capitolo 67 - Percy ingaggia uno scontro mortale con il suo cugino
— Di che hai paura?- Percy guardò Luke.
Ade sospirò. "Fatemi capire. Ha la possibilità di affrontare dei mortali innocui, ma vuole affrontare Luke? Non è il miglior spadaccino del Campo?" Poseidone lo guardò male. "Percy è il miglior spadaccino del Campo. Non lui." Ade alzò gli occhi al cielo. "Sì, ma in quel momento era Luke il più forte." Zeus gli diede una gomitata. "Tanto ti ignora. È inutile parlargli quando difende il figlio..."
Luke storse il labbro e i soldati, che avrebbero dovuto uccidere i quattro ragazzi, esitarono, aspettando il suo ordine.
Prima che potesse dire nulla, Agrio tornò sul ponte, portando con sé un bellissimo pegaso nero.
"Quello mica è il pegaso di Percy?" Ade indicò il Pegaso. Zeus annuì. "Me lo ricordo... com'è che si chiama?" Poseidone sospirò. "Almeno ho capito perchè lo adora così tanto. Voglio dire, sembra lo abbia salvato da Luke..."
—Signore! — gridò Agrio, schivando uno zoccolo. — Il suo cavallo è pronto!-
Luke non staccò gli occhi di dosso da Percy.
Ade, ancora con una smorfia disgustata, domandò. "Non è che la cotta ce l'ha Luke per Percy?" Zeus lo guardò, stupefatto. "Ha appena detto che lo avrebbe ucciso, Ade. Questo è avere una cotta?" "Luke non è bravo ad esprimere i propri sentimenti... non è colpa sua, ovviamente. Avrebbe bisogno di un buon terapista..." Poseidone annuì. "Anche tu, Ade. Dovremo trovarne uno molto bravo, per te."
— Te l'ho detto la scorsa estate, Percy — disse. — Non puoi convincermi a combattere, non ci casco.-
"Perché non vuole combattere contro Percy? Magari non vuole ferirlo!" Ade si girò trionfante verso i due fratelli. Zeus disse. "Quindi, per evitare venga ferito, ordina a un intero esercito di ucciderlo. Sì, ha perfettamente senso."
—Così continui a evitarlo — replicò Percy — Hai paura di farti sconfiggere davanti ai tuoi guerrieri?-
"Bravo, Percy. Mettilo alle strette e fatti uccidere." Ade si complimentò con il nipote. Zeus sospirò, guardando Poseidone. Il dio del mare annuì. "Penso che Ade abbia ragione stavolta. Percy non può battere Luke. Non ancora, almeno. Ha passato un anno senza allenarsi... non è pronto..." Zeus annuì, concordando con Poseidone. "Ma allora perché affrontarlo?" "Percy ha manie suicide?" Propose Ade. Poseidone scosse la testa. "Non saprei..."
Luke lanciò un'occhiata ai suoi uomini e Percy capì di averlo messo alle strette: se si fosse tirato indietro, sarebbe apparso debole, se si fosse
fermato a combattere, avrebbe perso del tempo prezioso per inseguire
Clarisse.
Poseidone annuì. "Ecco cosa voleva fare... dare il tempo a Clarisse di raggiungere il Campo e salvarlo." Ade disse. "Ma è fuori di testa! Insomma, è avere sul serio manie suicide..." Zeus disse. "Ricordati di chi stiamo parlando..."
Gli dei sentirono i pensieri del ragazzo. "Il massimo che posso fare è distrarlo... darei l'occasione a Annabeth, Grover e Tyson di scappare. Se qualcuno può escogitare un piano adesso, è Annabeth."
Poseidone sospirò. "Perfetto. Vuole anche salvare i tre amici." Ade sorrise. "E sa perfettamente che Annabeth è l'unica che può pensare a un modo per salvarsi... bravo, Percy. Non male, sul serio!" Zeus annuì, concorde.
— Ti ucciderò facilmente — decise Luke alzando l'arma: Vipera era di trenta centimetri più lunga di Vortice e scintillava di una malvagia luce
grigio-dorata nel punto in cui l'acciaio umano si era fuso con il bronzo
celeste. Percy, guardando la spada, sentì una strana sensazione, come se la lama fosse in conflitto con se
stessa, come se fosse fatta di due magneti opposti ma costretti a stare
insieme. Non conosceva la storia di quell'arma, però avvertiva una sensazione di disagio. Quella spada era costata la vita di qualcuno.
Poseidone la fissò. "Mi ricorda vagamente una falce..." Zeus annuì. "Anche a me. Speriamo solo di sbagliarci." Ade disse. "Non può essere, dai. Era nel..." il dio dei morti si fermò. Poi, fissò i due fratelli. "Potrebbe essere, invece. Dannazione. Percy non ha speranze."
Luke fischiò a uno dei suoi
uomini, che gli lanciò uno scudo rotondo di bronzo e cuoio.
— Luke — intervenne Annabeth — almeno dagli uno scudo.-
"Sarebbe un'azione troppo gentile per lui. Annabeth, tesoro. Vuole uccidere Percy." Zeus guardò la ragazza, scuotendo la testa. Ade disse. "Io continuo a pensare che Luke avesse una cotta per Percy. E il motivo del suo comportamento passivo-aggressivo. Lo ama e non lo può avere." Poseidone scosse la testa. "Tu stai messo male."
