si é sotto attacco e se interna.
I corridoi erano in subbuglio.
Venne affiancato dal Dottor McCoy che logicamente stava controllando se ci fossero feriti.
In poco tempo arrivarono davanti all'aula di dormitorio nella quale era avvenuta l'esplosione.
-Buon Dio!!!...-
Escalmó inorridito dallo spettacolo che aveva davanti il dottore.
Spock non poteva dargli torto.
Da un'esplosione é logico aspettarsi uno scenario ricoperto da fiamme e sangue.
Qui era esattamente il contrario:
La stanza era completamente ghiacciata!!!
I loro aguzzini disponevano di una tecnologia molto avanzata, almeno al pari con quella della Federazione.
Questa cosa gli ricordava fin troppo il dispositivo che aveva fatto esplodere dentro la bocca di un vulcano poco tempo prima...
Rifletté Spock osservando con sguardo indecifrabile gli uomini dell'equipaggio pietrificati davanti ai suoi occhi.
-Buon Dio, sono ancora vivi!!!-
Esclamó il dottore su di giri.
Spock d'altro canto si apprestó ad uscire dalla camera congelata.
-Signor Spock!! Dove sta andando?!?-
-Ad avvisare il Capitano, dottor McCoy porti i feriti in infermeria.-
McCoy sospiró, avrebbe avuto molto lavoro da fare..
~-.-~
Spock si ritrovó a correre un'altra volta tra i corridoi in parte vuoti.
Tutti i membri dell'equipaggio più vicini erano accorsi a vedere l'accaduto ed a aiutare la squadra medica e, il corridoio che portava al ponte di comando, era sgombro.
~-.-~
Sospirai seccata, odio strisciare nei condotti dell'aria!
Continuai ad avanzare fino a quando non arrivai alla grata..
Merda!!!
Qualcuno stava passando per il corridoio, feci silenzio.
...
.....
-So che sei li. Fatti vedere.-
Sussurai un'imprecazione a denti stretti.
Non avrei avuto possibilità di scappare, un individuo con un udito cosí fine non poteva essere umano e, come se non bastasse, in quella forma avrei potuto fare ben poco!!!
Aprii la grata e saltai giú dal condotto.
Vediamo il lato positivo: Non avrei dovuto continuare a strisciare!!!
~-.-~
Spock aveva sentito movimento nei condotti, chi poteva viaggiare nei condotti se non il colpevole?
Non poteva essere un uomo, molto probabilmente era una donna molto minuta e addestrata, doveva essere prudente.
Sentí la grata spalancarsi, con un abile balzo una figura femminile atterró sul pavimento dinanzi a lui.
Il vulcaniano sgranó impercettibilmente gli occhi, non era affatto una donna!!!
La figura che si trovava davanti avrà avuto al massimo quindici anni, era una ragazza dalla carnagione mortalmente pallida, alta piú o meno un metro e sessantacinque e molto esile.
Aveva corti capelli lisci neri che le arrivavano a sfiorare le spalle.
Era vestita con un uniforme attillata nera, simile a quella usata dagli agenti operativi sull'Enterprise, abbinati a un paio di stivali alti e una cintura sulla quale erano legate due armi da fuoco e una sacca di media grandezza, tutto rigorosamente nero.
La cosa che colpiva di piú in quella singolare quindicenne era la benda nera che le nascondeva l'occhio destro e lasciando libero l'occhio sinistro dall'iride nera, truccato con quelli che Uhura aveva definito mascara e Aylainer anch'essi neri, mentre aveva stampato sul viso un sorriso sornione.
-Quale è il tuo nome?-
Non riusciva a capire di che razza fosse.
-Io sono Celestia.-
-Cosa ci fai sull'Enterprise?-
-Semplice- Rispose sorridendo freddamente- me ne approprio!!!-
Detto questo la ragazza con un balzo felino sorpassó Spock e si diresse a corsa verso la porta che portava al ponte di comando...
Enterprise-Impresa
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