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CAMPO MEZZOSANGUE E IMPRESE

9 Ottobre 2016
Se non ricordo male, vi avevo raccontato del mio incontro assurdo, per niente normale, avvenuto il giorno del mio compleanno.
Questo è ciò che successe il giorno dopo.

Mi alzai da un letto che non conoscevo. Guardandomi intorno, riconobbi una fontana, un acquario, e sul soffitto c'erano degli ippocampi. La casa era bellissima, e si intravedeva un'altra stanza. Presumendo che fosse il bagno, vi entrai. Avevo ragione: era il bagno.
Mi lavai, e mi misi una maglietta arancione, con sopra la scritta Campo HalfBlood. Ripensai alla giornata di ieri: non era un sogno. Facendo il punto della situazione, mi ricordai di Elsa Pazza, figlia di Zeus, e delle mie altre due amiche, Lucia Mondella e Boss Alice, che invece erano mortali con la Vista.
Conoscevo i miti dell'Antica Grecia, conoscevo gli dei, i loro poteri, e anche i poteri dei loro discendenti. L'unica cosa che non sapevo era che non erano realmente miti.
Uscì, titubante, dalla capanna. Mi ritrovai in mezzo ad un'assortimento di capanne. Credo che all'inizio formassero una U, simbolo olimpico. Ora era più un ovale.
All'uscita dalla capanna, vidi di fronte a me Elsa Pazza, che mi venne incontro. "Solo io mi ero convinta che in realtà era un sogno?" Io scossi il capo
"Probabilmente dovremmo andare alla Casa Grande. Insomma non erano quelle le istruzioni di Zeus?" Elsa annuì. "Solo che non voglio. Vorrei solo convincermi che è tutto un sogno. Un sogno avventuroso, che condividiamo, e che poi Puff, ti risvegli e torni alla normalità. Voglio tornare a casa."
"Sai chi altro voleva farlo? Perseus Jackson." Ci girammo: Zeus, Ade e Poseidone erano davanti a noi. "E poi?" "Poi capì una cosa: QUESTA era la sua casa. Lo capirete anche voi." Io annuì, non molto sicura. Poi, facendomi coraggio, chiesi "Ieri mi avete detto che vi servivo. Per cosa?" Zeus, sorridendo, disse "Te lo facciamo sentire." E si girò, incamminandosi e facendosi seguire.
Camminavo dietro gli dei. A volte aprivo la bocca, poi però la richiudevo. A un certo punto Ade si girò e mi disse "Sento che vuoi parlare: ti sento aprire la bocca: parla pure. Non ti ucciderò." Io sorrisi. "Volevo solo chiedere se fosse tutto vero. Cioè... Non è un sogno, vero?" Zeus sorrise e scosse il capo. "No, non lo è." Elsa mi guardò dicendo "Beh, Rowhite... guarda il lato positivo?" "Di cosa?" "Puoi andare sotto l'acqua e parlare con gli squali. E puoi parlare con i cavalli." A quel punto, guardandola, scoppiai a ridere. "Cosa intende?" "Rowhite ha sempre voluto parlare con questi animali. Ora può farlo." Io smisi di ridere. "Dai piantala Elsa."
Entrammo in una Casa, la Casa Grande, dove un uomo era seduto e stava bevendo una Diet Coke. Zeus si schiarì la voce "Figlio. Abbiamo ospiti." L'uomo alzò lo sguardo. Notai la pelle leopardata solo in quel momento. E mi trattenni dal ridergli in faccia. Elsa invece, lo guardava con il chiaro intento di spedirlo da Ma Come ti vesti?. Menomale che non lo fece.
