Capitolo 32
《Che te ne pare di questo?》 chiedo alla mia migliore amica mentre prendo in mano il millesimo plettro.
《Per l'ennesima volta Candy, è uguale a tutti gli altri! E poi sei davvero sicura che i bassisti usino il plettro?》 dice lei ormai esasperata da tutte queste domande.
Ho trascinato Lydia in un negozio di musica qui vicino per trovare il regalo adatto a Nicholas, ma in realtà non ho la più pallida idea di cosa prendergli. Ho paura che abbia già tutto e qualsiasi cosa risulterebbe insulsa.
Alla fine decidiamo di uscire fuori dal negozio e sono più sconsolata di quando sono entrata.
《Sono sicura che di questo passo il mio sarà il peggior regalo di tutta la storia delle feste di compleanno》sbuffo esasperata.
《Oh avanti Candy non fare così, solo la tua presenza basterà a strappargli un sorriso. In questo momento non penso che nessun regalo gli renderà la vita migliore》 mi ammonisce Lydia.
《Si forse hai ragione... tu non vieni con me?》 le dico.
《No, non è il caso. Però fa tanti auguri a Nicholas anche da parte mia. Poi oggi pomeriggio viene un ragazzo a casa》.
Sbarro gli occhi e lei agita frettolosamente le mani 《No no no no frena non pensare male, è un ragazzo che deve aiutarmi con i compiti di matematica, sai che io non sono un asso》.
《Ahhhh》le dico con un sorriso beffardo 《ed è carino questo "ragazzo"? Lo conosco?》 scoppio a ridere mentre lei mi spinge fingendo di essere offesa.
《Solo studio ora. Devo pensare all'esame e basta》 sorride fiera della sua scelta.
Mi accompagna fino alla fermata più vicina dell'autobus e poi mi saluta con un bacino sulla guancia 《Dopo raccontami tutto mi raccomando!》mi fa l'occhiolino e poi se ne va.
Sull'autobus mi concentro a contare esattamente cinque fermate, quelle che mi servono prima di arrivare alla via che mi ha scritto Travis l'altra sera, ma alla quarta vedo in una vetrina un regalo che potrebbe fare al caso mio e decido di scendere lì.
Qualche minuto più tardi arrivo davanti ad una villetta a schiera, pregando mentalmente che sia la casa giusta e di non fare una figuraccia.
Non penso di essere davvero pronta a rivedere Travis dopo quasi due giorni di silenzio, a parte qualche messaggino a cui non sapevo cosa rispondere.
Peró non riesco nemmeno più a stargli tanto lontana, ho davvero bisogno di lui.
Alla fine, con la sporta del regalo in mano, mi decido a suonare il campanello e per mia fortuna esce Jacob ad accogliermi.
Mi abbraccia calorosamente mentre mi fa accomodare e io sono grata di aver trovato persone tanto speciali che sono entrate a far parte della mia vita.
Il festeggiato è seduto su un angolo del divano accanto alla finestra mentre tutti cercano in qualsiasi modo di farlo ridere senza troppo successo.
Mi avvicino cautamente a lui e poi lo abbraccio più forte che posso.
《Tantissimi auguri Nicholas!!》 gli dico senza staccarmi da lui.
《Candy! Che bello vederti qui!》 ricambia l'abbraccio mentre sembra realmente felice di vedermi 《vieni andiamo in cucina, ci dovrebbe essere meno casino》.
In effetti la casa è un totale disastro, ci sono decine di persone mai viste prima, ma sbirciando tra la folla non ho visto traccia di Travis o Diego.
《Se cerchi gli altri non sono ancora arrivati》dice lui rispondendo alle mie domande che non avevo esplicitato.
《Non importa> gli dico io sorridendo con un'alzata di spalle 《questo è per te!》.
Gli porgo il pensierino che ho comprato sperando che possa risollevargli un minimo l'umore.
《Candy non dovevi! Dico davvero. Non mi aspettavo nemmeno che venissi》.
《Non è niente Nic, ero in totale confusione su cosa comprarti ma alla fine ho visto questa nella vetrina e... boh mi sembrava adatta al momento. Su avanti aprila》lo incito. trasmettendogli il miobuonumore.
Lui ascolta quello che gli ho detto e inizia a scartare la piccola scatolina. Tira fuori una cornice rossa a forma di cuore con due metà separate.
Mi guarda un po' perplesso non capendo cosa voglio dire ma poi nota il bigliettino che c'è dietro e lo legge ad alta voce.
《Con il mio miglior sostegno, ti auguro di essere felice e di poter riempire quelle due parti mancanti con la donna della tua vita》finisce di leggere con la voce rotta e io mi precipito ad abbracciarlo.
《Sono sicura che lei ti ama ancora, se anche tu la ami lotta per lei, non lasciartela scappare così e vedrai che si sistemerà tutto》.
