Il suono delle campane d'allarme svegliarono Percy, interrompendo la sua connessione con Grover.

Ade sbottò. "Ma dai! Io volevo saperne di più riguardo la vita di coppia di Grover e Polifemo! Se hanno problemi, ad esempio, a chi si rivolgono?" Poseidone alzò le spalle. "Magari chiedono ad una delle pecorelle."

La voce roca del capitano: — Tutti sul ponte! Trovate Lady Clarisse! Dove si è cacciata quella ragazza?-
Poi la sua faccia spettrale comparve sopra Percy. — In piedi, yankee. I
tuoi amici sono già di sopra. Siamo vicini all'ingresso.-
— All'ingresso di che?-

Ade sorrise. "Che bello! Mi mancava questa stupidità concentrata e ignoranza pura di Percy. Ne sentivo la mancanza." Zeus lo guardò. "Ma se è sempre così." "Lo so."

Lo zombie fece un sorriso scheletrico. — Del Mare dei Mostri, naturalmente.-

"Naturalmente. Così scontato." Ade sorrise, guardando Percy infilare le proprie cose in uno zaino a tela.

Zeus intervenne. "Avete notato che Percy segue molto spesso il proprio istinto e per lo più ha ragione? È davvero sveglio da quel punto di vista." Ade ha ragione. "Ha un cuore buono. Davvero molto. È raro trovare un semidio del genere."

Percy stava salendo le scale quando qualcosa lo bloccò.

"Cos'ha?" Ade chiese ai due fratelli. Poseidone disse. "La sentite anche voi? Questa... rabbia?" Zeus si concentrò. "In effetti sì. Ma cosa la provoca in Percy?"

Percy si avvicinò furtivamente al bordo della grata di ventilazione e guardò giù, nella sala macchine.

"Cosa cerca?" Zeus guardò i fratelli
Ade chiese. "Come facciamo a saperlo? Lo stiamo guardando insieme!"

Clarisse era proprio lì e parlava a un'immagine che tremolava
nel vapore delle caldaie: un omaccione vestito di pelle nera come un motociclista, con i capelli a spazzola, gli occhiali da sole rossi e un coltello legato sulla coscia.

"Ehi, è Ares!" Ade lo indicò a Zeus. "Vedi? Proprio lui!"

Percy serrò i pugni. Ares era il dio che detestava di più.
— Non voglio sentire scuse, ragazzina! — ringhiò il Dio.

Ade spalancò la bocca. "Io con Nico a volte ero duro, ma... mai così tanto!" Zeus disse. "Nessun altro dio lo è così tanto."

— S-sì, padre — borbottò Clarisse.
— Non vuoi vedermi arrabbiato, vero?
— No, padre.
— No, padre — la imitò lui. — Sei patetica. Avrei dovuto fare in modo
che questa impresa andasse a uno dei miei figli maschi.-

"Quanto è sessista! Dovrebbe dirlo ad Artemide, sarebbe divertente un loro confronto!" Ade rise. Poseidone lo fissò. "Ha ragione, sarebbe divertente." Commentò poi.

— Ce la farò! — promise Clarisse con la voce tremante. — Vi renderò
orgoglioso di me.
— Sarà meglio per te — la ammonì lui. — Mi hai chiesto tu quest'impresa, ragazzina. Se permetterai a quel verme schifoso di Jackson di rubartela...

"COME SCUSA? VERME SCHIFOSO? MA LO SARAI TU!" Poseidone guardò male Ares. "Appena usciamo da qui, lo uccido!" Zeus annuì. "Ti do una mano!" Ade sorrise. "Mi unisco."

— Ma l'Oracolo ha detto...
— NON MI INTERESSA QUELLO CHE HA DETTO! — tuonò Ares,
con tanta forza che la sua immagine tremolò. — Tu ce la farai. In caso
contrario...
Alzò il pugno. Anche se era solo una figura di vapore, Clarisse trasalì.

"Mi ricorda la scena con Sally e l'idiota." Commentò Ade. "Mi sta ancora più antipatico." Commentò Zeus, invece. "Nessuno dovrebbe minacciare il figlio!"

— Ci siamo capiti? — ringhiò Ares.
Le campane d'allarme suonarono di nuovo.
Percy si allontanò in silenzio dalla grata e raggiunse Annabeth e Tyson in controcoperta.

"Cambia di già?" Ade sembrava deluso.

Angolo autrice
Ehilà, alla prossima!
Ringrazio darknessxgvrl per la bellissima copertina! (Come ringraziamento pubblico subito un capitolo 😘)
By rowhiteblack