Aprì gli occhi.
Era buio, non vedeva niente.
Si alzò da terra, le gambe la reggevano a fatica eppure cominciò a camminare sperando di non inciampare su qualcosa.
Per quanto si muovesse, non c'era niente attorno a lei.
Allungò una mano, come attirata da qualcosa, e abbassò immediatamente la maniglia di una porta.
Una grande luce la investì per poi farsi più fioca.
C'era un corridoio e cominciò a percorrerlo.
Teneva le braccia incrociate, indossava la vestaglia dell'ospedale e camminava a piedi nudi.
Svoltó l'angolo notando poco distante i suoi genitori seduti su delle sedie, con la preside McGrannit, con lo zio e Scorpius affianco ad Albus che cercava di consolarlo.
Era già morta? Bastavano cinque minuti? O erano passate ore e lei non se n'era nemmeno accorta?
Guardò alla sua sinistra lungo il corridoio dove oltre una porta, proveniva la luce che l'aveva tolta dall'oscurità.
Mosse altri passi posando la mano sulla maniglia.
"Dove te ne vai?" Disse una voce divertita alle sue spalle.
Si voltò e davanti a lei c'era una bella e giovane donna che le sorrideva.
"Io devo andare da questa parte"
"Davvero? Come mai?" Rise lei.
Rose la guardò: indossava un abito lungo fino a terra e le scendeva morbido sul corpo. Era rosa confetto abbinato al fermaglio che le raccoglieva i capelli.
"Sento che devo andare da questa parte"
"E chi te lo dice che sia la scelta giusta?"
"Tu sai qual è la scelta corretta?"
Lei sorrise scuotendo la testa.
"Dipende da te, ma io sono qui per aiutarti a capirlo" si sedette a terra appoggiandosi al muro e, dopo aver lasciato la maniglia, Rose si accomodò vicino a lei.
"Lo senti?" Domandò dopo alcuni attimi di silenzio.
"Che cosa?" Chiese lei confusa mettendosi poi in ascolto.
Sembravano indicazioni.
"Chiudete qui...passatemi la bacchetta" la voce di Draco.
Era concentrato.
"Non sono ancora morta?"
La donna scosse la testa.
"Sei in attesa. Vivere o morire"
"Io voglio vivere" disse immediatamente la rossa.
"Non è così semplice. La tua anima è divisa momentaneamente dal corpo. Ci sarà un momento in cui potrai tornare indietro oppure varcare quella porta per lasciare questo mondo" le disse sempre con lo stesso sorriso.
"Tu chi sei? Un angelo?"
Lei rise di nuovo.
"No, sciocchina. Sono un'anima libera. Ho già varcato anni fa quella porta"
Alzò un sopracciglio. La stava prendendo in giro?
"Cosa dovrei fare?"
"Aspettare. Capirai tu quando sarà il momento di prendere una decisione"
Rose annuì portando le ginocchia al petto.
"Ti ringrazio Rose" disse lei improvvisamente seria guardandola però con il suo sorriso dolce.
"Per quale motivo?"
"Hai donato il sorriso a Scorpius. Hai amato il mio bambino e sono molto contenta di conoscerti, anche se avrei preferito essere viva per farlo"
Rose sgranò gli occhi.
"Astoria Greengrass?" Domandò stupita.
"In persona. O meglio in anima" rise sciogliendosi i capelli.
"Perché sei venuta proprio tu da me?"
"Volevo conoscerti" sorrise ancora.
"E guidarti nella via giusta"
Le fece segno di stare zitta mettendosi nuovamente in ascolto.
"Forza Rose, non mollare" di nuovo la voce di Draco.
"La stiamo perdendo"
"Partite con la rianimazione"
"Ma signore..."
"Ho detto di cominciare la rianimazione! Muovetevi!"
"Che succede?" Chiese Rose alla donna.
"È cominciata un'emorragia. Vuoi andare a vedere?"
Lei annuì. Era tutto così strano.

Spazio autrice
Dedico questo capitolo a maddalena_zanetti . Buon compleanno cugina!
Sono sicura che capirai da cosa mi sono ispirata per questa scena❤