La Saga di Terramare
Titolo: La saga di Terramare
Autore: Ursula K. Le Guin
Genere: Fantasy
Trama:
Terramare è un'enorme arcipelago in cui vivono in modo totalmente separato umani e draghi. Quest'ultimi parlano correntemente il Vero Idioma, la loro lingua; mentre solo gli uomini che vogliono diventare maghi studiano questa lingua per poter utilizzare la magia.
Sparviere è un giovane intraprendente che ai suoi tredici anni, quando riceve il suo vero nome, Ged, dal maestro Ogion decide di recarsi a Roke e studiare magia. Ciò lo porterà a una serie infinita di avventure che lo condurranno oltre i confini di Terramare.
Stile di scrittura:
Sono dell'idea, senza troppe pretese che leggere la Le Guin è esattamente come leggere Tolkien. In realtà sono di due epoche leggermente diverse; Ursula K. Le Guin è più giovane e se non sbaglio quando lei iniziò a scrivere "Un mago di Terramare" (il primo libro della saga), la trilogia de "Il Signore degli Anelli" era già pubblicata e famosa.
Eppure lo stile è lo stesso. Stesse descrizioni dettagliate che permettono d'immergersi nel libro, stesse dinamiche tra i personaggi con dialoghi studiati nel dettaglio.
Forse però trovo lo stile dell'autrice, più scorrevole del suo collega. Sebbene ci abbia messo tanto a leggerlo, spesso c'era la voglia di non scollarsi dal libro e solo gli impegni e gli occhi che si chiudevano me lo impedivano.
Narrazione:
Stiamo parlando di sei libri, ma la narrazione è sempre rimasta la classica terza persona al passato. Spesso i punti di vista cambiano a seconda del protagonista di quella storia, ma poi si scopre che è tutto perfettamente collegato ed è quasi eccitante accorgersi come certi eventi accadono contemporaneamente ad altri, oppure ritrovare personaggi che si erano dimenticati (forse leggendo i libri separatamente questa cosa si nota ancora di più).
Valutando un libro alla volta, "Un mago di Terramare" ha il solo punto di vista di Red, tranne nella battaglia finale che noi vediamo attraverso gli occhi di Vetch. "Le tombe di Atuan" ha il lungo punto di vista di Tenar, fin dall'inizio. "La spiaggia più lontana" è dal punto di vista di Lebannen. "Tehanu" ci viene raccontata sia attraverso gli occhi di Tenar che quelli di Therru. Infine per quanto riguarda "Le leggende di Terramare" e "I venti di Terramare" sono un'insieme di racconti ognuna separata dalle altre, ma che si ricollegano sempre alla macro-storia, tessendo quindi il worldbuilding dell'intera saga.
Giudizio personale:
Mi sono avvicinata ed ho cercato questo libro, incantata dal film d'animazione dello studio Ghibli "I racconti di Terramare", ma si sà lo studio d'animazione giapponese si è sempre preso molte libertà e la storia poi si rivela completamente diversa dall'originale. In ogni caso, se non si fosse capito, ho adorato alla follia questa saga ed anche se ci ho messo davvero tanto a leggerla (tre mesi interi), ne è valsa la pena. Attualmente posso dire che è tra le mie saghe puramente fantasy che preferisco. La magia, le battaglie, i colpi di scena, sono descritti e raccontati in un modo talmente unico da lasciarti a bocca aperta.
Inoltre l'edizione che ho io, con le illustrazioni di Charles Vess, è ancora più magica grazie ai suoi disegni (alcuni anche a colori).
È un libro che consiglio a tutti, in particolare a chi ama il fantasy classico e ai fan di Tolkien.
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