capitolo 33 - Cerbero
Percy osservava tre file. Due di queste avevano sopra scritto OPERATORE IN SERVIZIO. L'altra MORTE FACILE.
Si rivolse ad Annabeth. "Che vuol dire, secondo te?"
Ade disse. "Ma come farebbe una ragazzina a saperlo? Insomma... la gestione degli Inferi è una cosa difficile per i mortali."
Annabeth interruppe il dio, spiegando all'amico. "La fila veloce andrà direttamente alle Praterie degli Asfodeli. Per quelli che preferiscono evitare controversie legali. Non vogliono rischiare il giudizio del tribunale, perché potrebbe essergli avverso." Percy chiese. "C'è un tribunale per i morti?"
Annabeth rispose nuovamente. "Sì. Formato da tre giudici, che cambiano di volta in volta. Minosse, Thomas Jefferson, Shakespear... gente così. Qualche volta osservano una vita e decidono che quella persona merita una speciale ricompensa: i Campi Elisi. Altre volte stabiliscono una pena. Ma la maggior parte della gente, beh, è vissuta e basta. Non ha fatto niente di speciale, nè di buono nè di cattivo. Perciò va nelle Praterie degli Asfodeli." "A fare cosa?" Grover disse. "Immagina di stare in un campo di grano nel Kansas. Per sempre." "Dev'essere dura."
Ade sbuffò. Zeus disse. "Dicevi, a proposito della ragazzina?" Ade disse. "È normale che Percy non sappia niente. Annabeth non ha qualcos'altro da fare?" Poseidone disse. "Credevo ti piacesse."
I tre ragazzi erano davanti a Cerbero. Grover disse. "Percy?" "Sì?" "Penso che tu voglia saperlo." "Si?" "Hai presente Cerbero? Ecco... sta dicendo che abbiamo dieci secondi per pregare un dio a nostra scelta. Dopodichè... beh... Ha fame."
Ade rise.
Annabeth, dopo aver esclamato un Aspettate!, tirò fuori una palla rossa dallo zaino.
"Guarda la palla! Vuoi la palla, Cerbero? Seduto!"
Percy e Grover erano sbigottiti. Gli dei anche.
Annabeth gridò. "Seduto!"
Cerbero si sedette.
"Bravo!" La ragazza gli lanciò la palla. Il cane la afferrò.
"Lascia!"
Il cane obbedì.
"Bravo, cagnone." Annabeth raccolse la palla. Poi, disse ai due amici. "Andate. La morte facile è più veloce." "Ma..." "Ora!" Annabeth interruppe Percy.
Ade rise. Poseidone disse. "Ha usato lo stesso tono che aveva contro il cane."
I due passarono, mentre Annabeth teneva occupato il cane. Poi, passò.
Percy le chiese. "Come hai fatto?" "Scuola di addestramento. Da piccola, a casa di papà avevamo un doberman." Grover disse. "Lascia perdere. Muoviamoci!" I tre si diressero verso il palazzo di Ade.
La scena stava cambiando.
Angolo autrice
Salve!
Al prossimo
By Rowhiteblack
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