Ade indicò Percy, che aveva seduta accanto Annabeth. "Che carina! L'ha salvato! Questo è vero amore, lo sapete?" Zeus annuì. "Sono una bellissima coppia. Chi non vorrebbe una ragazza come Annabeth?" "O un ragazzo come Percy?" Poseidone, fissandoli, disse. "Sapete, comincio seriamente a preoccuparmi per voi. Non avrete mica..." "Cosa?" "Qualche rotella fuori posto?"

Percy si svegliò, vedendo subito l'amica di fianco a lui, mentre virava. Provò a sedersi, ma ricadde per un forte giramento di testa.
— Riposati — disse la ragazza. — Ti servirà.-

"Ow!! Ma quanto è tenera?" Zeus sorrise, mentre Ade applaudiva. Poseidone li guardò, sospirando teatralmente. "Cos'ho fatto di male per meritare una simile punizione." "Punizione?" Zeus guardò Poseidone. "Quale punizione?" Fece eco Ade. "Voi come fratelli." "Ah ah ah. Spiritoso."

— Tyson...?- Percy guardò la ragazza negli occhi. Annabeth scosse la testa. — Percy, mi dispiace tanto.-

Poseidone guardò il figlio spostare lo sguardo verso le onde, triste per il fratello.

— Forse è ancora vivo — aggiunse Annabeth, poco convinta, cercando di sollevare il morale all'amico. — Cioè, il fuoco non può ucciderlo.-

Ade sorrise. "So che il momento è terribile e tutto il resto... ma... non è dolcissima!" Zeus annuì, eccitato. "Ehy, e se producessimo delle magliette per la Percabeth?" "Percabeth?" Chiese Poseidone. "Percy più Annabeth. Creo il nome della mia ship." "Ma è un'idea terribile." Disse Poseidone. "Ma è meraviglioso!" Ade, al contrario, cominciò a saltellare in tondo. "Lo facciamo sul serio? Coinvolgiamo anche Afrodite?" Zeus annuì. "Ne sarà contenta!"

Percy annuì, anche se non pensava che la ragazza avesse ragione: il ferro era stato distrutto dall'esplosione. Tyson non avrebbe potuto essere vivo. Il ragazzo si sentiva in colpa, per tutte le volte che aveva negato che fossero parenti.

Poseidone sospirò. "È normale. Percy è soltanto un ragazzo. I semidei tendono ad essere così... non saprei..." "Cattivi?" "Pensavo più insicuri. Percy non è cattivo."

Annabeth mostrò all'amico le cose che aveva salvato dal naufragio: il thermos di Ermes, ormai vuoto, un sacchetto di plastica pieno di ambrosia, un paio di magliette da marinaio e una bottiglia di bibita gassata. -Quando ti ho ripescato dall'acqua, ho trovato anche il tuo zaino. Purtroppo, Scilla l'ha spezzato in due. Ho potuto prendere solo la bottiglietta di multivitamine di Ermes e la tua spada.-

"Che tenera! Sembra una mogliettina." Poseidone guardò Zeus. "Perchè, Era si comporta così?" "No, lei uccide le mie amanti e i miei figli. Ma, a parte Era, le altre dovrebbero." "Persefone non fa così." Disse Ade. "L'hai rapita." "Sono dettagli trascurabili, questi."

Per tutte le ore della navigazione, i due ragazzi (per enorme gioia di quelle due fangirl pettegole di Ade e Zeus) si divisero la bibita e si ripararono dal sole con la vela. Inoltre, discussero del sogno di Percy.
-Allora, abbiamo meno di ventiquattr'ore per trovare Grover. Sempre che Polifemo non cambi idea e non cerchi di sposarlo prima- Annabeth aveva risposto così al sogno dell'amico.

"E fin qui, c'eravamo arrivati anche noi. Non sei molto utile, al momento, Annabeth." "Non lo è mai." Borbottò Poseidone, scontroso.

— Già — commentò Percy, amareggiato. — Non ci si può mai fidare di un ciclope.-
Annabeth tenne lo sguardo fisso sul mare. — Mi dispiace, Percy. Mi
sbagliavo su Tyson, okay? Vorrei poterglielo dire.-

"Questa è una cosa giusta da dire. Brava, Annie. Impara dagli errori!" Zeus annuì alle parole di Ade. "Hai ragione. Questa frase è molto meglio. Inoltre, è più utile con Percy... insomma, sentimentale com'è."

Percy, pensando all'espressione di Luke, piena di rabbia alla menzione del padre, chiese. — Annabeth, qual è la profezia di Chirone?-

Ade spalancò la bocca, incredulo. Zeus sbottò. "Ma non riesce a lasciar perdere la cosa? Troppo difficile capire che gli dei non vogliono che lui lo sappia?" Poseidone scosse lentamente la testa. "Non capisco però perchè pensava a Luke, mentre lo chiedeva... cioè, era così arrabbiato con me?"

Lei storse le labbra. — Percy, io non dovrei...-

"Brava, Annabeth!" Zeus annuì. "Non devi dirgli niente. Assolutamente niente!"

—So che Chirone ha promesso agli dei di non dirmelo. Ma tu non hai
promesso, vero?-

"Beh, questo è un buon punto. Percy ha segnato un gol, dovete ammetterlo." Zeus ignorò Ade. Poseidone sorrise. "Se gli interessa, certo che sa dire cose intelligenti..."

