Le conseguenze della realtà
Pov. Rose
Sento delle voci attorno a me ma non riesco ad aprire gli occhi o a muovermi, però sento tutto il corpo indolenzito e dolorante, ma non capisco cosa sta succedendo.
" Perché diamine non riesco a svegliarmi? Possibile che la mia pigrizia arrivi a certi livelli? Eppure non sono mai stata particolarmente pigra... "
<< Come sta? >> finalmente riesco a distinguere qualcosa e quella che sento è una voce femminile ma non riesco a capire a chi appartenga.
<< Signora Weasley sua figlia è forte, dal lato fisico è solo questione di tempo, non ha subito ferite mortali. Ma quello che mi preoccupa non è il suo fisico, è la sua mente. A quest'ora dovrebbe essere sveglia, forse avremmo dovuto portarla al San Mungo, così sarebbe stata controllata meglio >> dice la voce di un uomo, che sono sicura non aver mai sentito.
" Ma che diavolo mi è successo? Perché mai avrei dovuto subire delle ferite mortali? Siete impazziti?!? "
<< No, voglio che si svegli in un posto in cui si possa sentire al sicuro. Già è difficile ora, si figuri quando si sveglierà >> sento sospirare mia madre prima di sentire dei passi ed una porta, suppongo la porta di camera mia, chiudersi.
" Difficile? Cos'è difficile? "
Sono sempre più confusa oltre che frustrata per questa situazione e più mi sforzo per aprire gli occhi, più non ci riesco quindi mi lascio andare all'oscurità che è intorno a me.
Quando finalmente riesco ad aprire gli occhi deve essere sera, perché posso riconoscere la mia stanza solo grazie alla luce della luna che la illumina. Anche se mi sono appena svegliata mi sento estremamente stanca ed ho un forte mal di testa oltre ad avere una strana sensazione, come se fosse successo qualcosa che non ricordo ma soprattutto di essermi dimenticata qualcosa di fondamentale.
Devono essere tutti a letto perché non sento alcun rumore così decido di alzarmi. Alzarsi non è mai stato così faticoso, appena poggio i piedi a terra sento le gambe deboli, faccio forza con le braccia per alzarmi e quando sono definitivamente in piedi sento un dolore particolarmente forte al fianco.
Stringo i denti e mi avvicino all'interruttore della luce, appena si propaga la luce della lampadina sono costretta a chiudere gli occhi.
Come riesco ad abituarmi alla luce faccio scorrere lo sguardo per tutta la camera. Quando il mio sguardo si ferma sugli hanbo divento ancora più confusa e sorpresa.
" Che ci fanno a casa e soprattutto perché sono in bella vista? "
Mi muovo e quando mi piego per sfiorali sento nuovamente dolore sul fianco destro. Riprendo la posizione eretta e tiro su la maglia del pigiama per capire cos'ho. Appena vedo la fasciatura sul mio fianco i ricordi mi colpiscono con forza.
<< No... >> il mio è solo un sussurro.
Mi allungo fino al comodino dov'è situata la mia bacchetta, l'afferro e mi smaterializzo a Hogsmeade senza neanche preoccuparmi di coprirmi o di indossare le scarpe.
Pov. Albus
Mi giro a guardare la sveglia che è sul mio comodino, sono le tre di notte, oggi sembra proprio che io non riesca a prendere sonno.
Sposto il mio sguardo dall'altra parte o più precisamente accanto a me, Lauren sta dormendo proprio al mio fianco, è così stanca che ormai appena tocchiamo il letto si addormenta di botto.
Sono passate quasi due settimane dallo scontro e Rose è l'unica a non essersi ancora svegliata. Per tutti i funerali stiamo aspettando che si riprenda, così se vorrà partecipare potrà. Tutti piangono le loro perdite, ci adoperiamo per essere di aiuto ma la situazione è difficile, abbiamo vinto, si, ma la conta dei morti è alta.
Hogwarts ha subito danni all'ingresso ed ai cancelli, il ministro a mandato delle persone per dare una mano con i lavori ma ancora non sono riusciti ad iniziare a causa di tutti i trasferimenti.
Infatti i primi soccorsi sono stati fatti proprio ad Hogwarts, i più urgenti sono stati trasferiti immediatamente al San Mungo o come Rose a casa e vengono seguiti da medimaghi, gli altri sono stati trasferiti con ordine in queste settimane dai casi più gravi a quelli meno. Alcune persone sono state così fortunate da essere entrate in infermeria e non sono stati neanche trasferiti al San Mungo, visto che erano già guariti o in via di guarigione ma senza bisogno di essere monitorati.
