-TI AMO-.

Quelle parole mi riecheggiavano ancora nella mente con la stessa velocità di un fulmine. Mi disse che non si aspettava una risposta, voleva che iniziassi a vederla come una donna e non come una rompiscatole di prima categoria. Avrebbe aspettato tutto il tempo per una mia risposta. E se fosse stata negativa? Cosa avrebbe fatto lei? Cosa avrei fatto io? Sarei stato capace di stare senza quei momenti che nessuno considerava importanti? Sarei stato capace di stare senza di lei? Di dimenticarla?. Molte furono le mie domande e poche le risposte. Non ci vedemmo per giorni. Spesi tutto il mio tempo a pensare, a pensare alla mia risposta, alla sua reazione. Fu così che arrivò il fatidico giorno della risposta. La vidi entrare in classe come se non fosse mancata neanche un giorno. Appena si avvicinò al mio banco, decisi di entrare in azione. Così dissi:

-Finite le lezioni incontriamoci dietro la palestra-

-Ok- disse con espressione triste sforzando un sorriso per sembrare felice. Ma io me ne accorsi. Sapevo già che anche lei aveva riflettuto sulla risposta che l'avrei dato e a quale sarebbe stata la sua reazione. Finite le lezioni ci incontrammo dietro la palestra:

-Cosa volevi dirmi?- disse con un sorriso

-Ho pensato a quello che hai detto- mi bloccai per qualche minuto, poi ripresi

-Ho pensato di considerarti, di più come una donna che come un'amica. E credo di provare lo stesso. Non sono bravo a parlare dei miei sentimenti e credo che nessun uomo riuscirebbe a farlo-. Detto questo mi bloccai. Le parole non uscivano più dalla mia bocca. Ma sapevo che lei aveva capito quello che intendevo. Infatti, scoppiò subito a piangere, come una bambina a cui era stato regalato un bellissimo giocattolo. Con le lacrime che le scendevano sulle guancie disse:

-Grazie, grazie per avermi reso la ragazza più felice del mondo. Grazie-.

Restammo lì a parlare e, mentre diventavamo sempre più intimi, pensavo di aver fatto la scelta giusta dicendole di amarla. Purtroppo però, in un futuro non troppo lontano, mi pentirò per fino di essere nato.