capitolo 83 - Percy parla con Beckendorf
Dopo aver avvisato i pochi semidei rimasti al Campo, gli dei videro Percy entrare nella capanna di Efesto.
-Beckendorf?-
Il ragazzo afroamericano era lì, a lavorare.
-Ehy, ragazzo! Come va?-
Percy sorrise, sedendosi sul letto dell'amico.
Quello posò subito i fogli a cui stava lavorando. -Che succede? Oggi avevi quell'impresa con Talia e Annabeth, giusto? Hai litigato con Talia?-
"Perché è il pensiero di tutti, quando sono coinvolti Percy e Talia?" "Perchè? E te lo chiedi pure, Zeus? Hai mai visto te e Poseidone? Siete così stressanti!" "Non è vero, Ade." "Sì che lo è, Zeus. Mi avete fatto venire i capelli bianchi" "Gli dei scelgono il loro aspetto, Ade. Puoi non avere i capelli bianchi." "Questa si chiama metafora, Zeus. Stavo usando una figura retorica per indicare lo stress cui avete sottoposto tutti gli dei!"
-No, no. Cioè, io e Talia litighiamo praticamente sempre, ma non si tratta di quello.- Beckendorf si sedette vicino a Percy. -Raccontami tutto.-
"Sono davvero amici, loro due." "Lo sono, sì. Beckendorf ci tiene davvero a Percy."
-Quindi, ricapitolando.- Beckendorf fece un riassunto del discorso del ragazzo. -Il mostro che curava i due ragazzi era una manticora, un mostro praticamente estinto e molto raro. Grazie alle Cacciatrici lo avete battuto, ma Annabeth è morta. E adesso il signor D non vuole mandare te e Talia a salvarla. Logicamente, e sai che anche Annabeth sarebbe d'accordo, non è la mossa migliore cercare qualcuno che è probabilmente morto.-
Percy scattò in piedi. -Lei non è morta. So che non lo è!-
"Come fa a esserne sicuro, comunque? Anche Talia ha dei dubbi, riguardo alla sicurezza di Annabeth." "Ma Percy la ama, no?" Disse Zeus. Poseidone sbuffò. "E allora?" "Beh, in effetti, è risaputo che se il legame è forte, sai sempre quando il tuo amato è vivo. Anche se lui non ricambia. Esiste un collegamento che non può essere distrutto." "Dici sul serio?" Chiese Zeus. Ade annuì. "Altrimenti perché si dici che forte come la morte c'è solo l'amore?" "Perchè i mortali hanno poca fantasia."
-Okay, quindi? Cosa intendi fare?- Percy si sedette, sconfitto. -Non lo so, questo è il punto! Io... vorrei aiutarla, non so come fare però! Se non fosse stato per le Cacciatrici e Artemide stessa, Thorn ci avrebbe fatto a pezzi!- -Capisco. In effetti è bizzarro che sia potuto avvenire l'incontro con una manticora.- -Bizzarro in che modo?-
"Ma Percy non sa niente?" "No, la vera domanda è: ha già cambiato argomento?" "Ha un deficit di attenzione molto alto. Ed è iperattivo, il piccolo ragazzo."
-Bizzarro nel senso che la manticora è un mostro raro ed antico. Non se ne vedeva uno da secoli, letteralmente.- -Ottimo, quindi è davvero difficile da uccidere. Secondo te come dovrei fare io ad affrontarlo, solo?- -Perchè solo? Sembra che Talia voglia aiutare per Annabeth.-
Percy guardò Beckendorf con una smorfia. -Secondo te è intelligente mandare me e Talia insieme? Non ci siamo ancora uccisi solo per Annabeth, ma senza di lei?- -Cosa, manca la capacità di cooperare?- -No, ma manca la razionalità e la capacità di non litigare per ogni piccolo dettaglio! Voglio dire, è fantastica e tutto, ma è impossibile collaborare con lei: ordina e pretende che si faccia quello che dice!- -Anche Annabeth.- -Ma le idee di Annabeth sono ottime e ha sempre ragione-
Beckendorf scoppiò a ridere. -Buono a sapersi che esiste qualcuno a cui dai retta senza pensarci.- -Ma... hai detto che potrebbe essere morta.- -Ma tu sei sicuro che non lo è. Quindi so che non lo è, affatto.-
Zeus annuì. "Esattamente, è viva e vegeta, quindi dovrebbe partire subito e cercarla." Ade annuì. "Dovrebbe andare adesso, lo so anche io."
-Io... il Signor D non vuole che... andiamo. Non ho il permesso per partire.- Beckendorf lo guardò con un piccolo sorriso e un sopracciglio inarcato. -E a te importa non avere il permesso? Davvero vuoi farmelo credere Percy?-
"Wow, che reputazione si è fatto Percy: il ragazzo che non aspettava il permesso!" Zeus disse. "Più il ragazzo che si prendeva il permesso."
-Hai ragione, non importa davvero. In realtà... io... Beckendorf e se.. e se facessi un casino? Annabeth è troppo importante per perderla per colpa mia. Non potrei sopportare di... averla condannata.-
Zeus ed Ade sorrisero guardando Poseidone, che borbottò. "Sono amici, è normale che Percy reagisca così. Lui, è un ottimo amico ed è un fantastico ragazzo."
Beckendorf stava abbracciando il giovane. -Lo so, ed è per questo non farai casini. Lei è troppo importante per essere persa così.-
I tre dei sorrisero per la scena bella davanti a loro: i due erano ottimi amici, e secondo loro era bello per Percy avere qualcuno lì per lui.
-Vedrai, non manderai niente a monte.- -Perché ne sei così sicuro?-
Ade ridacchiò per l'effetto soffocato della voce di Percy nella maglietta del ragazzo più grande.
-Ne sono sicuro perché lei per te farebbe la stessa cosa.-
Percy sollevò il viso sorridendo all'amico.
-Grazie, amico. Questo... mi serviva.- -Lo so, Percy. Ma ricorda che Annabeth non corre pericoli. Almeno finché tu sei al suo fianco.-
Ade annuì. "Concordo. Insieme, sono una forza della natura." Zeus annuì. "Lo sono davvero. Adesso capisco anche la reazione di Percy durante il consiglio di questo anno." "Io mi chiedo perché non partecipasse a tutti i consigli." "Magari la scuola lo teneva impegnato?"
La scena stava cambiando.
Angolo autrice
Capitolo un pochino corto, ma è davvero difficile inventare delle scene così. Un applauso a Rick per i meravigliosi libri che ha fatto (e apprezziamo che sono diventati delle fanfiction sulla mitologia greca. Davvero, tante efp).
Alla prossima, boys and girls!
By rowhiteblack
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