"Bene, bene. Cugina e sorella nuove." Elsa cominciò a guardarlo sconvolta. "Tu non puoi essere mio fratello. O cugino." "Elsa. Credo che lui sia Dioniso." Elsa mi guardò come se fossi pazza "Dioniso? Scherzi, vero?" "No. Ho ragione?" Chiesi, guardandolo. Lui annuì. "Lo hai capito da...?" "Gli occhi. Sono come infuocati. Solo che... si sente come l'odore del vino. Il dio del vino è Dioniso." "Una ragazza così informata sugli dei, che però non credeva nella loro esistenza. Perché?" Guardai Elsa. "Non dire una parola." Disse lei. Poseidone alzò un sopracciglio.  "L'ho portata in tutti i musei dell'Antica Grecia. Poverina..." Mi guardò male di nuovo. "Scusa." Lei sorrise. Mi girai verso Zeus. "Cosa dovrei ascoltare?" Lui, guardandomi, disse "La profezia." "Giusto. E chi sarebbe l'Oracolo?" Elsa mi guardò "E tu come fai a sapere che c'è un Oracolo? Magari te la recitano loro!" "Ma mi ascolti quando parlo? Apollo, il dio della profezia, donò il potere di predire il futuro a delle ragazze, dotate del dono della Vista, cioè della capacità di vedere oltre la Foschia. Ad una domanda precisa, dovrebbe rispondere cosa ti attende. Certo non è sempre chiaro cosa intenda, anche perché la fa in versi... una cosa che le fonti hanno in comune, è la descrizione del fumo verde e delle immagini che si formano, alcune, molto verosimili, hanno fatto impazzire coloro che richiedevano." Mi girai: Zeus, Ade e Poseidone mi guardavano sconvolti. "Che c'è? Mi sono informata." Zeus scosse il capo. "Altro che Percy Jackson.  Lei si che è brava!" "Così mi offendi zio!"
Mi voltai. Davanti a me c'era uno dei ragazzi più belli che io avessi mai visto: capelli neri corvini, occhi verde mare, un'espressione ribelle e un fisico beh... Wow. Guardai Elsa, e notai che aveva la mia stessa espressione.
Il ragazzo si girò verso di me. "Piacere. Sono Perseus Jackson." "Emm.  Ciao." Gli dei mi guardarono divertiti. Credo avessero capito che avevo un problema a connettere le parole. Comunque, dopo un po', mi ricordai di una cosa: era mio fratello. Che cosa triste. Allora, facendomi coraggio e sorridendo "Rowhite Black. Piacere." Lui sorrise ancora di più. "Ti hanno già fatto sentire la profezia?" Scossi il capo. "Ah. Tranquilla, non tutti impazziscono." Lo Guardai "Qualcuno sì?" Lui annuì. "Annabeth mi ha raccontato alcuni episodi... se vuoi te la chiamo." Io sorrisi. "In realtà, sai, preferirei fare molto velocemente." Lui mi guardò incuriosito "Vorresti dire ascoltare la profezia, o risolverla?" "Entrambe."
Sì girò verso Poseidone. "La adoro! Quanto rimani?" Lo Guardai sconvolta "Io avrei la scuola..." "Saltala! Hai la scusa perfetta." Annuì lentamente. "Ceeerto.  Non devi andare dalla tua ragazza?" "Quale?" "Annabeth..." "Come fai a sapere che è la mia ragazza?" Sorrisi "Mistero." Sbuffò "Ci vediamo dopo. Adesso vado da Jas e Neeks. Adios!" "Adios Hermano." "Spagnola?" "Italiana." Lui rise e uscì dalla Casa. Guardai Elsa. Era ancora incantata a guardare la porta. Risi. "Posso sentire la profezia, ora?" Zeus annuì. Una ragazza uscì da una stanza: aveva i capelli rossi ricci, gli occhi verdi. Era molto bella. Si sedette davanti a me. "Pronta?" Io annuì. La ragazza cominciò ad emettere fumo verde, e a recitare una profezia, con la voce triplicata.
"La prescelta a Ovest andrà
Morte e dolore affronterà
Est e Ovest riceveranno la punizione
Qualcuno dovrà pagarne la condizione
La Figlia del mare
Dovrà scegliere: odiare o perdonare."
Questa profezia, segnerà l'inizio della mia nuova e straordinaria vita. Complicandomela di brutto.

Angolo autrice
Nuovo capitolo. In perfetto orario. Voglio un applauso. Il prossimo capitolo verrà pubblicato L'11 Ottobre
By Rowhiteblack

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