Nak e Mak (Tailandia)
Chi sono ? Uno spettatore che ha avuto la fortuna di poter assistere alla piu' grande storia d'amore che il mondo abbia mai conosciuto ma anche il testimone dell'orrore che questo grande sentimento scateno' sull'umanita' a Bangkok, nella seconda parte del diciannoveisimo secolo.
Nak viveva in uno dei cinquanta distretti della capitale tailandese , vicino ad uno dei piu' importanti canali marittimi della città mentre Mak era giunto da poco nella grande metropoli, pieno di sogni ed aspettative per un futuro che sperava roseo.
Si sfiorarono con gli sguardi in un pomeriggio autunnale in una via del centro dove la freccia di cupido trafisse entrambi , portandoli in pochi mesi a convogliare a nozze. Il loro amore era talmente grande che arrivarono a promettersi che neanche la morte avrebbe potuto dividerli.Il loro sogno fu completato dalla notizia dell'arrivo di un futuro erede ma il destino alcune volte e' beffardo, consegnando la terribile notizia che Mak era stato chiamato a servire nell'esercito, in una guerra con un paese confinante, quindi costretto ad abbandonare la moglie incinta.Ma il peggio doveva ancora venire. Mak venne ferito durante un attacco ad una postazione nemica in maniera quasi mortale e per questo fu ricoverato d'urgenza presso una struttura sanitaria di Bangkok.Per Nak fu anche peggio, perché delle complicanze durante il parto , uccisero sia lei che il bambino.
Mak lotto fra la morte e la vita per parecchi giorni ma la sua voglia di riabbracciare la moglie e sopratutto di vedere il nascituro, gli diedero la forza non solo di sconfiggere la morte ma anche di ottenere una guarigione miracolosa in poche settimane. Durante il suo ritorno a casa, attraversando il distretto dove viveva comincio ad avere una strana sensazione che una disgrazia fosse capitata alla sua famiglia, a causa degli sguardi compassionevoli delle persone che incrociava. L'angoscia era ad livelli estremi ed il suo corpo reagì cominciando a correre così disperatamente che i polmoni per poco non presero fuoco, fino a quando sulla soglia di casa , non vide l'immagine della moglie con il bambino nelle braccia.
La loro vita riprese dal momento in cui si erano separati, tutto sembrava essere tornato nei giusti binari ma Mak sentiva che c'era qualcosa di diverso. Forse non il colore pallido della moglie , certamente dovuto al parto , neanche quelle profonde e nere occhiaie sul viso di Nak e neppure il fatto di non vederla mai mangiare ma quella continua frase che continuava a ripetere "vedi che neanche la morte ci ha separato", gli sembrava così strana. E poi i vicini , con quelle mezze frasi sui i morti che risorgono, i fantasmi e le raccomandazioni sul guardare al di là delle singole immagini, avevano creato uno stato confusionario nella mente dell'uomo.Un pomeriggio la nebbia mentale si diraddò all'improvviso e la verità assunse i connotati dell'orrore quando la moglie per raccogliere un frutto che era caduto oltre il portico, allungo il braccio oltre le possibilità umane , rivelando al marito la sua essenza di fantasma.
Mak, una volta assorbito lo shock, fuggi verso il tempio posto su una delle colline che sovrastavano il distretto dove , essendo luogo benedetto, i fantasmi non avevano la possibilità di accedervi. Intato il fanstsma di Nak , avendo preso coscenza della fuga del suo amore e dopo aver cercato di inseguirlo innutilmente , sfogò la sua tremenda ira su tutto il distretto, distruggendo case e negozzi ed uccidendo a decine gli abitanti. La distruzione non sembrava aver mai termine , cosi' come la voglia d'ira del fantasma fino a quando un potente esorcista non riusci a intrappolare lo spirito del fantasma in un vaso di terracotta, lanciandola poi nel canale vicino al distretto.
Ora il mio momento è arrivato , mi chiamo Somdej Per, sono un monaco buddista e tra pochi istanti incontrero il fantasma di Nak , per fermarla definitivamente , visto che il vaso di terracotta che la conteneva è stato ritrovato ed aperto, dando luogo ancora una volta all'esercizio dell'orrore. Spero di convincerla con le buone ad raggiungere l'adilà , assicurandogli che presto si riunirà al suo grande amore. ma in caso contrario saro' costretto a distruggere le su ossa e racchiudere la sua anima , in una cintura speciale che io indosserò fino alla mia morte, per poi essere consegnata alla famiglia reale che nè diventera il guardiano per sempre.
Ecco vedi i lunghi capelli neri, odo le ural di dolore è arrivata.
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