Terza lettera
Arthur era incantato e mi disprezza. Magari non in questo ordine. Credevo che fossimo amici, ma le cose che diceva erano solo frutto di un incantesimo di Sophia, le cose cattive ma anche le cose buone.
Sono solo un inutile servo per lui, e il re mi ha rimesso alla gogna.
E l'unica cosa che ho fatto è stata aiutare Arthur con la sua cotta e poi salvargli la vita dalla cotta. Perché qualunque cosa io faccia, rimango un idiota per lui? Non ha neanche riconosciuto il mio aiuto, mi ha solo minacciato per non diffonderlo.
Merlin,
Non sono sicuro di aver compreso bene cosa è successo, ma ho l'impressione che Arthur tenga sinceramente a te. Solo che, come principe, non può permettersi di mostrare troppa importanza, e non nei confronti di un servo. Uther potrebbe richiedere la tua testa per la cosa.
Ma, perché non racconti bene cosa è successo?
Avevo da poco ricevuto la tua lettera su Edwin e su Arthur che vi definiva amici, ed ero contento per quest'ultima notizia (poi parleremo del veleno che hai menzionato, folle ragazzo), e poco dopo arriva questa seconda lettera, dove chiaramente hai un umore completamente diverso. Noto con ironia che sei più dispiaciuto di essere definito un servo da Arthur rispetto all'essere pugnalato e bruciato. Credo che tu debba rivedere le tue priorità.
E, per rispondere, ho coinvolto tua madre perché era preoccupata per te, ed era sinceramente contenta nel sentire che avresti avuto me con cui confidarti. Mi ha anche fatto notare che se dimentichi di menzionare alcune ferite che hai ricevuto non è per proteggere l'altro, ma è solo che ti dimentichi di menzionarle perché non le ritieni importanti. Ecco: se ti ferisci in qualunque modo, fisico o mentale che sia, scrivimelo e cercheremo di venirne a capo insieme, promesso? Adesso, dimmi tutto.
Lancelot.
Sei la migliore cosa a questo mondo, Lancelot.
Allora, ricordi la ragazza che avevamo salvato io e Arthur? Ho notato che il principe se ne era invaghito e quando mi ha chiesto di coprirli, ho accettato perché non credevo ci fosse niente di male. Era solo una cotta e mi aveva chiamato amico.
Poi ho scoperto che erano dei Sidhe esiliati, che volevano sacrificare Arthur per tornare ad Avalon, e ho cercato di far desistere Arthur, ma lui mi ha chiamato solo un servo, che non avevo diritti su di lui, e che avrei dovuto stare al mio posto.
Loro sono scappati di notte, ho dovuto seguirli e ho ucciso i due Sidhe. Poi ho evitato che Arthur affogasse comunque, l'abbiamo riportato a Camelot e abbiamo inventato una storia escludendo la magia. Ha detto che se qualcuno avesse scoperto qualcosa, io ne avrei pagato le conseguenze, quindi ho fatto la parte dell'idiota davanti a tutta la corte, e il re mi ha messo alla gogna. Ed è pure convinto che soffra di disturbi mentali, io. Che non lo faccio, chiaramente, ma secondo Uther lo faccio, dollophead.
So che era incantato quando mi ha definito solo un servo, ma lo era anche prima, era solo cambiato il mio ruolo nella sua storia con Sophia. Non ha memoria di niente, e io sono solo il suo servo con disturbi mentali.
Per quanto riguarda il veleno, poco prima che arrivassi tu, è venuta la corte di Bayard e avevo scoperto che il calice di Arthur era avvelenato. Ho avvertito la corte e ho dovuto bere il calice per dimostrare le mie accuse. Ho bevuto e si è scoperto che era avvelenato.
Arthur è partito per prendere l'antidoto, al suo ritorno Uther lo ha messo in cella e Gwen ha dovuto recuperare il fiore di nascosto. Poi Gaius ha fatto la pozione e me l'hanno fatta bere. La colpevole si è scoperto essere Nimueh, aveva maledetto Camelot prima ed era arrabbiata con me perché avevo impedito alla maledizione di proseguire. A quanto dice Gaius, è un'Antica Sacerdotessa. Molto potente e pericolosa, credo.
Questo è tutto.
Grazie, non sono stato ferito nel frattempo e per fortuna non dovremmo avere problemi. Nessun nobile in visita, nessuna caccia, niente di niente. Sono le fortune della vita.
Merlin.
Angolo autrice
Alla prossima!
By rowhiteblack
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