-Oh, Belle- disse Moe abbracciandola
-Mi sei mancata.
-Anche tu mi sei mancato papà- sorrise.
-Quel mostro... ti ha tenuta prigionera!- sbottò lui.
Lei si staccò dall'abbraccio: -No, non ero prigioniera.
Moe era tanto sorpreso quanto arrabbiato: -Ti sei innamorata di quella... bestia?!
-Si. Cioè in un certo senso...
Non le fece terminare la frase: -Bene, allora non mi lasci altra scelta.
-C-cosa stai dicendo?
-Spugna!- chiamò Moe, poi guardò Belle e disse: -Mi dispiace, ma dimenticherai chi ami.
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Ruby si fermò davanti al fioraio e smise di annusare: -Ho perso le sue tracce. È a causa dei fuori forse- starnutì.
-Non importa- disse Tremotino
-Questo è il negozio di suo padre.
Entrò seguito da Ruby e da David, che aveva gentilmente accettato di aiutare Tremotino a ritrovare la sua amata.
Moe uscì allo scoperto: -Che ci fate voi qui?
-Non trovo Belle.
-L'hai persa?!
-No. So che tu centri qualcosa.
Moe lo guardò di traverso.
-Cosa hai fatto a tua figlia?- continuò Tremotino spaventato.
-Non poteva amare uno come te. Dovevo riuscire a farla dimenticare di te. Anche se questo significava farla dimenticare anche di me.
David si accigliò: -Vuoi che attraversi il confine?!
Tremotino lo spinse fuori, lo sbattè contro il furgone e gli schiacciò il bastone alla gola: -Tu, essere spregievole. Come hai potuto fare una cosa del genere a tua figlia?
Moe non riusciva a parlare.
Intervenne David che divise i due:
-Avrebbe potuto ammazzarlo!
Poi il Principe notò della polvere sulla mano di Moe: -Cenere. Le miniere.
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Il carrello avanzava velocissimo sulle rotaie. Belle stava per attraversare il confine. Non voleva dimenticarlo, voleva solo avere una vita normale. Cercò di staccarsi ma era legata con delle specie di manette.
Era sul punto di disperarsi e arrendersi al suo destino quando sentì una specie di forza alle sue spalle. Qualcosa la stava riportando indietro. La stava allontanando dal confine.
Il carrello ripresa la corsa, ma stavolta tornando indietro.
Poi si fermò e Belle si voltò. C'era Tremotino che abbassò la mano per fermare la magia, David che li guardava stupito, suo padre dal viso ricoperto dalla vergogna e Ruby, che commentò: -È... impressionante.
Con un gesto della mano Tremotino sganciò le manette e David la tirò fuori dal carrello.
Tremotino le corse incontro e si abbracciarono.
-Grazie- mormorò lei, ma si allontanò un poco.
-Andiamo a casa- propose Moe.
-Dopo quello che hai cercato di farmi?
Poi indietreggiò da entrambi: -Non vi voglio più vedere. Uscite dalla mia vita.
E se ne andò. Lasciando nel cuore di Tremotino un enorme vuoto.