— La conoscenza non è sempre una buona cosa.-
— Tua madre è la dea della sapienza!-

"E... altro punto per Percy..." Ade rise per l'espressione di Zeus. Poseidone chiese al fratello. "Che hai, Zeus?" "Ma quando deve essere più intelligente, si fa fregare così? Ma dai!"

—Lo so! Ma ogni volta che gli eroi vengono a sapere il proprio futuro,
cercano di cambiarlo e non funziona mai.-

"E muoiono. Quella parte non l'ha detta."

— Gli dei sono preoccupati per qualcosa che farò quando sarò più
grande — provò a indovinare. — Quando compirò sedici anni.-

"Sì, tipo distruggerci. Roba da niente, sai..." Poseidone rise per la frase di Ade. Zeus, rimproverandoli, scosse la testa, sembrando un vero fratello maggiore.

Annabeth stritolò il suo berretto yankee. — Percy, non conosco la
profezia per intero, ma so che mette in guardia da un mezzosangue figlio
di uno dei Tre Pezzi Grossi: il prossimo che arriverà a compiere sedici anni. È questa la vera ragione per cui Zeus, Poseidone e Ade hanno stretto il patto di non generare più figli dopo la Seconda guerra mondiale. Il prossimo figlio dei Tre Pezzi Grossi che arriverà a sedici anni sarà un'arma pericolosa.-
— Perché?-
— Perché quell'eroe deciderà il fato dell'Olimpo. Lui o lei prenderà una
decisione che salverà o distruggerà l'Età degli Dei.-

Ade sospirò. "Certo che ci va pesante. Dirglielo più leggermente, no eh?" "È lui che ha insistito per avere l'informazione!" Zeus difese la figlia di Atena. Poseidone scosse la testa. "Annabeth ha comunque sbagliato approccio. È come dire, ehi, potresti distruggere il mondo. Se provi a cambiare il destino, muori. Sete?" Ade annuì alle parole del fratello. Zeus indicò Percy. "Non sembra averla presa bene."

Il semidio divenne verde, per la nausea causata dall'informazione.— Ecco perché Crono non mi ha ucciso, l'estate scorsa.-

"Ha capito! Sono così fiero di lui!" Zeus esclamò, mentre Ade e Poseidone sorridevano.

Lei annuì. — Potresti tornargli molto utile. Se può averti dalla sua parte,
gli dei sarebbero in guai seri.-

"Gli dei sarebbe distrutti. Guai seri è un eufemismo."

— Ma se sono io quello della profezia...-
— Lo sapremo solo se vivrai altri tre anni. Può essere molto tempo per
un mezzosangue. All'inizio, quando Chirone ha saputo di Talia, ha pensato che fosse lei il mezzosangue della profezia. Ecco perché desiderava a ogni costo portarla sana e salva al campo. Poi lei è caduta in battaglia ed è stata trasformata in pino, e nessuno sapeva più cosa pensare. Finché non sei comparso tu.-

"Ancora meglio. Adesso gli ricorda che l'altra figlia di uno dei tre pezzi grossi è morta." "Ha ragione Posy, Zeus. Non ci sa fare, con i sentimenti."

— Questo ragazzo o ragazza della profezia... non potrebbe essere... un
ciclope? — chiesi. — I Tre Pezzi Grossi hanno un sacco di figli mostri.-

"Non vuole essere lui?" "Gli ha appena fatto capire che, comunque si metta, lui morirà!"

Annabeth scosse la testa. — L'Oracolo ha detto "mezzosangue". Questo
significa sempre per metà uomo e per metà dio. Non esiste davvero nessun
altro, a parte te.-
—Allora perché gli dei mi lasciano vivere? Sarebbe più sicuro farmi
fuori.-

"In effetti..." Ade venne interrotto da un'occhiata del fratello. "Niente."

— Hai ragione.-
— Grazie mille.-

Ade scoppiò a ridere. "Sono davvero una bella coppia." Poseidone, ridendo per la frase del figlio, non gli disse niente, pensando solo che il figlio gli assomigliava anche caratterialmente. Era sarcastico proprio come lui.

—Percy, non lo so. Immagino che alcuni di loro preferirebbero
eliminarti, ma probabilmente hanno paura di offendere Poseidone. Altri...
forse ti tengono ancora d'occhio, cercando di stabilire che genere di eroe sarai. Potresti essere un'arma per la loro sopravvivenza, dopotutto. La vera domanda è... che cosa farai in questi tre anni? Quale sarà la tua decisione?-

"Più per la prima. Avevano decisamente paura di me." "Io non ho paura di te." Dissero, in coro, i due dei. "Voi dovevate un favore a Percy."

— La profezia non ha dato degli indizi?-

"Solo che morirai."

Annabeth esitò.
Quando stava per parlare, un gabbiano piombò giù all'improvviso e atterrò sul nostro albero di fortuna. Annabeth lo guardò spaventata ("Ha paura di un gabbiano?") e l'uccello le lasciò cadere in grembo un mazzetto di foglie.
— Terra — annunciò Annabeth. — Siamo vicini alla terra!-

"Wow! Certo che si vede che sua madre è Atena!"
Il ricordo cominciò a cambiare

Angolo autrice
Alla prossima!
By rowhiteblack