Capitolo 38
Per la prima volta in vita mia mi sento importante, mi sento anche io famosa a stare con loro.
Siamo su una macchina con i vetri oscurati in cui c'è persino il loro manager. Si esatto quel tizio che la prima volta che mi ha vista insieme a Travis voleva allontanarlo da me.
Comunque sia... stiamo andando al palazzetto dove si terrà l'evento... e dire che sono emozionata è dir poco!
"Dire che sei stupida è dir poco", grazie Zanzarina sempre di aiuto.
Non so come facciano loro a rimanere così impassibili a tutto questo, io non penso riuscirei a sopportare praticamente tutti i giorni emozioni di questo carico di intensità.
Quando passiamo vicino ai cancelli un rumore assordante si solleva: sono le urla di tutte le ragazze in fila da chissà quante ore per assistere al loro concerto.
Sbircio fuori dal finestrino e vedo una folla infinita di ragazze, bambine, genitori seduti a terra, con zaini sparsi ovunque.
Sicuramente saranno sensazioni uniche: sudarsi la prima fila, assaporarsi un intero spettacolo dei propri idoli, ma pensandoci bene sono felice di essere dove sono e sono anche consapevole di essere fortunata.
Perchè io? Alla fine non ho nulla di particolare, niente di più rispetto alle altre. Ne ho viste a migliaia di ragazze più belle, affascinanti e aggraziate di me, ne ho conosciute di più intelligenti e sportive... ho una costante paura che qualcosa possa scalfire la mia serenità, mi domando fino a quando tutto questo durerà, fino a quando lui non si stuferà di me e deciderà di stare con qualcun'altra.
Se continuo così so che non mi godrò mai la mia storia con Travis fino in fondo, devo smetterla e pensare a noi due, solo a questo.
Tutti sono già scesi dalla macchina e io non me ne ero resa conto immersa come ero nei miei pensieri, Travis è in piedi fuori dalla macchina e mi guarda tendendomi una mano.
《Tutto bene tesoro?》 chiede con espressione seria.
Non so se mi colpisca più che mi abbia chiamato così senza scherzare o se si preoccupi per quello che mi succede.
Gli sorrido dolcemente 《Si scusami, ero sovrappensiero》 scendo anche io accettando la sua mano.
Entriamo al palazzetto dall'uscita secondaria, fuori da tutti quegli sguardi indiscreti delle fan che li ucciderebbero se sapessero che c'è una ragazza con loro.
Penso non siano stupide, che in realtà sappiano che i loro idoli si divertono con mille ragazze, però non ammetterlo è molto più facile giusto?.
Cammina accanto a me e con nonchalance mi poggia una mano dietro la schiena, come se niente fosse, ma il mio cuore batte fortissimo ogni volta che c'è un contatto tra di noi, non riesco a stare ferma, mentre lui sembra tranquillissimo, totalmente rilassato.
Il panorama dal palco è davvero suggestivo, tutti i posti sono vuoti e sembra più piccolo di quello che è, non so come facciano a suonare quando queste sedie saranno popolate da migliaia di persone che sono qui solo per loro.
Deve essere una di quelle cose che rimangono impresse nella memoria per sempre.
La mia espressione deve parlare da sola perchè Diego mi si avvicina 《Bello eh? Ogni volta che veniamo a fare le prove mi viene la pelle d'oca e quando tutti prendono posto è ancor più magico... per questo quando canto cerco di far sentire speciale ogni singola persona che è qui per noi, dedico le canzoni ad ognuna di loro》.
Quelle parole mi scaldano il cuore, pensare che quando li ho visti per la prima volta ero convinta che si sentissero delle super star mi fa ridere.
In realtà sono fantastici, dedicano tutti loro stessi per la passione che hanno coltivato insieme, come una piccola famiglia, e soprattutto sono grati alle persone che li sostengono.
I tecnici attorno a noi iniziano a sistemare strumenti, a collegare cavi e posizionare i microfoni.
Non che io ci capisca qualcosa, ma sono davvero un sacco di fili, mi chiedo come Diego riesca a spostarsi da una parte all'altra del palco senza cadere o inciampare.
Questa immagine mi fa ridere e mi rendo conto di sembrare pazza agli occhi degli altri che mi guardano.
《Candy noi iniziamo le prove, tu stai qui a guardare?》mi chiede Travis avvicinandosi.
《No, non voglio rovinarmi lo spettacolo stasera》 gli facciol'occhiolino 《e poi ne approfitto per esplorare la zona, devo prendere una cosa》 spiego.
Mi guarda con uno sguardo carico di disapprovazione 《Ma è molto nuvoloso, probabilmente pioverà tra poco》.
《Non ti preoccupare se inizia a piovere vengo immediatamente paparino. Ci vediamo stasera》 dico con un sorriso ponendogli un bacio sulla guancia mentre mi avvio verso l'uscita 《mi riconoscerai, sarò quella in ultima fila》aggiungo poi.
L'ironia della situazione non gli sfugge e le labbra gli si piegano in un sorrisetto che mi piace tanto 《Va bene, cerca di non stancarti troppo, ti voglio carica per stasera! E non provare mai più a chiamarmi così o te pentirai》conclude con un'espressione di uno che la sa lunga.
Arrossisco a quelle parole, i doppi sensi ultimamente non mancano mai, ma voglio pensare che lo abbia detto riferendosi al concerto.
♢♢♢♢♢♢♢♢♢
In effetti Trav aveva ragione, fuori il cielo è piuttosto annuvolato e di un nero minaccioso, ma il clima è comunque tiepido e adatto per un giretto in centro.
Ci sono diversi negozi che mi interessano, ma i prezzi dei vestiti sono esorbitanti, e dato che non amo di mio fare compere, mi limito a guardare.
Senza volerlo mi ritrovo dentro ad un negozio di intimo e una commessa gentile, fin troppo gentile, si avvicina.
《Ha bisogno di aiuto?》 la solita frase fatta di qualsiasi avvoltoio che vuole rifilarti tutto il negozio quando tu avevi semplicemente intenzione di dare un'occhiata.
《No grazie》sorrido cercando di essere gentile nonostante l'irritazione.
《D'accordo, comunque quel completino che ha in mano sarebbe meraviglioso su di lei, tranne per il colore, le consiglio quello azzurro pastello: si intona meglio con il suo colorito cosí bianco》dice con aria competente mentre si allontana.
Rimango piacevolmente colpita dalla sua gentilezza e dai suoi modi non troppo insistenti.
Non avevo mai comprato prima d'ora un completino intimo, non che ne avessi troppo bisogno.
"Ovvio l'unico che vedeva il tuo intimo era il tuo letto" mi ricorda in maniera molto simpatica Zanzarina.
Però forse la tizia di prima non ha tutti i torti, questo azzurro non è niente male, e di gran lunga migliore di tutti quelli che ho nel mio cassetto.
Magari potrei provarlo, semplicemente per vedere come mi sta, niente più, non lo sto facendo per lui.
O almeno spero.
Sono una ragazza insicura quindi a volte sentirmi bene nel mio corpo, indossando qualcosa di carino, mi fa sentire più a mio agio anche con gli altri.
Mi guardo allo specchio del camerino e rimango sorpresa quando noto che il completino risalta le mie forme senza sembrare eccessivo o volgare.
Da un angolo del negozio la commessa mi guarda soddisfatta e, dopo averci riflettuto bene, mi dico che uno strappo alla regola ogni tanto ci sta, così lo compro.
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