30 Ottobre.
Seguendo le indicazioni di Teo (povero, perché non lo chiami con il suo nome? Fa schifo il suo nome è greco. Zitti) arrivammo all'Istituto.
Avevo di fianco due entusiaste Alec ed Elsa ed una più tranquilla Will. E poi, c'ero io. Che ero più entusiasta di Alec ed Elsa messe insieme. Ma, tralasciando codesti piccoli dettagli (codesti? C'è, tu racconti in modo assurdo una storia assurda di pazze, ed usi termini come codesti? Che cultura siamo noi ad averla voi e lei siete la stessa cosa. Pignolo.), eravamo di fronte all'Istituto, dove ci aspettavano gli Shadowhunters di New York. Mi girai verso Will. "Ehy, Will! Che hai?" "Taci, Sushi-girl." (Sushi-girl? Mi spiegate il senso? Allora, credo che sia perché Row e Raw si assomigliano. E Raw è crudo. Il Sushi è crudo. Illuminante. Vai avanti.). Ignorando il suo invito, la fissai, chiedendo. "Mi dici che hai? Siamo una squadra, no?" Willow  sbuffò. "Certo. Ma non ho niente. Adesso taci, Sushi." Offesa nel profondo, andai a conversare con Alexa e Elsa. "Eccitate?" Alexa annuì. "Assolutamente! Insomma... siamo Shadowhunters!" Elsa sorrise. "Conosceremo gli Shadowhunters di New York! Secondo te sono... sai... Lightwood, Fairchild... Herondale." "Ma figurati." Risposi io. "Quelle sono solo storie."
Forse, voi lettori, vi state chiedendo come io, che avevo letto Perseus Jackson e avevo scoperto della sua realtà, potessi credere che Shadowhunters fosse solo una storia. Ebbene, non lo so nemmeno io. Sta di fatto che lo dissi. Già. (Minuto di silenzio! Non lo chiedevi da tanto Quando serve, serve).
Alexa sorrise. "Comunque, siamo Cacciatrici di demoni! Mi sento... forte!" "Alec... tecnicamente, solo per dire, non è cambiato niente da prima di saperlo. Per Ora." Alexa sorrise. "È comunque una figata." Will sospirò. "La mia vita era molto più semplice prima di conoscervi." "E adesso?" Chiese Elsa. "È più difficile." "La tua vita è più difficile?" Chiesi, ridendo. "Non provarci." Prima che potessi salutare la sua vita, Alec/Alexa bussò alla porta dell'Istituto. Arrivò Teo ad aprirci. "Ciao ragazze!" Io sorrisi. "Ciao, Teo!" Alec mi guardò con un ghigno. Stile Stregatto. Elsa, invece, chiese il permesso di entrare. Teo sorrise. "Siete le Benvenute. Entrate." Io ed Alec ci scambiammo un sorrisetto, mentre Will sussurrava qualcosa come "Perchè a me...?" Ma, potrei anche sbagliarmi. Anche se non credo.
Entrate nell'Istituto, Teo ci spiegò che lì la famiglia che dirigeva era la sua. "Almeno, lo è da poco, a dire il vero. Qualche anno fa, c'erano un'altra famiglia di Shadowhunters. Molto bravi con i demoni. Adesso, invece, sono subentrati i miei genitori. E poi, ci sarò io." "Tu? Perché non ora?" Chiese Alec. "Devo diventare prima maggiorenne. Altrimenti non sono abbastanza maturo." Io chiesi quanto gli mancasse, ricevendo un. "Il 12 febbraio sarò maggiorenne." Will chiese. "Ma cosa cambiano due mesi?" "Sono tre." Corressi io, sussurrando. Will mi ignorò, ascoltando la risposta di Teo. "Non ne ho idea. Evidentemente per il Clave la ha." Io ed Alec sorridemmo.
Teo ci sorrise. "Andiamo. Gli Shadowhunters di New York vi stanno aspettando." Io sussurrai alle altre. "Odio quella frase." Loro ridacchiarono. "Chissà perché, vero?" "Ma taci, Death-Girl." Elsa sospirò. "Povera me." "La verità è che vuoi anche tu un soprannome." Dissi io. Alec annuì. "Io sono Death-Girl,più gli altri duecento nomi che Row si inventa. Lei è Row, Sushi-Girl, Calamaro, Acquawoman... tu?" Elsa sbuffò. "Proprio quello il problema. Non che siete delle pazze." Io sorrisi. "Allora non c'è alcun problema. Tu sarai... Saetta-Girl. Per ora. Poi, avrai altri nomi. Per gentile concessione di Rowhite Black." Elsa sbuffò. "Basta. Io ti uccido." Ad interrompere i suoi progetti di morte istantanea (la tua morte... nostra, volevi dire.), è un uomo che più glitterato non si poteva. Lo guardai.
Esatto, gentili lettori. Quando dico, cioè, quando scrivo glitterato, intendo glitterato. Ricoperto. Di glitter. E vestito in modo assurdo. Se volete un paragone, ve lo posso paragonare a Mike Wasoski stile palla da discoteca.
