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Sono io quello geniale del gruppo


Pov. Albus

<< Allora? Siete pronti? >> ci domanda Nathan.

<< Noi siamo pronte >> rispondono le ragazze per poi voltarsi tutti e tre verso di me.

Io non sono molto convinto di questo piano, ho paura che Rose possa reagire peggio, dovremmo agire con calma per farla calmare, ma non posso oppormi, sono io contro loro tre quindi sospirando e scuotendo la testa, annuisco perché è l'unica cosa che posso fare, ho le mai legate.

<< Andiamo prima che cambi idea e decida di pietrificarvi tutti >> dico sbuffando sonoramente << Speriamo solo che l'ira degli adulti non si scateni troppo su di noi a causa di questa pazzia altrimenti si che saremo morti anche noi e raggiungeremo tutte le persone che sono cadute durante lo scontro ad Hogwarts... >>

Con la mia ultima uscita ricevo solo un'occhiataccia arrabbiata e velata di dolore da parte di tutti e tre.

" Alle volte dovrei imparare a mordermi la lingua dannazione! Accidenti alla mia boccaccia, ma dico come faccio ad essere così poco delicato alle volte?

Speriamo solo che questo stupidissimo piano funzioni, altrimenti prevedo solo grossi guai per tutti... "

Pov. Rose

Non riesco più a riconoscere il mondo dei sogni e il mondo reale, in qualunque mondo mi trovi c'è sempre la presenza di Scorpius, la sua figura, la sua voce e alle volte credo di poter sentire anche il suo odore anche se so che quella sia solo una mia illusione.

Ormai vivo nell'illusione che tutto vada bene, che non sia accaduto ciò che è successo. L'unica cosa di cui sono sicura è che i miei genitori con l'aiuto degli zii, sono riusciti ad entrare in camera mia, mia madre mi cambia le fasciature al fianco anche se la mia ferita si è rimarginata quasi del tutto, papà ed Hugo tentano di parlarmi ma è come se le mie orecchie fossero tappate, li vedo solo muovere le labbra. Anche mamma tenta di parlarmi ma, anche per lei, è solo un buco nell'acqua, tutti i giorni pazientemente mi porta in camera un vassoio con del cibo che spilucco, non ho ancora parlato o per lo meno, non con loro.

Come tutti i giorni, nei momenti in cui non sono con lui, resto seduta sul letto con la schiena appoggiata alla testiera a guardare fuori dalla finestra della mia stanza. Un movimento attira la mia attenzione ma prima di girarmi lascio passare qualche secondo, volto lentamente la testa per vedere la porta di camera mia chiusa.

Aggrotto le sopracciglia per poi sorridere.

" La porta di camera mia è chiusa solo quando sto dormendo. Questo significa che questo è un sogno e che tra poco apparirà "

Con quel pensiero scosto le coperte e mi alzo, in quel momento un altro movimento attira la mia attenzione, alzo gli occhi per scontrarli con un paio d'occhio che conosco molto bene.

Senza pensarci due volte mi butto su di lui che rilascia uno strano mugolino ma non me ne curo, quando sento che ricambia il mio abbraccio come sempre mi sembra che il mio cuore sia pronto a sfondarmi la cassa toracica.

<< Devo dire che questa è la miglior accoglienza che io abbia ricevuto >> afferma con un filo di voce e dal tono che ha utilizzato capisco che è felice e questo non può far altro che allagare il mio sorriso.

Come sempre non importa dove siamo o cosa facciamo, ci siamo solo io e lui ed anche se il mio senso di colpa ed il dolore per la sua perdita sono sempre presenti, in questi momenti riesco a metterli da parte e godermi quei pochi attimi che mi sono concessi dalla mia immaginazione.

<< Sai dovresti mangiare di più, penso che tu abbia perso qualche chilo dalla battaglia >>

Alle sue parole mi irrigidisco tra le sue braccia, non voglio parlarne, non voglio che rievochi il momento peggiore della mia vita proprio ora, lo ricordo perfettamente senza bisogno che lui ne parli.

<< Ehi stai calma >> dice accarezzandomi i capelli << È tutto apposto >> mi allontana un po' per potermi guardare negli occhi << Stiamo bene no? Tu, io, tuo cugino, il mio, le ragazze e le nostre famiglie, stiamo tutti bene >>

<< Come puoi dire che stiamo tutti bene? So che sei solo una mia fantasia, parte del mio sogno o sarebbe meglio dire che i miei sogni ruotano intorno a te, ma come puoi dire che stiamo bene? >> dico con gli occhi che iniziano ad essere appannati dalle lacrime ed il fiatone perché cerco di trattenermi dallo scoppiare a piangere ed urlare.

