Non tutti però si erano salvati.

Lust contemplava la sua anima contornata da quella strana macchina. Sospirò e si avvicinò al telefono per poi scrivere l'ennesimo messaggio a Horror. Ennesimo messaggio che non avrebbe avuto risposta.

Lust, inoltre, passava il tempo alle WaterFall proprio accanto la cascata più grande, quella da dove qualche tempo prima si era quasi buttato. Mentre guardava il dirupo, lo scheletro si chiedeva i pro e i contro di lasciarsi cadere.

Sapeva che Horror era vivo ma... Dov'era?

Gli mancava troppo.

Voleva solo vederlo, anche di sfuggita.

Magari fosse stato tutto così semplice...

Cross, invece, usciva di casa per andare a trovare Epic. Gli aveva raccontato tutto.

Lo scheletro di EpicTale li voleva aiutare in qualche modo ma in quelle condizioni, di sicuro, non sarebbe stato facile.

I due non passavano molto tempo insieme come loro solito. Cross rischiava uscendo dal Save Screen tuttavia a lui non importava molto.

Però quando Cross non andava da lui, Color, mentre la sua anima era corrotta, andava sempre da Epic.

Quel giorno però successe qualcosa di strano: Epic volette baciare Color.

Lo scheletro si era innamorato di lui, vederlo piangere gli aveva fatto volere di confortarlo, di consolarlo, di amarlo...

Prima del bacio gli disse questa semplice frase

Epic: ricordati... Che io ci sarò sempre quando ne avrai bisogno.

Si avvicinò a lui mentre Color diventava tutto colorato in viso e poi fece congiungere le loro bocche.

Fu un bacio casto che poi fu ricambiato.

Color sorrise e gli disse che lo amava e così fece Epic.

Science raccontò tutto a Fell. Si erano incontrati in UnderFell, Sci lo stava cercando. Lo scienziato gli disse anche che ora stavano tutti nel Save Screen, all'inizio aveva esitato ma poi si era detto che Fell non avrebbe detto niente.

E aveva ragione.

Fell aveva sempre amato Sci. Perché tradirlo ora?

Fatto sta che lo scienziato lo portò al Save Screen dove disse i piani di Nightmare.

Tutti credevano che il suo obiettivo era distruggere gli AU ma a quanto pare li voleva dominare.

Fell disse anche come funzionava la macchina e come avevano fatto a inserirla in ogni anima di ogni mostro.

Ciò aiutò molto e lo ringraziarono.

Fell era molto arrabbiato per ciò che avevano fatto a Sci ma di sicuro non avrebbe potuto fare niente.

Tornò al Save Screen quel giorno. Cinque mesi da quando quella macchina era stata attivata.

Science se ne stava sdraiato sul divano e Fell si sedette accanto a lui.

Fell: come va?

Science: meglio del solito.

Il più grande appoggiò una mano sulla 'pancia' che si era formata. (che sarebbe l'involucro che si sta gonfiando per via dell'anima al suo interno)

Science: non abbiamo deciso un nome.

Fell: Mmmh... Sinceramente non lo so. È maschio o femmina?

Science: maschio. Ho fatto i controlli un po' di tempo fa.

Fell pensò a un nome.

Fell: Fell Junior?

Disse con un sorrisetto.

Science: Fell.

Fell: Ok scusa.

Ridacchiò.

Science: a me piace molto il nome Sun.

Fell: Sun? Mh si carino.

Poi si avvicinò all'involucro di Sci e disse.

Fell: ti piace il tuo nome piccolo?

Si sentí un piccolo movimento dall'interno.

Fell: e bravo il mio piccolino. Sai? Io spero proprio che sarai come tua madre, intelligente e bello.

Sci imbluí.

Fell: e spero che sarai onesto e felice con noi.

Dentro la 'pancia' si sentì un altro piccolo movimento e entrambi i genitori sorrisero.

Nonostante tutto. Nonostante tutti. Loro erano ancora lì, insieme.

E con loro una piccola anima.