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0.5 Eroi

Le onde furiose del mare s'infrangono contro il legno della Last Step, un'imbarcazione a proprietà della Società degli Esploratori, la quale si sta dirigendo verso le Isole Thalusiane, a ovest di Avalon. Lo scopo di questa rotta è il possibile ritrovamento di siti Syrneth, un'antica civiltà di cui si sono perse le tracce, apparentemente collegabile alla leggenda delle Quattro Braccia del Mare. Un gruppo ben assortito di studiosi e uomini di scienza è stato scelto, in parte, per salire in barca. Nonostante questo, altri membri dell'equipaggio sono ben più che inusuali e distinti.


Sul ponte della nave, avvinghiati alle corde collegate alle vele, troviamo i due fratelli Al e Johnny, due ladruncoli provenienti dalle terre di Vodacce, penisola baciata dalle acque pure dei Sette Mari. Pur essendo imparentati tra loro, le loro caratteristiche fisiche e somatiche sono ben lontane dall'essere vicine. Il fratello maggiore, Al, è calvo, con uno sguardo folle in volto e i denti digrignati, mentre tenta di aggrapparsi ferocemente per evitare di cadere dal veliero. Al contrario, il fratello minore pare estremamente calmo, a tratti persino disorientato da ciò che accade attorno a lui. A differenza del fratello, Johnny ha molta più peluria in volto e sulla testa. Entrambi condividono lo stesso fato e obiettivo: sono alla ricerca di una certa "Bussola", e hanno la certezza che sia in qualche modo legata ai Syrneth.

La loro presenza viene squadrata dagli occhi attenti della Luogotenente Cornelia, una donna robusta, ligia al dovere e seria. Si tratta del braccio destro del Capitano Barbieri, un anziano studioso e interprete di antiche lingue, il quale viene ritrovato spesso alticcio e stranamente allegro. Quest'ultimo si trova nella sua cabina personale, mentre là fuori vi è una tempesta che l'equipaggio riesce a malapena a contenere. "E' capitano solo di facciata," spesso dice Cornelia "mi occupo io di ogni cosa!"

Assieme a lui, un alto, snello e affascinante uomo biondiccio si sta riparando dalla pioggia: si tratta di Dimitri Ivanov, proveniente dall'Ussura, una nazione che verrebbe descritta come "silenziosa, fredda e lontana". Col suo accento tipico, interloquisce con l'ormai brillo Barbieri, il quale si limita a singhiozzare: < Beh, direj che qvuesta avvyentura comincia pver il megliow! >
Si sa ben poco del passato di Dimitri, persino egli stesso non ne conosce le radici. I suoi ricordi si limitano ad una rozza banda di pirati, una rosa spinata e un nome: Alex Dampier, che risulta essere una dei Cani di Mare reclutati dalla regina Elaine.

Nella penombra della stiva si ritrovano faccia a faccia Eldgrim, un uomo sulla trentina alla ricerca spasmodica di denaro, e Thorfinn, una ragazzina dalle sembianze perlopiù maschili che femminili. E' fuggita da casa sua e ha incontrato il capitano Barbieri. Dato che non è ben visto un cadetto donna su una qualsiasi nave, hanno dovuto trovare un compromesso: si sarebbe finta ragazzo.

< Ed è così che sono finita su questa nave col nome di Thorfinn, mentre io in realtà mi chiamo.. Bera. > racconta.

Eldgrim annuisce con interesse a ciò che dice la ragazzina, formulando nella testa possibili intrecci con i quali "guadagnare" dalle informazioni che gli sta confidando.

I suoi pensieri vengono interrotti dallo sbattere con violenza la porta dei servizi, dalla quale spunta una vigorosa figura in armatura. Viene chiamato "Sir Balistan", ed è un devoto cavaliere al servizio della regina Elaine. La sua stazza è così imponente che, pur di passare per la porta, deve mettersi di lato e abbassarsi di un poco. Sospira e, stringendo in un pugno la sua alabarda, esclama: < Occupiamoci di questa tempesta! >
Eppure i problemi che dovranno affrontare i nostri eroi non si limitano ad una banale tempesta. Infatti, gli esploratori vengono assaliti da un'altra nave, la quale vela è dipinta di nero: sono dei pirati!
Dall'alto della prua del brigantino, una veste nera e viola spicca in mezzo a tanta confusione:
< Ben arrivati, esploratori! Sono il capitano Noir, mi presento! Vi stavamo aspettando. Les hommes, all'arrembaggio! >

Noir sposta il braccio destro, su cui è posato un corvo che, agitato dal movimento, spicca al volo.
Come l'uccello, si lancia in mezzo alla mischia un uomo dallo sguardo audace e un cappello distintivo, su cui è attaccata una piuma nera e dorata. Indica con lo stocco Sir Balistan, appena risalito dalla stiva, che secondo il suo occhio attento potrebbe essere il pericolo più grande. All'incirca una decina di pirati seguono il suo comando, mentre gli altri si sparpagliano, appiccando il fuoco e trafiggendo chi incontrano.

I due fratelli provenienti da Vodacce perdono la paura della tempesta e caricano in attacco i predoni, con estrema grazia e destrezza. Nel mentre, Dimitri esce dalla cabina di Barbieri, e dando una sola occhiata studia completamente la situazione attorno a lui: "l'uomo col cappello potrebbe essere l'unico con cui io possa parlare, al momento.".
< Chi syete?! Cvuosa voluete da dvegli espvloratori?! >
< Puoi chiamarmi Joffrey, siamo pirati dell'Aquila Viola! Alla seconda domanda, non posso proprio risponderti però, ussuriano! >

Joffrey approccia con velocità il biondiccio, puntando direttamente alla sua testa: però, accade qualcosa di inaspettato secondo le previsioni di Joffrey. In un attimo, al posto di Dimitri è apparso un orso bruno, che con un ruglio lo obbliga ad indietreggiare. Il corsaro si allontana di fretta dall'animale, sgattaiolando in una delle stanze sul ponte della nave.

Durante la fuga, sul cammino di Joffrey si frappone Flora, una giovane donna dai capelli rossicci, che tiene un cesto di fiori in una mano, e nell'altra impugna una spada corta.

< N-Non ti lascerò passare! >

Il pirata aggrotta la fronte, e con un singolo scatto la lascia finire a terra, proseguendo più all'interno del corridoio, sparendo tra la polvere. 

La battaglia sul ponte della Last Step si fa sempre più sanguinosa: qualche povero esploratore non tornerà a casa, così come i pirati che stanno tentando disperatamente di scalfire l'armatura di Balistan. Ne atterra uno ad uno, facendosi strada per fronteggiare il Capitano Noir. Ad un tratto, un frastuono distoglie l'attenzione di tutti dal combattimento. In un attimo, entrambe le navi esplodono, lasciando fumo nero dietro di sé, e i nostri eroi non vedono altro che il buio.


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