Capitolo Quinto
- Io sono una di loro.
Pochi dei soggetti rapiti ed addestrati riuscivano a sopravvivere alle torture che i loro padroni gli infliggevano ogni giorno con sempre più violenza.
Su diecimila reclute ne sopravvissero un centinaio, sono stata portata via da Vulcano all'età di sei anni, a otto hanno incominciato ad apportare modifiche al mio DNA e a nove ho ucciso il mio primo uomo.-
Il silenzio era calato sovrano nella stanza.
Il dottore si massaggiava le tempie con un'espressione grave dipinta sul volto, il vulcaniano se ne stava appoggiato con la schiena a un mobiletto con le braccia incrociate e con un'espressione dura in volto e il capitano mi guardava tristemente con uno sguardo fin troppo intriso di pietà per i miei gusti.
Sbuffai.
-Non mi trattate come un cane ferito perché si dia il caso che non lo sono!- squittii offesa guadagnandomi tre occhiate perplesse- comunque..- ripresi - il mio compito era quello di provare a prendere l'Enterprise e rimanere vostra prigioniera, guadagnare la vostra fiducia per poi tradirvi, uccidervi e prendere la nave. - Finii sotto gli sguardi ancora più perplessi dei due.
Il vulcanismo sembrava aver capito, ah, buon sangue non mente!!!
-Perché ci stai dando tutte queste informazioni?- chiese Kirk guardandomi come se fossi un rompicapo che non riusciva a risolvere.
-In quanto vostra prigioniera è la scelta più logica da fare.-
Il dottore alzò gli occhi al cielo.
-Perfetto, abbiamo una "Piccola Spock"!- sospirò il dottore ridacchiando a dispetto dello sguardo dubbioso del vulcaniano.
Sorrisi.
-La logica è una caratteristica di noi vulcaniani come quella di non mentire e di non dimenticare.- Dissi.
-Dove vuoi arrivare?- chiese Spock avvicinandosi.
-Perspicace signor Spock - commentai- io aiuterò voi se voi aiuterete me a vendicare il mio popolo e a liberare le reclute.-
-Perché dovremo aver bisogno del tuo aiuto?- Chiese allora il capitano.
-Perché il prossimo pianeta dove dovrebbe avvenire il "reclutamento" sarà la Terra, e non parlo di due o tre bambini, ma di migliaia di centinaia.- Vidi Kirk irrigidirsi visibilmente, avevo fatto centro!
-E tu potresti impedirlo?-
-Con il vostro aiuto? Si.
Il capitano mi porse una mano.
-Abbiamo un accordo, ma non posso garantirti la protezione dalla Federazione dopo la fine della missione.-Disse, io sorrisi riconoscente.
-Lo so benissimo e non mi interessa, devo a solo la metà delle persone lì dentro la vita e l'altra metà la devono a me, se proprio devo perderla preferisco farlo dopo aver saldato i miei debiti.- dissi stringendogli la mano.
-Bene, andiamo a fermare quei figli di puttana.- esclamò Kirk alzandosi.
-Ben detto Capitano, con il vostro permesso dottore andrei ad informare il signor Kirk e il signor Spock delle coordinate da seguire.- dissi mentre tre paia di occhi si posavano sul dottore in attesa di una risposta.
-Ah, andate al diavolo!!- sbottò mentre noi tre ci affrettavamo ad uscire dalla stanza accompagnati da un:- Ma voglio rivedere questa signorina prima che vada a riposarsi, devo ancora farle alcuni esami!!!-
Chissà forse il soggiorno sull'Enterprise poteva rivelarsi un interessante distrazione!!!
~-.-~
Spock era confuso, molto confuso.
Come può una Vulcaniana provare forti emozioni come la vendetta e odio a tal punto da essere pronta a sacrificarsi per questi?
Il suo essere mezzosangue portava già a una difficoltà nel controllare le proprie emozioni cosa che non era affatto un bene per un vulcaniano, la loro razza era nata come razza violenta, solo successivamente è stata instaurata una società basata sulla ferrea logica.
In quel momento entrarono sul ponte di comando.
-Capitano in Plancia!-
-Allora signorina Ludenberg, le coordinate?
Chiese Kirk sedendosi sulla poltrona.
-Non conosco le coordinate dirette, ma c'è un'uomo che che potrebbe saperle.- disse lei sorridendo come chi sa qualcosa che avrebbe dato via a una serie di conseguenze che la avrebbero divertita non poco.
-Ricordate capitano? 23174611..-
Kirk sgranò gli occhi mentre Spock al suono di quella famigerata sigla si girò stupito verso la quindicenne.
- Come fai a..-
-Khan Noonien Singh, conosciuto anche con l'identità fittizia di John Harrison.- snocciolò Celestia in tutta tranquillità.
-Lo conosci...- disse Spock avvicinandosi, la ragazza annuì.
-Si- rispose secca - lo conosco.-disse uscendo dal ponte di comando sotto gli sguardi indagatori dei due uomini. - se volete salvare un pianeta, ora sapete dove andare.- finì.
Enterprise - Impresa
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