CAPITOLO 86 - Conversazioni Interessanti E Meno
Ade indicò contento Percy quando lo vide cercare Grover. "I due partner in crime si legano per risolvere il mistero." "Sai che Annabeth è ancora in pericolo?" "Ma Percy la sta cercando, quindi... Nessun problema. Mi dispiace per chi l'ha rapita, davvero."
Percy e Grover erano seduti nel prato guardando i satiri rincorrere le ninfe, osservando i continui toni dovuti alle testate delle teste dei satiri contro la corteccia delle ninfe. Grover quando Percy finì di parlare, chiese - Le è crollato addosso il soffitto di una caverna, eh?—
—Sì. Che accidenti significa?-
Grover scosse testa. — Non lo so. Ma dopo quello che ha sognato Zoe... -
"Come fa Grover a sapere che Zoe, una Cacciatrice, ha avuto un incubo? Voglio dire... Come può anche solo saperlo?"
—Ehi. Che vuoi dire? Zoe ha fatto lo stesso sogno?
—Io non... non lo so, di preciso. Alle tre del mattino è andata alla Casa Grande e ha chiesto di parlare con Chirone. Sembrava nel panico.
"Ripeto, lui come può anche olo sapere questo? Cos'è, il controllore della Casa Grande? Il Buttafuori?" La curiosità di Ade era presente anche nei fratelli divini, ma fu grazie alla domanda di Percy che poterono vederla soddisfatta.
—Aspetta. E tu come fai a saperlo?- chiese Percy, confuso e curioso tanto quanto gli dei.
Grover arrossì. — Io ero, ehm... accampato davanti alla casa di Artemide.
—Ma perché?
—Solo per... ecco, stare vicino alle ragazze.
"Scusate un momento... Lui si accampa per stare vicino alle ragazze e nessuno dice niente e con noi dei diventiamo orrificanti e degli stalker?" "Ade, hai rapito Persefone... Non è proprio la stessa cosa. " "Ma sono stato anche fedele." "E Nico e Bianca come sono nati? Lo sai che la cicogna non esiste, vero?" La battuta di Zeus cadde nel vuoto quando sia Poseidone sia Ade lo guardarono con simili espressioni confuse.
—Sei un maniaco con gli zoccoli.
Ade annuì concorde, dicendo poi. "Apprezzo molto la totale sincerità di Percy e la sua altrettanto incapacità di tenere i propri pensieri per sé. Lo farà uccidere, ma lo apprezzo."
—Non è vero! Comunque, l'ho seguita fino alla Casa Grande e mi sono nascosto in un cespuglio a guardare. Si è arrabbiata parecchio quando Argo non voleva lasciarla entrare. É stata una scena un po' impressionante.
"Uno scontro impressionante? Sembra al limite del normale." "Perchè invece dei e mostri sono normalissimi, giusto?" Ade fece un cenno distratto in direzione di Poseidone, non volendo entrare in un dibattito in quel momento.
—Lei che ha detto? — chiese Percy e Grover fece una smorfia. — Be', Zoe comincia a parlare molto all'antica quando si arrabbia, perciò era un po' difficile da capire. Ma era qualcosa su Artemide che si trova nei guai e che ha bisogno delle Cacciatrici. E poi ha chiamato Argo "tanghero"... credo che sia un'offesa. E lui l'ha chiamata...
"Tanghero? Cavolo, molto all'antica!" Ade esclamò, e anche Zeus annuiva concorde. Poseidone invece chiese. "Artemide nei guai?"
—Cavolo, aspetta. Com'è possibile che Artemide sia nei guai?
"Attenzione! Percy ha mostrato interesse per la giusta situazione qui! Nonostante l'iperattitività! Applausi per i progressi del giovane semidio!" Ade applaudì, davanti agli sguardi impassibili dei fratelli. "É adottato." Disse infine Zeus, e Poseidone annuì subito.
—Io... be', alla fine Chirone è uscito con il pigiama e i bigodini sulla coda e...
—Si mette i bigodini sulla coda?
"No, falso allarme. Si mostra la sua incapacità di tenere a mente i dettagli importanti. Anche se... I bigodini alla coda? Voglio sorprenderlo, adesso."
Grover continuò, dopo aver ricevuto l'assicurazione di Percy che non avrebbe divulgato quell'informzione ("Solo io mi chiedo se ha mantenuto la promessa? Perchè i bigodini è un'informazione interessante!" "Ade, per favore! Dacci tregua!" "Ma... I bigodini, Zeus!") —Zoe gli ha chiesto il permesso di lasciare subito il campo. Chirone ha rifiutato. Le ha ricordato che le Cacciatrici dovevano restare qui fino a nuovi ordini di Artemide. E lei ha replicato: «Come facciamo a ricevere ordini da Artemide sei lei è perduta?»
"In che senso perduta? " Chiese Ade, quasi in contemporanea con Percy.
— In che senso? Ha smarrito la strada?
—No, credo che intendesse dire che non si trova più. Presa. Rapita.
—Rapita? Come si fa a rapire una dea immortale? È possibile?
Zeus annuì, dicendo. "Suo zio ha rapito Persefone, come abbiamo ricordato circa cinque secondi fa. " "Ma il fatto che non possiamo interagire vi è passato per la mente, o a questo punto parlo col nulla? "
—Sì. Cioè, a Persefone è successo.
—Ma lei era solo, cosa? La dea dei fiori?
Grover fece una faccia offesa. — Della primavera.
—È uguale. Artemide è molto più potente. Chi potrebbe rapirla? E perché?
