8 ottobre 2016
Dal 3 ottobre, erano passati ben 5 giorni. Però, gli altri giorni erano assurdamente monotoni, e normalmente noiosi. Quindi ho usato una figura narrativa e li ho saltati (non con la corda).
La mia vera avventura comincia in un giorno molto speciale per me: l'8 Ottobre. Il mio compleanno. Questo anno sarebbe stato il mio 15esimo compleanno, e, per me, era un anno in meno ai 16. So che può sembrare assurdo, ma non vedevo l'ora di arrivare ai miei sedici anni. Ora, invece, non so neanche se ci arriverò ai 16 anni. Ma, procediamo con ordine.

La giornata dell'8 Ottobre era cominciata alla grande: la mattinata erano arrivati gli auguri dei parenti e delle mie cinque amiche

Elsa Pazza
Auguri Rowhite!
Lucia Mondella
Auguri! Vedi che me ne sono ricordata?
Boss Alice (assomiglia ad Alice nel paese delle Meraviglie)
Auguri! Ora vado a dopo!

E di altre due mie amiche, che ancora non rientrano nella storia, quindi le lascerò da parte, per ora.
Comunque, fino alla fine della giornata scolastica, gli avvenimenti erano classificabili come assurdamente normali.
Il problema arrivò dopo, quando, per festeggiare me, io, Elsa, Lucia e Boss Alice, siamo andate al mc (non voglio fare pubblicità né buona né cattiva). Qui,  dopo aver mangiato un Happy Meal e un Big MC  (non vi dirò chi ha mangiato cosa) siamo andati in giro per il Duomo, non sapendo che fare. Era meglio ci fossimo infilati in un negozio a caso, e basta.
Avete presente quando, leggendo un libro, pensate "Vorrei tanto farvi parte". Ecco, NON FATELO. Io vi ho avvertito.
Mentre andavamo verso Piazza Duomo, quella piena di piccioni, tre ragazzi, più o meno della nostra età  (cioè 15 anni) ci passano davanti. E, Lucia Mondella, ovviamente, dice a voce molto alta "Ma che fighi!" E i tre ragazzi si voltano.
La cosa inquietante, oltre al fatto che avevano le maniche corte con un freddo allucinante, era che non guardavano Lucia, che aveva urlato (cosa normale da fare), o Elsa o Boss Alice. Loro stavano guardando ME! E la cosa era assurdamente inquietante. E per niente normale.
"Sei tu la prescelta?" Mi chiede il moro ombroso (non chiamarlo così!).
Io, essendo fondamentalmente un'idiota, rispondo "In realtà sono Rowhite Black... insomma Prescelta Black fa il suo effetto, però... no, non è il mio nome".
Il ragazzo con gli occhi azzurro cielo, molto belli aggiungerei, mi chiede "Stai facendo del sarcasmo, piccola ragazza?" "Già. Era tanto evidente?"
Il terzo, quello con un'aria familiare, dice "È normale, fratelli. Lei non sa chi ha davanti. Il suo Occhio non è abituato a noi. E abbiamo aspetti adolescenziali, al momento. Non facciamole una colpa per ciò, fratelli." Il primo, l'ombroso risponde "Questa idea, di venire così, è stata di lui, fratello. Non nostra. Non avremmo dovuto fare così." Quello con gli occhi azzurro cielo, interviene "Se avessimo fatto come dicevo io..." "Adesso lei sarebbe morta. Lei e le sue tre amiche." I tre ragazzi mi guardano fisso, e io, dimostrandomi ancora più stupida, chiedo "Morte? Ma state bene?"
Il primo ragazzo scoppia a ridere "Era dai tempi di Perseus che non ne vedevo una così... ribelle." Io, guardando Elsa, chiedo "Perseus... Jackson?" Il terzo mi chiede "Sì. Noi siamo Poseidone-si indica - Zeus -indica quello con gli occhi del cielo- e Ade -indica quello ombroso-. Siamo qui per te."
Adesso, vorrei fare notare una cosa a TUTTI GLI DEI: se una ragazza dice che  vorrebbe più movimento nella propria vita, NON INTENDE CHE TRE DEI LE APPAIANO E LE DICANO CHE SONO LÌ PER LEI!! Bene. Questo era per chiarire.
Comunque, dopo la frase ad effetto di Poseidone c'erano molte cose da fare:
1. Se ci credevi, dovevi inchinarti e onorarli. Sarebbe stato intelligente (TU non lo sei)
2. Se li credevi dei pazzi, dovevi sorridere e annuire, parlando lentamente. (Ma non hai fatto nemmeno questo)
3. Se li credevi dei maniaci, dovevi chiamare la polizia, il manicomio o l'ospedale  (Ma non hai fatto NEANCHE questo).
Ovviamente, sia se fossero stati o dei, o pazzi o maniaci, bisognava trattarli in modo cauto, perché tutti e tre sono pericolosi. Bene, io, invece, gli sono scoppiata a ridere in faccia.
(Fate un minuto di silenzio per me, grazie)
Perchè dai: dei? Perseus Jackson realmente esistente? Andiamo! Chi ci crede?
Ecco, credeteci. Perché è così...
Gli dei mi continuarono a fissare finché non smisi e chiesi "Eri serio?" Poseidone annuì. Io dissi "Ma... se così fosse. Voi non dovreste essere in America? Non è quella la vostra patria, al momento?" Zeus annuì. "È così, ma un pericolo ci minaccia. E una profezia parla chiaramente. Ci servi tu."
Ecco se un dio ti dice ci servi tu non esultate. Vuol dire che o morirai nel peggiore dei modi, o ci andrai molto vicino.
"In che cosa posso esservi utile, io, una semplice ragazza?"
Io ci ho provato. Non ha funzionato.
"Non sei una semplice ragazza. Tu sei una figlia di Poseidone. La prima Mezzosangue femmina figlia di Poseidone. Hai anche altri poteri, che ancora non conosci, ma che scoprirai."
Elsa spalancò la bocca. "E tu Elsa, sei mia figlia. Sei una figlia del cielo."
Boss Alice e Lucia erano preoccupate, ma Ade le rassicurò "Voi non siete Mezzosangue, ma semplici mortali. Con la Vista. La vostra Vista è molto avanzata, per delle mortali, ma vi servirà. Per sapere la vostra missione, figlia di Poseidone e figlia di Zeus, venite con noi al Campo Mezzosangue. Lo so che è a Long Island, ma nessuno noterà la vostra assenza."
Non sapevano ancora quanto si stavano sbagliando.

Angolo autrice
Secondo capitolo a voi!
Vi piace? Oppure no? Ditemi subito se c'è qualcosa che non vi piace.
Prossimo capitolo 9 o 10 Ottobre. Dipende da quando pubblico questo. *sorriso angelico*