-Sai, avevo visto questa casa, abbandonata. È molto bella non trovi? Nessuno l'ha riscattata e quandi ho pensato che avranno potuto usarla per la nostra Luna di Miele.
Tremotino rise alle parole di Belle.
-Che c'è? Non ti piace?- lei mise il broncio.
-Al contrario, è fantastica- le diede un leggero bacio sulle labbra.
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Belle lo prese per mano e lo accompagnò nella sala principale. Alle pareti di legno erano posti quadri e librerie piene di libri, un lampadario enorme e spento pensava dal soffitto e di fianco a loro c'era un tavolino con un grande grammofono.
-Stavo pensando- ragionò Tremotino, con una mano sul mento -che è il nostro primo giorno da sposati e non abbiamo ancora avuto l'occasione di avere il nostro ballo.
Belle sorrise e Tremotino preparò il tutto.
Schioccò le dita una volta e il grammofono si accede tanto vita ad una melodia lenta e lieve.
Schioccò le dita un'altra volta e il lampadario enorme si accese illuminando la bellissima stanza.
Schioccò le dita un'ultima volta e i due si ritrovarono vestiti splendidamente.
Lei con lo splendido abito giallo che aveva la prima volta che si erano conosciuti e lui con un completo blu e dorato.
Le prese una mano e deve passare l'altra intorno alla vita stretta della ragazza e lei gli mise la sinistra sulla spalla.
-E poi- disse infine Tremotino, con un sorrisetto provocante e ammiccante
-Questa sarà anche la nostra prima notte da sposati.
Belle arrossì lievemente.
Con i visi vicinissimi, ballarono finché le loro gambe non implorarono pietà.