Ade ridacchiò, dicendo. "É così fortunato che nè Persefone nè Demetra abbiano sentito questa bellissima considerazione su di lei. Demetra lo avrebbe fatto diventare una pannocchia, solo per principio." "Una pannocchia? " "Non vuoi saperlo, fidati. "
Grover scosse la testa, affranto. — Non lo so. Crono?
—Non può essere già così potente. O sì?
—Non lo so — rispose Grover. — Penso che se Crono si fosse ricostituito, qualcuno lo saprebbe. Gli dei sarebbero più nervosi. Però è strano che tu e Zoe abbiate avuto un incubo la stessa notte. Sembra quasi che...
—Siano collegati — concluse Percy.
"Perchè dovrebbero fare dei sogni collegati? " "Magari riguarda Artemide e Annabeth. Sono nei guai entrambe, e forse c'è una correlazione." Fece notare Zeus, ed Ade annuì, dicendo poi. "Ma confrontarsi dovrebbe essere... "
—Devo parlare con lei — concluse Percy, dopo aver riflettuto sulla coincidenza.
—Ehm, prima di farlo... — Grover si sfilò qualcosa dalla tasca del giaccone. Era un pieghevole a tre ante, come una brochure di viaggio. — Ti ricordi quando hai detto che era strano che le Cacciatrici fossero comparse proprio a Westover Hall? Credo che ci stessero seguendo, alla ricerca di nuove... reclute.
"Sì, Grover non ha tutti i torti. Alla fine è quella che ha fatto Artemide, no? " "Sì, ma pensavo fosse dovuto alle circostanze particolari, non che fosse l'idea di partenza... "
—Come? Che vuoi dire?
Grover passò la brochure a Percy: parlava delle Cacciatrici e di Artemide. Davanti c'era scritto: una scelta saggia per il tuo futuro! e dentro c'erano immagini di fanciulle che cacciavano, inseguivano mostri, tiravano con l'arco. I titoli annunciavano: I VANTAGGI PER LA SALUTE - L'IMMORTALITÀ E COSA SIGNIFICA PER TE! E UN FUTURO SENZA MASCHI!
—L'ho trovato nello zaino di Annabeth — spiegò Grover. Percy rispose un momento dopo, lentamente. — Non capisco.
—Be', a me sembra che... forse Annabeth stesse pensando di unirsi a loro.-
"COSA? NON PUÒ DAVVERO PENSARLO?" Ade muoveva le braccia nervosamente, incredulo.
Zeus e Poseidone lo guardarono stancamente, prima di scrollare le spalle e arrendersi.
Ci fu un cambio di scena improvviso, e i tre dei videro Percy fermo a fissare Chirone che si occupava degli allenamenti del tiro con l'arco.
"Andrà a parlare con lui, vero?" Disse Ade, continuando. "Sarebbe la scelta più logica da fare, no?"
Percy voltò la testa. In cima alla Collina Mezzosangue, il signor D e Argo stavano dando da mangiare al cucciolo di drago che faceva la guardia al Vello d'Oro.
"Se va da Dioniso mi butto dall'Empire." Annunciò Zeus, facendo ridere Ade e Poseidone per la scena immaginata.
I tre dei si accorsero quando il semidio giunse ad una conclusione. Percy corse alla Casa Grande, entrò e imboccò le scale per la soffitta.
"Vuole parlare con l'Oracolo?" Chiese sconvolto Zeus. Ade spalancò gli occhi. "Non credevo che avrei mai visto qualcuno cercare volontariamente l'Oracolo. Ora le ho davvero viste tutte."
Percy aprì la botola e salì in soffitta. La stanza era buia, polverosa e ingombra di oggetti disposti casualmente. C'erano scudi addentati da mostri, spade piegate a forma di testa di demone e qualche creatura imbalsamata, tipo un'arpia e un pitone arancione. In fondo, seduta su un treppiede vicino alla finestra, c'era la mummia raggrinzita di una vecchietta con un vestito da hippie colorato. L'Oracolo.
Percy si avvicinò a lei.
— Salve — disse, nervosamente. — Ehm... tutto bene?
Ade scoppiò a ridere. "Tutto bene? È letteralmente morta da anni, come fa a stare bene?"
Poseidone gli diede una gomitata. "Smettila di essere un idiofa totale, Ade."
—Ho una domanda — continuò Percy, un po' più forte, attirando di nuovo l'attenzione dei tre dei. — Ho bisogno di sapere di Annabeth. Come posso salvarla?
"Sta letteralmente affrontando una sua paura per Annabeth. Come fai a negare ancora, Posy?" "Taci, Ade."
Nessuna risposta. Il sole penetrava di sbieco dalla finestra sudicia, illuminando il pulviscolo che danzava nell'aria.
—E va bene — sbottò Percy, quando si rese conto che non avrebbe risposto. — Benissimo. Lo scoprirò da solo.
"Bravo Percy, questo è lo spirito!"
Percy si voltò e inciampò in un tavolo ingombro dei trofei delle imprese degli eroi, trofei che non erano conservati nelle capanne o che erano causa di ricordi dolorosi.
Percy notò un foulard di seta rosa con un cartellino. Lo raccolse e cercò di leggere:
FOULARD DELLA DEA AFRODITE RINVENUTO A WATERLAND, DENVER, COLORADO DA ANNABETH CHASE E PERCY JACKSON
"Che bei ricordi, vero?" Mormorò Ade, sbattendo le palpebre. Poseidone e Zeus annuirono solamente.
Percy strinse leggermente il foulard. Lanciò poi uno sguardo alla mummia ancora silenziosa.
Come scottato, lasciò cadere il foulard sul tavolo ed uscì velocemente dalla soffita.
Angolo autrice
Alla prossima
By rowhiteblack
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