《Candy grazie davvero, però voglio che tu faccia la stessa cosa. Ho visto come è Travis in questi giorni, è giù, sorride di meno e ha bisogno di te, quindi cerca di seguire anche tu il consiglio che hai dato a me》 scoppia a ridere e io lo seguo.
《Sí cercheró di fare chiarezza su questa situazione, te lo prometto》.
《Non so se ha intenzione di venire alla festa, sai che odia il casino, però sono sicuro che è qui in giro a fare una passeggiata, se vuoi ti accompagno e vediamo se riusciamo a trovarlo》 mi propone il mio amico.
《Non se ne parla! Il festeggiato deve stare qui, vado io, mi farà bene uscire all'aria aperta》.
Questo è un quartiere abbastanza popolato rispetto alla zona dove abito io, ma non ho la più pallida idea di dove possa essere Travis.
Se continuo a vagare nel nulla tra queste vie finirò per perdermi, e tutti sanno che il senso dell'orientamento non è il mio forte.
Giro a vuoto ancora un po' poi decido di tornare alla festa, non ha senso guardarmi intorno nella speranza che il signorino sbuchi improvvisamente dal nulla.
E poi se dobbiamo dirla tutta è stato proprio lui a lasciarmi da sola in strada come una stupida qualche tempo fa, a non volermi darmi una spiegazione o un accenno del suo problema.
Non ha proprio scusanti!
Accidenti stare dietro ai suoi sbalzi d'umore non è per niente facile, anche se vorrei provare a stare con lui, ad aiutarlo non ho la garanzia che lui da un momento all'altro se ne vada facendomi soffrire.
Mi fermo ad un incrocio non sapendo dove andare. Ma possibile che sono così sbadata? Ho iniziato ad arrabbiarmi così tanto con lui da sola che non ho prestato attenzione a dove stavo andando. E ora?
Provo a girare a destra nella speranza di vedere una strada conosciuta.
"Ovviamente con la fortuna che hai come minimo dovevi girare a sinistra" la vocina torna alla carica sempre nei momenti meno opportuni.
Tiro un sospiro di sollievo quando noto un supermarket che avevo già visto all'inizio della mia passeggiata.
Poco distanti si sentono delle urla, degli schiamazzi, così tentando di capire da dove provengono, mi avvicino.
So che non dovrei ficcare il mio nasino in cose che non mi competono, ma magari qualcuno ha bisogno di aiuto e mi sentirei in colpa a non fare niente.
In un giardinetto accanto ad una scuola media tre ragazzini stanno litigando ma non capisco se sia una cosa grave o le solite discussioni che avvengono tra coetanei.
Sto per intervenire quando vedo Travis avvicinarsi a grandi passi verso di loro.
《Quante volte vi ho detto che dovete lasciarlo in pace?》dice lui alzando la voce verso i due ragazzi più grandi.
《Ora basta era l'ultimo avvertimento, prenderò io stesso provvedimenti seri dato che voi non avete intenzione di smettere》 continua lui con fare talmente calmo e glaciale da incutere timore anche a me.
I due che prima erano arroganti e prepotenti, ora sembrano piuttosto spaventati e se la danno a gambe levate.
Travis si avvicina verso il piccolino con i capelli biondi e scompigliati, che è rimasto nascosto dietro di lui per tutto il tempo, e si mette in ginocchio passandogli una mano tra i capelli.
《Senti io ho fatto il possibile ma non sono sempre qui, capito? Devi iniziare a difenderti, ne hai parlato con i tuoi genitori? O con i professori? Vuoi che ti accompagno io?》 gli chiede premuroso addolcendo la voce.
Il bambino scuote la testa ancora impaurito e non proferisce parola, allora Travis lo incalza nuovamente 《Mi prometti che ci parlerai oggi stesso?》.
Stavolta il piccolo fa un cenno di assenso con la testa e poi lo abbraccia affettuosamente prima di andarsene via.
Mi si stringe il cuore ad assistere a quella scena. Non lo avevo mai visto così caloroso e amorevole, è un argomento che lo tocca nel profondo.
Immediatamente dopo aver pensato quella cosa una piccola lampadina si accende e un dubbio si insinua nella mia testa: anche lui ha vissuto un'esperienza simile?
Non riesco a vedercelo come un bambino fragile e indifeso, però spiegherebbe molti dei suoi comportamenti.
Mentre lo guardo con aria interessata dall'altro lato della strada lui si accorge di me e rimane imbambolato per qualche istante, mentre i suoi occhi si sgranano percettibilmente.
Ci guardiamo così, da lontano, senza dire nessuna parola, ma con gli occhi che raccontano più di quanto dovrebbero e improvvisamente mi sembra chiaro: è proprio lì davanti a me il bambino ingenuo ed insicuro che deve essere stato da piccolo.
Buonasera ragazzuole, come state?
Che ne pensate della semi rivelazione?
Nel prossimo capitolo più dettagli promesso 😚
Spero che vi stiate divertendo durante queste vacanze.
Vi abbraccio forte!
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