Capitolo 6 - espulsione dalla seconda elementare
"Ultimo giorno di elementari..." Borbottò Zeus. Ade sorrise. "L'anno scorso non è andato bene. Affatto." Poseidone scosse il capo. "Spero non lo portino in mezzo all'acqua. È molto suscettibile." Zeus ed Ade sorrisero.
In quel momento, bussarono alla porta. "Mamma! Bussano!" Sally andò ad aprire. "Beryl!" "Ciao Sally!" Due donne si abbracciarono. "È... la mamma di Talia!"
"Zia!" Esclamò il bambino, correndo ad abbracciarla. "Ma come sei grande!" "Talia c'è?" Chiese, con un viso dolce. La donna guardò la sorellastra, in evidente difficoltà. "Oggi è andata da degli amici. La prossima volta verrà anche lei." Percy fece una faccia triste. "Senza di me?" "Tu hai scuola." "Ma... Talia aveva promesso che avremo passato la giornata insieme!" Beryl si abbassò al livello del bambino. "Sally mi ha detto che vuoi essere come Ercole da grande." Percy annuì. "Allora, non piangere. Non lamentarti. I veri eroi non lo fanno. Accettano il loro destino così come è." "Non è giusto..." Borbottò Percy. "Lo so. Ma è ciò che è." Sally decise di interrompere Beryl. "Percy vai a vestirti. Farai tardi a scuola." "E se venissi espulso?" "Speriamo non accada." "Potresti mandarlo dallo psicologo. Avresti la scusa che è pazzo." "Beryl! Mio figlio non è pazzo! Lo sai benissimo." "Sì, lo so. Era solo per dire." Percy corrugò la fronte. "Oppure posso raggiungere Talia!" Beryl sorrise. "Perchè..." "No,non puoi. Se Talia non ti ha portato con sé, magari non vuole compagnia." Percy abbassò il capo.
Poi, lo rialzò e guardò la zia. "I veri eroi non piangono e non si lamentano. Accettano il loro destino così come è." Beryl sorrise. "Bravo, piccolo eroe."
Mentre il bambino usciva, Beryl disse a Sally. "Io a Talia ho detto la verità. Dovresti farlo anche tu." "È troppo pericoloso, Beryl. E Talia è scappata di casa. Non voglio lo faccia anche Percy." Beryl sospirò. "Lo farai uccidere. Spero ne sia consapevole." Sally scosse il capo. "Anche mamma lo diceva sempre. Tutti quei discorsi su gli dei ti proteggono... non capite che sarebbero proprio loro ad ucciderlo?" Beryl scosse il capo. "Spero tu abbia ragione."
Gli dei salirono le scale con Percy.
"Beryl e Sally sono sorelle?" Chiese Ade. "A quanto pare." "Questo vuol dire che Percy e Talia sono cugini anche da parte materna!" Zeus si chiese ad alta voce "Ma allora perché non se lo ricordano?"
Il bambino, nel frattempo si era cambiato e aveva preso uno zaino. "Mamma! Sono pronto!" Beryl sorrise al nipote. "Dove vai di bello?" "All'acquario!" Sally sospirò. "Ha promesso di fare il bravo. Vero?" Percy annuì. "Vero. Farò il bravo." Sally guardò la sorella. "Puoi aspettarmi qui, se vuoi. Accompagno Percy a scuola e torno." Beryl annuì. "A dopo. Ciao,piccolo eroe." Percy sorrise, salutando la zia.
Erano in fila per andare nella vasca degli squali. Poseidone sospirò. "Non finirà bene. Ne sono sicuro." Zeus e Ade annuirono. "Evidentemente, no." Disse Ade.
In quel momento, Percy salì sulla barca, per ultimo. Gli Dei, lo videro abbassarsi per vedere gli squali. Uno si alzò finché il bambino non riuscì ad accarezzarlo. "Sembra felice." "Chi non lo sarebbe? Sta accarezzando uno squalo!" "E la maestra non dice niente." Un altro squalo si avvicinò al bambino.
Improvvisamente, poco prima di raggiungere l'altra sponda, la barca si aprì, facendo cadere tutti quelli sopra nell'acqua.
Appena usciti, la maestra chiese a tutti "CHI È STATO?" Tutti i bambini scossero il capo. Tutti tranne... "PERCY!" Il bambino scosse il capo. "Ma io..." "Ha pure accarezzato gli squali! L'ho visto io!" Disse una bambina. Percy la guardò malissimo. La maestra scosse il capo. "Sai cosa vuol dire questo? Non sei invitato alla..." "...vostra scuola l'anno prossimo? Alcun problema." Borbottò Percy, girandosi verso la vasca.
Poi, continuarono la gita.
"Lo hanno espulso." Disse Zeus. "Di nuovo." Poseidone scosse il capo. "Povero. Lo stanno facendo soffrire."
Il bambino tornò a casa, dove lo aspettava Gabe. "Ti sei fatto espellere. Bravo." Percy sospirò. Lo ignorò e si prese il pranzo. "Ho detto: ti sei fatto espellere. Bravo." Percy continuò con quello che stava facendo.
"Ma che fa?" Chiese Zeus. Poseidone rise. "Lo ignora. Funziona sempre." In quel momento, entrò Sally.
"Percy! Ti hanno espulso!" Il bambino abbassò il capo. "Mi dispiace mamma." Lei scosse il capo. "Cosa è successo? Sono esplosi lavandini?" Il bambino scosse il capo. "Eravamo All'acquario. E... non so, ma gli squali si facevano accarezzare. Io non so cosa sia successo, ma ci siamo ritrovati tutti in acqua." Sally sospirò. "Non importa. Troveremo un'altra scuola." "Dove non sanno chi sono?" "Dove non ci conoscono. Si." Percy sorrise. "Dovremo cambiare stato!" Sally rise. "Speriamo di non arrivare a quel livello."
Angolo autrice
Salve!
Sesto capitolo
Non ho niente da dire!
Alla prossima.
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