Lo fissai. Lui mi guardò. "Ciao, fiorellino. Se ti piacciono i miei vestiti, posso procurarne un paio anche a te." Io sorrisi, vagamente disgustata. "Troppo gentile." Lui sospirò. Poi guardò Will. "Tu sei vestita con stile, ragazza. Qualche brillantino qui e là, e sarai perfetta. Per quanto possa esserlo una... cosa sei?" Alec rise. "Non chi sei, ma cosa sei." Commentò. Il glitter man la guardò. "Sei vestita anche tu bene. E lei- indicando Elsa- perde tutto con i pantaloni. La maglietta è bellissima." Poi guardò me. "Tu invece sei vestita orrendamente. Davvero. Pantaloni larghi... maglione sformato! Non vedevo qualcuno vestito così male da... cinque minuti!" Io lo guardai annuendo e sorridendo. "Sono vestita comodamente. E i pantaloni sono a zampa di elefante. È moda." Il Glitter man scosse il capo. "Hai ucciso la moda." Alec sorridendo disse "RIP moda. Padre, abbi pietà di lei." Io risi, mentre il glitter ci guardava con un sopracciglio inarcato. "Chi siete?" Elsa sospirò. "Non chiederlo a lei - disse, indicandomi. - Tende a dare assurdi soprannomi." Io sospirai. "Ma taci, Saetta-Girl." "Vedi? Terrificanti. "Hai ragione, biscottino." Io annuii. "In effetti biscottino è molto meglio." Guardai Elsa, sfidandola con lo sguardo a commentare. Lei sospirò, dicendo. "Ma perché sempre a me?" "Sì chiama Sfiga, dolcezza." Dissi, prima di girarmi verso il glitter. "Mmmm. Teo ci ha fatto venire qui per incontrare gli Shadowhunters da New York... credo di dover andare." Lui annuì. "Hai ragione, fiorellino. Vi stanno aspettando. Andiamo, dai." Seguimmo il glitter.
Entrati in una biblioteca, Alec commentò. "Perchè la biblioteca?" "Sì usa per le riunioni di guerra." Commentò Teo, tornato a chiamarci. Io sorrisi. "Meglio della sala giochi, almeno." Facendo ridere Elsa e Alec. Will mi guardò come per mettere in dubbio le mie abilità facoltative. Io, sorridendo, le mimai. "Spiego dopo."
Nella biblioteca trovammo quattro Shadowhunters. Due ragazze e due ragazzi. Una delle ragazze era rossa, mentre l'altra mora. La rossa era a braccetto di un biondo, bellissimo. L'ultimo ragazzo, che venne raggiunto dal glitter, era moro. E non trovai altra parola per descriverlo che non fosse meraviglioso.
Alec sorrise ai ragazzi. "Piacere." Teo sospirò. "Loro sono Rowhite Black, Elsa, Alexa e Willow Lewis." Il moro, che aveva evidentemente una posizione di comando rispetto agli altri, ci sorrise. "Noi siamo Alexander ed Isabelle Lightwood, Jace Herondale e Clara Fairchild. Avete già conosciuto Magnus." Disse, indicando per ultimo il glitter ambulante.
Io guardai Alexa. "Non commentare." Teo sorrise, spiegando agli altri. "Secondo Alexa sareste stati voi gli Shadowhunters inviati. Rowhite non ci credeva più di tanto." Isabelle sorrise. "Siamo contente." Alexa mi continuava a guardare con un'aria di superiorità. "Alec smettila." Dissi, guardandola. Il ragazzo, Alexander, mi chiese. "Di far cosa?" Lo guardai. "Parlavo con lei. E lei lo sa di cosa parlo." Risposi, indicando Alexa. Willow disse. "Diciamo che Rowhite ha una mania di storpiare tutti i nomi." "Alec è un soprannome fantastico. Will." "Will e Alec sono nomi maschili. Sushi-Girl." Io sorrisi. "Sarà. Ma a me piacciono." Elsa annuì.  "Quindi vanno bene?" "Assolutamente." Jace mi si avvicinò. "Credo che andremo d'accordo. Hai detto di essere...?" "Rowhite Black." Teo smise momentaneamente di sorridere. "Sei imparentata con... Alessandra Black?" Io annuì. "È mia zia." Alexander mi guardò con un sopracciglio inarcato. "Credo che dovremo parlare molto a lungo riguardo a ciò." "Riguardo a cosa?" Chiesi. Teo intervenne. "Ti ricordi che avevo parlato di una famiglia precedente alla mia, con il controllo sull'Istituto?" Io annuì. "Era la tua."

Questa è la risposta al mio pensiero: quanto è diventata complicata la mia vita? La risposta è infinitamente.

Angolo autrice
Salve popolo!
Sono tornata con il 14 capitolo!
Cast:
DaughterOfHades__. Alexa/Alec/Intrusa/Death-Girl... per ora
Chiomadifuoco. Willow/Will... per ora.
Glyptodont. Elsa/Saetta-Girl
Io. Rowhite/Row/Sushi-Girl/Acquawoman/.... infiniti nomi.
Non so che altro dire.
By Rowhiteblack