IN VIAGGIO
-Mi offro volontario come tributo!- pronuncio quelle parole con sicurezza, mentre la mia mano si solleva e sento il peso degli sguardi di tutta Panem. Sono pronto. Posso farcela per Clove! Mi dirigo verso Kelly e Clove con un sorriso in pieno volto. Mi giro verso la gente del mio distretto , mi guardano orgogliosi, sorridenti, qualcuno fischia in segno di approvazione. E solo ora capisco che non voglio vincere per questa gente di cui non m'importa, che vuole solo che io sparga sangue in suo onore , ma queste persone si sbagliano non sarò io a tornare sarà Clove. So che si aspettano grandi cose anche da lei, dalla ragazza dei coltelli, dalla ragazza che amo. Ho passato tutti questi anni ad allenarmi per tornare a casa vincitore, con Clove che mi sosteneva nei momenti difficili, erano tempi in cui non pensavo che lei potesse venire estratta , non pensavo che questo sarebbe accaduto ma ora sono qui di fronte a questa gente e mi ricordo che è anche grazie a loro che io e Clove vivremo nell'Arena. E quando sarà il momento io morirò e lei vincerà.
-Bene stringetevi la mano!- dice Kelly. Ci stringiamo la mano e finalmente i nostri sguardi si incrociano, i nostri occhi da guerrieri, le nostre anime unite per sempre qualunque cosa accada nell'Arena.
Ci fanno salire direttamente sul treno, non abbiamo famiglia né io né Clove, le nostre case ci sono state 'donate' dal distretto purché entro i diciotto anni ci fossimo offerti volontari per i giochi. Il treno è molto lussuoso ma non ci faccio caso né a esso né alle chiacchere di Kelly, per me esiste solo lei. Ci sediamo nel divano e stringo Clove tra le braccia e le bacio il collo. Lei mi sorride e mi sussura un ' ti amo ' in tono dolce, con quella voce unica, che mi fa impazzire e mi fa dimenticare che sto per andare contro la Morte. Kelly ci nota e finalmente smette di parlare -Ma voi...- balbetta.
-Si noi! Hai qualche problema? Stai zitta e pensa ai tuoi stupida capelli gialli ( si ho detto bene gialli). È già troppo stare in un treno diretto a Capitol, una città di stupidi. Per cui tu non ti aggiungere- ribatto freddo. La odio quella stronza ha estratto il nome della mia Clove e deve stare zitta o la uccido. Clove capisce al volo e mi dice -Cato tranquillo, è solo una stupida, lei non capisce è solo un ibrido con il trucco!-
Scoppio a ridere e la bacio. Dopo pochi minuti arrivano i nostri mentori e sia io che Clove siamo d'accordo nel nascondere il nostro amore a loro e alle telecamere di Capitol, ci dipingeremo come due ragazzi cattivi e spietati, cosa che in parte siamo perché è quello che ci hanno insegnato, ma se non fosse per l'amore che proviamo l'uno per l'altra (l'unica cosa che non ci rende macchine di Capitol) forse potremmo essere davvero considerati come tali.
Ritornando ai nostri mentori sono due celebri vincitori Brutus ed Enobaria, entrano nella stanza e io e Clove ci sediamo distanti , sento già la mancanza del calore del suo corpo, ma ora ci son loro e devo far capire chi sono e cosa so fare. -Bene- mi schiarisco la voce -sono Cato, ho diciotto anni e sono molto bravo con le lance e con le spade. Sono spietato e letale, mi alleno da quando avevo sei anni e voglio essere io a dare inizio al bagno di sangue alla Cornucopia. -faccio una pausa e con espressione dura li guardo negli occhi, mi concedo un po' di tempo e poi continuo -Voglio allearmi con la mia compagna del mio distretto e con i ragazzi dell'1 e del 4 , se abbastanza forti. Gli altri tributi per me sono solo stupidi bambini (ed è vero non ho problemi ad ucciderli tutti) bene ho finito.-
Brutus ed Enobaria sembrano soddisfatti e quindi ora tocca a Clove. -Sono Clove, ho 16 anni e sono brava con i coltelli- sorride -fidatevi di me mi temeranno tutti- Con la coda dell' occhio vedo che stiamo per arrivare a Capitol e sorrido.
Preparati Panem sto arrivando.
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