Il suo sguardo è confuso e mi guarda come se fossi un alieno << Rose... Ma che stai dicendo? >>

<< Sto dicendo che non puoi credere davvero che noi stiamo bene, che io stia bene. Lo so che ti ho tenuto lontano e che è colpa mia se ti è successo quello che è successo, ma come puoi pensare che tutto vada bene senza di te? Hai idea di quanto mi manchi? Hai idea di quanto mi senta in colpa e responsabile per quello che ti è successo? Se non fosse per colpa mia adesso saresti qui >>

<< Di cosa stai parlando Rose? Io sono qui! >> sbotta.

<< Lo so che sei qui, ci sei sempre nei miei sogno è nella realtà che non ci sei >> mormoro sentendomi sempre più stanca.

<< Merlino, in questi giorni sei impazzita completamente? >> mi domanda guardandomi allucinato.

<< Co... >> non finisco la frase perché un botto ci fa sobbalzare e girare nella direzione della porta.

È stata spalancata con uno scatto e sulla soglia ci sono Albus, Lauren, Nate e Natalie che ci guardano con sguardo un po' preoccupato ma felice direi, mamma mi guarda con le lacrime agli occhi dopo aver sussurrato qualcosa che sembrava una cosa tipo " è in piedi ", il medimago ha un bel sorriso stampato in faccia mentre mio padre è confuso e rosso, direi per la rabbia.

<< Ragazzino leva le mani da mia figlia se non vuoi che ti faccia fuori una volta per tutte >> aveva sbraitato mio padre preso dalla rabbia mentre io ero sempre più confusa, ma quando l'ho visto fare un passo nella nostra direzione ho tirato indietro Scorpius parandomi di fronte a lui e facendo bloccare papà che mi guarda con occhi sgranati mentre neanche io capisco cosa sta succedendo.

<< Donnola osa minacciare nuovamente mio figlio e ti farò vedere di cosa siamo capaci noi Malfoy >> ringhia il signor Malfoy contro mio padre mentre quello si gira a guardarlo in cagnesco.

<< Stupido furetto, insegna al tuo bamboccio a tenere le mani a posto e vedrai che io non minaccerò proprio nessuno >> lo aveva rimbeccato papà.

<< Volete farla finita? Smettetela di fare i bambini una volta tanto! Non vedete che Rose è confusa e spaventata? >> aveva sbraitato la signora Malfoy ed i due si erano quietati subito.

Effettivamente tremavo, non capivo cosa diavolo stesse succedendo, possibile che fossi impazzita definitivamente? Sapevo che sarebbe successo prima o poi ma non credevo che sarebbe successo così in fretta.

<< Rose >> mi giro a guardare il medimago che mi aveva appena chiamata << Stai calma, sei al sicuro >> prova a rassicurarmi ed io aggrotto la fronte.

<< Certo che sono al sicuro, tutto questo sta succedendo nella mia mente lo so >> ammetto a malincuore.

<< Nella tua mente? >> mi chiede ed io non posso fare altro che annuire << Rose tutto questo non è un sogno, è reale >>

Scuoto la testa << No, questo non può essere reale per quanto io possa desiderarlo. L'ho visto, io c'ero >> dico voltando la testa per guardare Scorp e mordendomi un labbro continuo << Ho visto quando il pugnale gli si conficcava all'altezza del cuore >>

<< No Rose, questa è la realtà >> insiste mia madre ed io mi giro a guardarla << Ho cercato di dirtelo bambina mia ma non mi ascoltavi, non ascoltavi nessuno. Scorpius è vivo, sta bene lo vedi? >>

<< Perché mi fate questo? Quando mi sveglierò sarà terribile >> mormoro iniziando a singhiozzare e ritirandomi nel mio letto dove mi rannicchio sotto le coperte chiudendo forte gl'occhi.

<< Ok adesso basta, uscite tutti e chiudete la porta per favore >> la voce di Scorpius è gentile e so che si rivolge a tutte le persone che sono sulla porta di camera mia.

Gli unici suoni che riesco a distinguere sono di sbuffi, borbottamenti di mio padre e la porta chiudersi, poi sento i passi di Scorp che si avvicinano al mio letto, girandoci attorno e sento che si ferma proprio davanti a me ma resta in piedi.

<< Guardami Rose >> il tono anche se è solo un sussurro è autoritario ma io non voglio ascoltarlo, sento un fruscio ed il letto piegarsi sotto il suo peso, ma continuo a tenere gl'occhi chiusi << Guardami! >> ordina a voce più alta ed io non posso fare altro che aprire piano gli occhi.

È li vicino a me e si è tolto la camicia, all'altezza del suo cuore un cerotto enorme attira la mia attenzione, lo vedo poggiarci su una mano e toglierlo mostrandomi la cicatrice.

<< Lo vedi? Pochi millimetri ed ora sarei davvero morto. Il pugnale mi ha lisciato il cuore di poco però ha fatto i suoi danni. Sono stato incosciente per molti giorni, ho perso molto sangue e la ferita si è rimarginata solo ieri ma sto bene. Se avessi saputo che stavi così avrei mandato tutti al diavolo e sarei venuto da te anche senza il permesso del medimago, cosa che per inciso non ho neanche ora ma Natalie, Christian e Lauren sono venuti da me e mi hanno spiegato ogni cosa >> sospira rimettendo il cerotto al suo posto e attirandomi a lui mentre mi lascio muovere come una bambola nelle sue mani << Christian mi ha spiegato che non siete mai stati insieme, che l'ha fatto solo per tenermi lontano per evitare che mi cacciassi nei guai >>

<< Peccato che io non ci sia riuscita >>

<< Smettila di dire sciocchezze, sono grande e soprattutto dovrei essere io a proteggere te, non il contrario e sappi che rifarei quello che ho fatto sempre senza pensarci un secondo. Quando mi sono svegliato non ero pentito di quello che avevo fatto anche se stavi con un altro o per lo meno, per me stavi con un altro. Sono qui e non ho alcuna intenzione di lasciarti andare, non mi starai più lontano, fosse l'ultima cosa che faccio, hai capito? >> mi chiede guardandomi con occhi estremamente seri.

<< Sei qui, sei davvero qui? >> gli chiedo come un idiota mentre sento la speranza e la certezza crescere in me mentre le lacrime escono copiose dai miei occhi.

<< Si, sono qui e non ti libererai più di me >> dice prendendomi una mano e poggiandosela all'altezza del cuore << Lo senti? Batte, batte solo per te >> afferma sorridendomi, un sorriso radioso che non può che nascere anche sul mio viso di rimando al suo.

Quando si abbassa facendo incontrare le nostre labbra sento il suo cuore accelerare sotto la mia mano e sento anche il mio battere all'impazzate mentre il nostro bacio è salato dalle mie lacrime di gioia.

Pov. Albus

Siamo tutti sulla porta della stanza di Rose a spiare ciò che fanno e dicono e mentre Scorpius si toglie la camicia sedendosi sul letto di Rose zio Ron viene trattenuto a stento da papà, mamma e zia Hermione. Draco innervosito perché voleva vedere e sentire bene ha pietrificato zio Ron e con grande sorpresa di tutti zia Hermione l'ha ringraziato perché anche lei voleva seguire la cosa in santa pace.

L'unico che se n'era andato era il medimago che non era interessato a ciò che accadeva a livello sentimentale dei suoi pazienti.

Quando alla fine Scorpius ha baciato Rose abbiamo tirato tutti un sospiro di sollievo chiudendo la porta e dando finalmente un po' di pausa alla coppietta che si è finalmente riunita.

<< L'ho sempre detto che sono io quello geniale del gruppo, i miei piani funzionano sempre >> dice Nate.

<< Amore non esagerare ora, per una volta che uno dei tuoi piani funziona non ti allargare troppo >> lo prende in giro Natalie.

<< Davvero Nate, questo è il primo dei tuoi piani che funziona da quando ti conosci >> rincara la dose Lauren mentre io rido apertamente del mio amico.

<< Voi quattro vi rendete conto vero che mio figlio non poteva uscire di casa? Il medimago era stato chiaro, riposo assoluto... >> ci rimprovera Draco.

<< Malfoy ha ragione ragazzi. Per fortuna è andato tutto bene ma avete rischiato molto e non solo per la salute di Scorpius ma anche quella di Rose >> gli da manforte zia Hermione.

<< Per fortuna però si è risolto tutto. Chi vuole un tè a Malfoy's Manor? >> esclama tutta felice e contenta Astoria.

Così mentre gli adulti si trascinano via la figura pietrificata di zio Ron io e le ragazze tiriamo uno scappellotto all'unisono a Nate.

<< Ahio! Che diavolo dovreste ringraziarmi non picchiarmi! >> si lamenta mentre noi scoppiamo a ridere.

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