Mi allungo ed avvicino, il più delicatamente possibile, Lauren a me, non voglio svegliarla. Appena l'ho sistemata più vicino a me inizio a carezzarle i capelli.
Per mia fortuna ne è uscita completamente indenne fisicamente, anche se è un po' abbacchiata psicologicamente e sentimentalmente. Quando l'ho raggiunta tremava come una foglia, ho subito controllato che stesse bene fisicamente ma quando mi ha detto che entrambi i signori Finnigan, i suoi genitori, erano dentro con il medimago ho capito perché tremava così.
I suoi genitori adesso stanno bene però resteranno sotto osservazione per un altro paio di giorni al San Mungo, così adesso Lauren sta qui a casa da noi visto che per il momento Hogwarts è chiusa ed io non me la sento di lasciarla a casa da sola.
<< Al... >> abbasso lo sguardo ed incrocio il cioccolato degli occhi di Lauren.
<< Scusa, non volevo svegliarti >> sussurro prima di lasciarle un bacio delicato sulle labbra.
<< Cos'hai? >>
<< Niente, non preoccuparti. Torna a dormire >>
<<Hai lo sguardo pensieroso, sei preoccupato vero? Per Rose? >>
<< Si sono preoccupato per Rose, si sarebbe già dovuta svegliare ma non fa niente, il dottore ha detto che starà bene ed io mi fido >> affermo stringendola.
<< Andrà tutto bene >> mi sussurra facendomi una carezza sulla guancia prima di allungarsi e baciarmi.
Ci stacchiamo quando siamo a corto d'aria << Adesso è meglio che ci mettiamo a dormire se non vuoi rischiare di svegliare i miei genitori a causa delle tue urla >> le dico appoggiando la mia fronte sulla sua ad occhi chiusi.
<< Urla? Perché dovrei urlare? >> mi chiede senza capire le mie parole così apro gli occhi e le basta guardarmi per capire ed arrossire << Ah >>
<< Già... >> le rispondo con un'alzata di sopracciglia.
<< Bhè volendo potremmo anche non far sentire tutto il nostro piacere con un semplice incantesimo >> dice arrampicandosi su di me ed allungando un braccio.
<< Meno male che ci sei tu che hai la soluzione pronta per tutto >> la prendo in giro iniziando a lasciarle una scia di baci sul collo per arrivare a mordicchiarle il lobo dell'orecchio.
Pov. Rose
Appena mi sono materializzata a Hogsmeade ho iniziato a correre, è buio e fa freddo però continuo a correre fregandomene, devo controllare, devo sapere se è successo davvero, ho bisogno di vedere con i miei occhi.
Corro per non so quanto tempo fino a quando non arrivo al cancello di Hogwarts, con un incantesimo lo oltrepasso bloccandomi di colpo.
Le lacrime iniziano a scendere, si possono scorgere senza problemi i segni della battaglia, i resti delle guardie di pietra giacciono ancora in mezzo al cortile, posso vedere le macchie di sangue sulle pietre grazie alla luce della luna.
Senza neanche accorgermene mi sto muovendo nuovamente, sono sotto le volte di pietra, più mi avvicino al punto in cui si trovava e più il battito del mio cuore aumenta. Mi sento il cuore in gola e quando scorgo la macchia di sangue, del suo sangue mi sento morire.
" È successo davvero, non è un incubo, l'ho perso ed è tutta colpa mia "
Mi alzo con le gambe che tremano, non per il freddo ma per il dolore che provo, inizio a muovere qualche passo indietro scuotendo la testa, sperando di svegliarmi che quello sia solo un terribile incubo ma non accadeva niente.
Il peso della realtà continua a schiacciarmi sempre di più e prima che me ne renda davvero conto sto correndo verso i cancelli, una volta raggiunti mi smaterializzo in camera.
Il rumore della smaterializzazione deve aver svegliato tutti perché sento rumori e voci ma non riesco a distinguerli bene, quando mi volto verso la porta di camera mia e vedo lo sguardo addolorato di mia madre, papà che sembra preoccupato, Christian con uno sguardo ansioso ed infine Grim, perdo completamente il controllo.
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