2
E' letteralmente saltato nell'altra auto, ucciso i due uomini e fatto esplodere la macchina. Direi tutto apposto no?
-Signorina, lei deve venire con noi- mi disse Roger, prendendomi con delicatezza il braccio.
-Mi spiace non posso, devo ritornare a casa. Devo badare al mio cane non c'è nessun'altro- dissi scuotendo la testa.
-Allora verremo con te- disse Martin, affiancandosi.
-Detective Riggs e Murtaugh- disse Martin presentando entrambi.
Ritornammo in centrale a prendere la mia macchine, mentre loro mi seguivano come la mia ombra con la loro volante.
Una volta davanti a casa, aprii la porta di casa e aspettai qualche secondo.
-Hope!- urlai sentendo già le sue zampe correre all'impazzata verso di me.
Come da abitudine si fermò davanti a me e si sedette, aspettando il saluto.
Il mio doberman di quasi tre anni, si fece accarezzare da me e i miei ospiti prima di farli entrare però li annusò per bene e poi andò nel suo giardino a giocare.
-Bel cane, ma razze come quelle non sono pericolose per una ragazza da sola?- mi chiese il detective Murtaugh.
-No detective, lei mi protegge meglio di chiunque uomo- dissi fiera del mio cane.
Il detective Riggs a quella mia frase, soffocò una risata mentre con una mia occhiataccia, ritornò serio.
-Non mi chiami detective, chiamami Roger- disse sorridendomi.
-Io sono Chloe- dissi sistemando un po' in giro.
-Chloe, per caso hai visto altri, che non siano i bestioni di prima?- mi chiese Riggs, gesticolando con le mani, e guardandosi intorno con ancora gli occhiali da sole addosso.
-No, che io ricordi- dissi sedendomi sul divano.
-Se vedrà una pattuglia fuori casa sua stia tranquilla, se avremo novità ci faremo sentire. Buona giornata, Chloe- mi avvisò il detective Roger, uscendo insieme al suo partner.
Molto, molte ore dopo.
Sono rinchiusa nell'armadio dentro l'armadio che ho progettato io stessa in caso di problemi di qualsiasi tipo, e meno male che l'ho fatto. Non so da quanto tempo io stia tremando: forse per la paura, forse per il freddo o per tutto ciò che ho sentito in casa. I rumori, le urla strazianti del mio cane e poi gli spari, tanti ma tanti spari.
Di colpo sentii la prima anta dell'armadio aprirsi e temetti davvero di poter morire ma quando poi vidi il suo volto malaticcio e pieno di sangue, sentii i miei occhi riempirsi di lacrime e piangere in silenzio.
-Shh, ragazzina. Sei al sicuro adesso- disse trascinandomi via da quel buco.
Mi strinse fra le sue grandi braccia, mentre io mi rifugiavo nel suo petto piangendo e singhiozzando.
Mi addormentai così, fra le sue braccia risvegliandomi poi dentro quella che sembrava una roulotte. Mi alzai da quel piccolo divanetto su cui ero rannicchiata, spostando la giacca che aveva Riggs, sapeva di Texas e cowboy.
Appena sentii degli spari sgranai gli occhi, correndo fuori dalla roulotte, vedendo poi Martin sparare a delle bottiglie di whiskey.
-Riggs! Vuoi farmi morire per caso?!- urlai, facendolo sussultare e vederlo voltarsi verso di me. Aveva un occhio bello violaceo e qualche taglio su un lato del volto.
-Dio, sembri un morto che cammina- dissi avvicinandomi a lui, guardando meglio come fosse combinato. Lui di risposta alzò le spalle accennando un debole sorriso.
-Mi...mi dispiace per Hope- disse indicandomi. Guardai altrove trattenendo le lacrime.
-Ha combattuto, come le ho insegnato. È in un posto migliori- gli dissi guardandolo, cercando di sorridere.
Lo vidi guardare la sua mano sinistra, e toccarsi con un dito della stessa mano la fede che portava.
-Si...lo spero- disse in tono cupo. Che gli sia successo qualcosa?
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro