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Capitolo 7

Così quella fu la prima volta che Hanji usò il suo titolo e i suoi soldi per fare cose non del tutto lecite. La prima di una lunga serie. <<Allora?>> Chiese Hanji a Levi, che non sembrava molto contento di essere vivo. L'uomo la ignorò e aspettò che il soldato gli levasse le manette, ma ovviamente Hanji non demorse e, appena si fu alzato, gli corse in contro. <<Ma si può sapere cosa stracazzo vuoi?>> Hanji ridacchiò ma si rese conto che la guardia la stava guardando malissimo, quindi fece per andarsene trascinando via Levi, ma la guardia la fermò. <<Mi spiace contessa, non potete uscire dall'ingresso principale con lui, vi vedrebbero tutti>> <<Hai ragione, ma allora come...>> si mise a pensare a un modo per uscire senza farsi vedere, ma Levi la interruppe. <<Avete rotto, io vado>> disse prima di saltare su un tavolo e aggrapparsi a una delle travi del soffitto, sul quale c'era una piccola finestrella. <<Ma io non posso saltare così con questo vestito, aspettami!>> <<Col cazzo, ci vediamo>> aprì la finestra e uscì sul tetto, mentre Hanji lo pregava di aspettarla.

Ancora prima che qualcuno se ne rendesse conto Hanji era saltata sul tavolo e cercava di copiare quello che aveva fatto Levi, con l' unica differenza che per Hanji scappare su un tetto non era una cosa di tutti i giorni. Per Levi sì. <<O signore Contessa, venga giù! Si farà male!>> gridò la guardia, che non sapeva se essere divertito, spaventato, o sorpreso. <<No no, lo faccio tutti i giorni!>> rispose Hanji, che aveva afferrato una trave e cercava di sollevarsi. Provò a darsi una spinta saltando, e così riuscì ad avanzare di qualche centimetro. Ora non toccava più con i piedi sul tavolo, quindi gran parte del lavoro era fatto. Doveva solo tirarsi su. <<Ci sono quasi...>> disse, mentre si aggrappava ad un altra trave. <<Mi aiuti sì o no?!>> chiese alla guardia, che non sapeva cosa dire. <<Ok...>> e la aiutò a salire sul tetto.

Ora, per quanto potesse essere particolare Vienna come città, vi posso assicurare che vedere una donna vestita da festa sopra il tetto di un tribunale non era proprio una cosa di tutti i giorni. E non era normale neanche che la donna si mettesse a urlare.
<<Dove sei Levi? Ce l'ho fatta, però adesso dimmi dove sei!>> sbraitò. Si guardò in giro ma non vide nessuno, quindi ricominciò ad urlare. <<Levi dove...>> qualcuno le mise una mano sulla bocca e le fece prendere un colpo. <<Ma sei scema? Se urli capiranno che sono ancora vivo!>> Hanji si liberò dalla presa e si girò verso la persona che aveva parlato. <<Se non l'avessi fatto non saresti tornato indietro>> rispose, con la voce più bassa. Levi sbuffò, poi si girò e fece per andarsene, ma Hanji lo fermò. O almeno ci provò visto che nel farlo scivolò. <<Ma che cazzo fai?!>> la sgridò Levi, dopo averla tirata su. <<Hai ragione, discutere su un tetto è scomodo: scendiamo>> <<No no, tu scendi e io me ne torno per la mia strada, fine. Non voglio una delle solite troiette stra ricche tra i piedi>> dicendolo la prese per un braccio e praticamente sembrava che la stesse per buttare giù, ma invece fermò la caduta della ragazza a pochi metri da terra. Poi scese anche lui.

<<Per caso hai mai visto una delle solite troiette stra ricche saltare su un tetto o salvare la vita di un criminale?>> Hanji si era fatta di colpo seria. Lo guardava negli occhi, cercando di capire quella che sarebbe stata la sua risposta. <<Cosa vorresti dire?>> rispose semplicemente Levi, che non sembrava in vena di grandi discorsi. Hanji sorrise e gli fece l'occhiolino <<Che mi devi un favore>> Levi rispose semplicemente con un "tsk", poi si girò e ne andò. <<Non finisce qui!>> gli urlò Hanji, mentre lentamente riprendeva anche lei la strada di casa. "Eccome se finisce qui..." pensò Levi, mentre spariva dietro una via "...troietta" .

Hanji se ne tornò a casa a piedi, fregandosene della carrozza che la aspettava davanti al portone del tribunale. Pregò che non l'avesse vista nessuno sul tetto, perché se non fosse stato così il giorno dopo sarebbe stata di tutti i giornali. Ancora. Aveva già fatto quell'esperienza e non le era piaciuta parecchio. Mentre camminava vide scendere davanti di lei un fiocco di neve, quindi si ricordò di non avere il cappotto e affrettò il passo. Nel farlo però scivolò sul ghiaccio e cadde, questa volta però non c'era Levi a tenerla. In compenso era pieno di gente lì attorno, bambini che correvano ovunque (senza scivolare) e vecchietti che tornavano dal calzolaio, donne con le borse piene di uova e pane da mangiare la sera. Era pieno di gente ma nessuno si fermò per aiutarla. Non che si fosse fatta male, ma le avrebbe fatto piacere per una volta trovare qualcuno che si "preoccupava", almeno un po', per lei. <<Stronzi...>> sussrrò, alzandosi. Si sistemò il vestito, ormai bagnato, e ricominciò a camminare, mentre nevicava sempre di più.

Non era certo rara la neve a Vienna, ma le piaceva sempre un sacco. Nevicava sempre sotto Natale, e quell'anno non aveva fatto eccezione. "Fortuna che a Natale si è tutti più buoni..." pensò, mentre apriva il portone della sua villa. Uno sconosciuto che avrebbe potuto ucciderla subito era stato più gentile di quella che si definiva la "brava gente". Questo per sottolineare la cattiveria delle persone, non la gentilezza di Levi, che l'aveva fatto sicuramente per restituire il favore. Lei le aveva salvato la vita e lui aveva fatto lo stesso, fine. Eppure c'era qualcosa di strano, Hanji se lo sentiva. <<Non penserà di essersela cavata così facilmente spero>> disse ad alta voce ma parlando con sé stessa <<Perché mi sa proprio che dovrò fargli capire che non è così>>

Detto questo andò in camera e si tolse il vestito, per poi andare a dormire. Forse era stata la fatica di arrampicarsi sul tetto, ma alle 6:50 di sera aveva già preso sonno, mentre la neve non sembrava voler smettere di cadere. 

CIAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO.
ciao. Non so che dire. Dovrei studiare tecnica ma non ho voglia. Aiuto. Non ci capisco un tubo.

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