Capitolo 14
Il mio mese di vita, lo passai attendendo il ritorno di Sayo a casa e passare con lei dei momenti bellissimi. Arrivò il 1 gennaio. Il giorno selto per la mia morte. Mi svegliai molto presto e scesi per fare colazione. Quando scesi, iniziai a preparare la colazione per tutti. Dopo 10 minuti scese mia sorella, che, con sguardo assonnato e strofinandosi un occhio contemporaneamente, mi disse
-Buon giorno... fratellone-
-Buon giorno Kana-
-Buon giorno...- scese anche Yuki
-Che buon odore-
-Ho cucinato omelette e riso-
-Siiiiii- gridarono insieme
-Ma non le fai mai...-
-Già... fratellone, è successo qualcosa?-chiese curiosa Kana
-No... niente-
-Sicuro?-
-Si, tranquilli-
-Va bene-. Dopo colazione andammo a vestirci e uscimmo per andare a scuola. Li fermai prima che potessero prendere l'angolo e li abbracciai forte
-Fratelloneeee-
-Ci stai stritolandooo- urlò Kana
-Vi voglio bene-
-Cosa?-.
Li liberai dall'abbraccio e li guardai
-Kana-
-Si?-
-Sei una bellissima ragazza. Hai lunghi capelli neri e sei bellissima e snella, come una modella. Non perdere di vista mai tuo fratello. Promettimelo-
-Va bene...-
-Yuki-
-Anche a me adesso?-
-Ti tocca-
-Va bene-
-Yuki, proteggi tua sorella... sempre. Sei un bravo ragazzo Yuki. Hai dei bellissimi capelli biondi e dei grandi occhi azzurri. Non perdere mai di vista Kana. Ok?-
-Ok...-
-Perchè ci dici questo?-
-Niente... solo per ribadirlo-
-Sicuro?-
-Daiiii andate a scuola. State facendo tardi-. Dubbiosi, girarono l'angolo e andarono a scuola. Io li guardavo da lontano, pensando, che non li avrei più rivisti.
-È triste...- disse una voce alle mie spalle. La riconobbi subito.
-Non voglio lasciarli, Sayo. Non adesso che hanno più bisogno di me...-
-Mi dispiace... non faccio io le regole-
-Lo so. Allora... siamo arrivati finalmente al giorno scelto. Giusto?-
-Si...- disse in un sussurro. Ci incamminammo verso scuola. Per arrivarci, dovevamo attraversare una strada immensa che ci separava dal marciapiede. Vidi l'espressione di Sayo in quel momento. Era triste. Teneva gli occhi bassi al suolo e aveva le lacrime agli occhi. Capii subito cosa voleva dire quella espressione.
-È qui che morirò. Vero, Sayo?-
-Si...- disse di nuovo bisbigliando. A quel punto le presi la mano e le dissi
-Ti amo. Nella vita e nella morte... ti amerò sempre-. A quel punto, Sayo scoppiò a piangere e mi abbracciò forte
-Ti amo. Per questo voglio che rimani in vita...-
-Non si può Sayo... tu lo sai molto meglio di me...-
-Ma non ti voglio lasciare andare... ti prego... resta con me...-
-Lo vorrei tanto...-. Fù così che mi liberai dal suo abbraccio, e mi misi a camminare sulle strisce pedonali. Sentii urlare dal marciapiede Sayo
-Francescoooo. Stà attento al CAMION!!!!-. Mi girai verso la strada, e vidi un camion che mi puntava, correndo a folle velocità. Così, mi misi al centro delle strisce, e, con le braccia aperte e gli occhi chiusi, venni investito, sentendo la voce di Sayo che rieceggiava ancora nelle orecchie
-FRANCESCOOOO-. La sentivo urlare... ma ormai... io... non vedevo più niente... se non il buio.
SPAZIO AUTRICE♥
ALLORA RAGAZZI, SIAMO ARRIVATI ALLA FINE♥. LA STORIA SI CONCLUDERÀ NEL 15 CAPITOLO. QUINDI, ABBIAMO ANCORA UN CAPITOLO PER STARE ASSIEME♥. AHHHH... GIÀ MI MANCATEEEEE♥. OK OK SARSETTA, NIENTE LACRIME. ALCUNI DI VOI MI FARANNO COMPAGNIA CON L'ALTRO MIO LIBRO "NON IMPORTA DOVE, BASTA CHE STIAMO INSIEME"♥. CONTO DI SCRIVERE UN ALTRO LIBRO, QUINDI VI AVVISERÒ TRAMITE ALTRE PERSONE O NEL PROSSIMO CAPITOLO♥. VI VOGLIO BENE. E GRAZIE PER AVERMI SOPPORTATA PER 14 CAPITOLI♥. CIAO E AL PROSSIMO CAPITOLO♥
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