Manila, Oggi.

"Sicuramente donna" continuava a fantasticare Cristoball,  nell'attesa di incontrare la sua prima cliente del nuovo lavoro che aveva iniziato da pochi minuti, autista di Taxi per la prestigiosa compagnia "la Florenzia" che serviva la maggior parte delle zone cosiddette di Classe. "Bruna o mora, giovane o vecchia" continuava a creare l'immagine della persona che si sarebbe seduta dietro di lui, fino a quando il navigatore lo avvertì di essere giunto all'indirizzo impostato.Fermò il taxi proprio nell'incrocio tra Balete Drive e 10th street dove aveva individuato lo spazio giusto per parcheggiare e non si preoccupò più di tanto di non vedere ancora il cliente ben sapendo che un ritardo di 15 minuti è cosa normale nelle Filippine. Accese la luce interna della macchina e cominciò ad arricchire la sua cultura con uno di quei giornali per le scommesse dei cavalli.

Passò meno di un minuto, quando cominciò ad avere l'impressione che qualcuno, dietro di lui, lo stesse squadrando, obbligandolo ad alzare gli occhi e controllare nello specchietto retrovisore, ottenendo un immagine di una donna con velo da sposa, strappato e macchiato di rosso che lo guardava intensamente.Aveva paura e lo capiva dal battito accelerato del suo cuore, anche perché non aveva sentito la portiera nè aprirsi nè chiudersi ma doveva sapere.Prese in mano tutte le ultime briciole di coraggio e si girò di scatto e ......

Manila, 31 Maggio 1950

"Bella, bella, bellissima" , gridò a squarcia gola Adam , quando vide la figlia avvolta in quel meraviglioso vestito nuziale di pizzo bianco , adornato da boccioli di rosa che rendevano la figura di Josephine un misto tra una modella ed una fata. " E' tardi" gridò a sua volta Josephine, anzi "è tardissimo " ripete in preda ad una crisi isterica che ormai aveva fatto amicizia con l'ansia che la circondava da diversi giorni. Josephine voleva che il suo matrimonio fosse ricordato come perfetto ma una serie di disguidi come il ritardo della truccatrice, il bouquet consegnato all'indirizzo sbagliato, la macchina per raggiungere la chiesa che era stata distrutta in un'incidente, sembravano voler impedire non solo la perfezione ma anche il matrimonio stesso."Tu corri in chiesa ed avverti del mio ritardo" ordinò imperiosa al padre, "Io appena finito qui, prenderò un taxi" ed indicò tristemente la truccatrice che non sembrava aver molta fretta di completare il suo lavoro anche dopo la non celata necessità di precipitarsi in chiesa da parte della sposa.

L'agitare le braccia come le piume di un pavone ed lanciare il richiamo di guerra " si fermi, emergenza matrimonio" o forse molto più semplicemente il fatto che Josephine indossava un vestito da sposa e starnazzasse al centro di una strada, fecero sì che un taxi si fermasse dopo pochi secondi.  " Finalmente un colpo di fortuna" e si lanciò, nel vero senso della parola, all'interno del mezzo, gridando all'autista " presto alla chiesa di San Leon ".

L'autista dopo pochi minuti comincio con una serie di apprezzamenti ,sempre più pesanti col passare del tempo che in poco tempo si trasformarono in vere e proprie volgarità e quella che era un piccola sensazione di disgusto divenne terrore quando davanti alla chiesa il taxi accelerò bruscamente, scomparendo nel nugolo di strade della megalopoli. L'ultima immagine che si stampo negli occhi di Josephine, mentre un coltello la scuoiava viva, fu la cicatrice che partiva sotto il lobo dell'orecchio destro ed arrivava fino alla bocca del mostro che stava ponendo fine alla sua vita.

Manila, Oggi.  

Quello che vide lo tormenta ancora , ogni volta che spegne la luce. Sì, doveva essere una donna meglio una sposa penso a causa del vestito che indossava, reciso in decine punti da uno strumento acuminato e decorato con lo stesso numero di schizzi di sangue. Al viso era stata completamente asportata la pelle , lasciando scoperta la carne che sanguinava copiosamente e recise le orecchie ed il naso.  

Cristoball era completamente paralizzato dalla paura e neanche quando le mani insanguinate gli afferrarono la testa e la contorsero mettendo alla scoperto la parte destra, non un solo muscolo riuscì a muovere, lasciando le lacrime che sgorgavano copiosamente , unica prova del suo stato vitale. Il mostro si avvicino fino a quasi sfiorare la faccia del giovane autista e gridando "non sei tu" con una voce che sembrava provenire dal più profondi gironi infernali, scomparve così come si era materializzato la prima volta, impregnando l'interno della vettura dell'odore di carne bruciata.

Il giorno dopo, ripresosi dallo shock, provò a digitare su internet le parole sposa e Balete Drive , ottenendo una lista lunghissima di persone che avevano avvistato il mostro da tutti chiamato "La dama bianca". Inoltre la ricerca lo portò a trovare un articolo degli anni '50, in cui il cronista raccontava il ritrovamento del corpo di una giovane sposa, scuoiato e bruciato, scomparsa nel giorno del suo matrimonio nella zona di Balete Drive.