Dopo due ore, Percy cominciò a svegliarsi. Si sollevò, e guardò i tre dei/bambini.
"Ehy. State bene." Loro lo studiarono. "Scusa." "Per cosa?" "Per... aver causato questo a te. Non te lo meritavi, Percy. Saresti potuto morire.  E sarebbe stata solo colpa nostra." Percy scosse la testa. "Non è stata colpa vostra. Ho deciso io di aiutarvi. Di certo non è stata colpa vostra. Sono un semidio. Diciamo che sono i rischi del mestiere." Zeus gli sorrise.
Ade chiese. "Talia crede che tu sia la loro unica possibilità per salvare gli Dei. Perché?" "Loro non credono in se stessi. Questo non è molto positivo. Ce la farebbero benissimo senza di me. Solo che non ci credono." "E quindi?" "Sono convinti di aver bisogno di me per fare qualsiasi cosa. Non è così. Jason è pratico, intelligente e incredibilmente potente. Nico è forte anche lui, saggio, molto più di noi altri tre, sa cosa fare. Talia è veloce, agile, intelligente, ed è l'unica di noi che sappia usare l'arco e le frecce. Riconosce tutti i tipi di mostri, Jason e Nico conoscono quasi tutti i miti. Una volta Chirone mi aveva detto che io e Talia eravamo molto simili. Solo che lei era più sicura di me. Ha perso la propria fiducia. Sinceramente, credo che sarei io senza di loro a non riuscire a fare niente. Io, diciamo che vado sempre con loro, per aiutarli. Provo a guidare tutte le imprese, per evitare che loro si espongano a tutti i rischi. Hanno già sofferto così tanto." Zeus lo fissò. "Quindi tu rischieresti la tua vita per loro?" Perseus annuì. "Loro sono la mia famiglia. Morirei per loro. Farei di tutto per loro. Certo."

Quel pomeriggio, c'era una riunione nell'infermieria, mentre Nico si occupava di curare il cugino.
Jason stava parlando della maledizione che aveva colpito gli Dei. "Quello che ha fatto Urano, è molto pericoloso. Non è neanche sicuro che tenga." Zeus chiese. "In che senso?" Perseus intervenne. "Secondo Jason, Urano non ha avuto abbastanza tempo per organizzarsi, cosa che potrebbe essere vera, in effetti. Sono abbastanza sicuro che abbia avuto all'incirca venti minuti? Forse mezz'ora, per creare quell'incatesimo, che ha reso Zeus, Ade e Poseidone introvabili. E molto probabilmente gli ha tolto i poteri. Ergo, potremmo avere tre dei senza poteri, ma ancora immortali, in circolazione. Sicuramente in America, forse vicini a Miami, forse no. Chi lo può sapere?" Jason disse. "Riassunto perfetto, Percy. Ora, il punto è trovare gli dei. Dove potrebbero essere?" Talia scosse il capo. "Jason, non è così semplice. Insomma, sarebbe impossibile." Percy disse. "Posso? Perfetto, allora possiamo fare un controllo incrociato." "Un controllo incrociato?" Chiese Nico. Talia scosse il capo. "Siamo semidei, Percy. Se usassimo internet, o un apparecchio elettronico, attireremmo innumerevoli mostri. E noi non vogliamo farlo, dico bene?" Percy annuì. "Motivo per cui lo faranno Grover e Junipter. Allora, quello che intendevo, Neeks, era di mettere insieme dei dati che potrebbero coincidere. Insomma, Zeus, Ade e Poseidone sono comunque immortali.  Hanno acquisito immensa energia nel corso della loro vita, quindi, anche se senza poteri, emanano un enorme quantità di potere. Poi, secondo punto. In loro vive ancora il loro potere greco, quindi basterà rintracciare una forte fonte di potere greco dopo la loro scomparsa." "Fonte di potere greco? Cosa intendete?" Chiese Ade. Percy continuò. "Beh, può essere qualsiasi cosa. Insomma, i semidei sono una fonte di potere greco. Oppure i temporali, i terremoti, eruzioni vulcaniche, morti di massa, forti eventi climatici, cambiamenti improvvisi nelle persone. Dipende. Considerando che però stiamo parlando di Zeus, Ade e Poseidone queste fonti devono essere elevatissime. Ogni cosa nel nostro mondo è una fonte. Solo che non tutte sono dei tre Grandi. Insomma, sono i tre dei più potenti dell'Olimpo. La fonte di potere che rilasciano non è una cosa piccola. È immensa." Poseidone annuì. Talia ci pensò su. "Effettivamente ha senso. Mi metto subito al lavoro con Grover e Junipter." Jason annuì alla sorella. Poi disse a Nico. "Io e te possiamo fare l'inventario delle armi che abbiamo e delle pozioni di vario genere." Nico annuì. "È un'ottima idea. Andiamo." "E io che faccio?" Chiese Percy. Jason lo fissò. "Tu rimani qui bello e buono. Non farai niente fino a quando non ti darò il via libera." "Ma... non posso stare fermo. Poi divento nervoso." "Lo farai e basta. Questo è quanto. Andiamo Nico." Percy mise il broncio. Poi, sospirò. "Quanto lo detesto quando comincia con le manie di onnipotenza. Solo perché suo padre è Giove." Gli Dei ridacchiarono.

Angolo autrice
Salve!
8 capitolo
By Rowhiteblack