— Spiacente, Annabeth — replicò lui. — Ognuno si porta il proprio equipaggiamento a questa festa.-
Ade annuì. "Festa. Vedete? Vero amore." Poseidone li indicò. "Lo vuole ammazzare, idiota! Che festa vuoi che sia?" Ade sospirò. "Non conoscete la forza del vero amore..."
Percy constatò che lo scudo sarebbe stato un problema: combattere con tutt'e due le mani libere e una spada ti dà più potenza, ma combattere con una mano e uno scudo ti dà più difesa e versatilità. Ci sono più mosse, più opzioni, più modi di uccidere.
Ade spalancò la bocca. "Ha appena pensato più modi di uccidere?" Poseidone annuì, leggermente sconvolto. Zeus sospirò. "Ragazzi, è Percy! Non farebbe male a una mosca!" Poseidone guardò il fratello, prima di riportare lo sguardo sul figlio. "Lo spero... mi preoccupa leggermente questo suo pensiero..."
Luke partì con un affondo e per poco non colpì Percy al primo colpo: la
sua spada passò sotto il braccio dell'altro squarciandogli la maglietta e ferendolo sul costato.
Ade spalancò la bocca. "Tuo figlio si farà ammazzare." Poseidone annuì, sconvolto. Zeus disse. "Lo sapete che sopravvive, vero?" Poseidone annuì. "Probabilmente Annabeth lo aiuterà..." ipotizzò Ade.
Percy arretrò con un salto, poi contrattaccò con Vortice, ma lui lo respinse con lo scudo.
Poseidone sorrise. "Anche se sa di star per perdere, continua a combattere." Zeus annuì. "Il fegato non gli manca, sicuramente." Ade concordò, ringhiando per la frase successiva di Luke.
— Santi numi, Percy — lo schernì. — Sei fuori allenamento.-
"MUORI!" Urlò Poseidone al semidio. Ade e Zeus scoppiarono a ridere.
Luke aggredì di nuovo Percy, con un fendente diretto alla testa. Il ragazzi lo parò, rispondendo con una stoccata, schivata da Luke senza difficoltà.
"Sta giocando con lui." Mormorò Ade, cogliendo subito il divertimento di Luke davanti ai tentativi di Percy. Poseidone annuì. "Me ne sono accorto anche io. E sicuramente anche lui..."
Luke tentò un altro affondo, ma Percy arreteò con un salto, atterrando nella piscina ed avvertendo un'ondata d'energia. Dopo aver creato un piccolo vortice, lo spedì direttamente in faccia a Luke.
"GRANDE PERCY!" Poseidone esultò. Ade annuì. "Almeno perde con stile." Commentò, facendo ridere Zeus.
La forza dell'acqua scaraventò Luke a terra, dove rimase accecato a
sputacchiare. Prima che Percy potesse colpirlo, rotolò su un fianco e tornò in piedi.
"Beh, è davvero bravo." Commentò Ade, abbassandosi subito dopo per evitare il colpo di Zeus sulla nuca. "Mancato." Disse, sorridendo.
Luke, dopo un altro attacco di Percy, si chinò e mirò alle gambe, colpendo il semidio sopra il ginocchio.
Poseidone urlò. "MA QUESTO È ANTISPORTIVO! BRUTTO INUTILE ESSERE!" Ade commentò. "Cavolo. Come farà a stare in piedi?"
Luke continuò a menare fendenti e Percy rotolò dietro una sedia a sdraio.
Cercò di alzarsi, ma la gamba ferita non riusciva a reggere il suo peso.
"Ecco. È morto..." Ade commentò. Poseidone sospirò. "E Luke sembra essere molto divertito."
Percy rotolò di nuovo mentre la spada di Luke spezzava in due la sdraio, con l'intelaiatura di metallo e tutto.
Cercando di trascinarsi verso la piscina, Percy tentava di non lasciarsi svenire. Realizzò che non sarebbe sopravvissuto e, dal divertimento presente nello sguardo di Luke, anche lui lo sapeva.
Poseidone ringhiò. "Percy! Non puoi arrenderti! Non così!"
—Voglio farti vedere una cosa prima che tu muoia, Percy. — Disse, voltando verso Orico, che stava ancora reggendo Annabeth e Grover per il collo. — Ora puoi mangiare la tua cena, Orico. Bon appétit.-
"EH NO, ANNABETH NON SI TOCCA!" Ade si avvicinò all'Orico del ricordo. "NON PROVARCI NEMMENO! CAPITO, SCARTO DI ORSO?" Poseidone disse. "Lo sai che affinché ci sia la coppia tra Annabeth e Percy, servono entrambi vivi?"
—Eh-eh! Eh-eh! — L'uomo-orso sollevò i ragazzi e scoprì i denti.
Fu allora che si scatenò l'Ade.
Ade sorrise. "È sempre bello essere nominato per queste cose." Zeus e Poseidone lo guardarono. "Aumenta l'ego sapete..."
Angolo autrice
Alla prossima!
By rowhiteblack
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