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Casa


Pov. Rose

I bambini sono nati da un paio di giorni ed oggi finalmente dimetteranno sia me che loro, non vedo l'ora di tornare a casa e soprattutto di vedere come hanno sistemare la loro stanzetta, non mi hanno mai permesso di vederla o di scegliere qualcosa e tanto meno non so dove sia.

Le infermiere mi hanno già portato i miei bambini che dopo aver mangiato e fatto il ruttino si sono addormentati nella culla.

Sono così teneri, si tengono la manina ed hanno il visino l'uno rivolto verso l'altra, sembrano due calamite, quando si muove uno si muove l'altra e quando si muove l'altra si muove l'uno.

" Chissà cosa sta combinando quell'altro, è in ritardo, doveva essere qui in ospedale almeno mezz'ora fa...

Che sia successo qualcosa? Forse si è dimenticato oppure era troppo stanco e si è addormentato? Infondo sono tre giorni che fa avanti e indietro tra casa e l'ospedale riposando poco... "

Così mi alzo e dopo aver preso tutto mi avvicino alla culla, una volta presi anche i bambini mi avvio fuori dalla stanza per tornare a casa da sola.

<< Rose! >> mi sento chiamare e quando mi giro Katherine è di fronte a me.

<< Ehi! Torno a casa, sono stata dimessa, proprio come loro >> dico sorridendole.

<< Ma come? Non viene Scorp? >> mi chiede esterrefatta.

<< Bhè si doveva venire ma è in ritardo di più di mezzora e non è da lui fare tardi quindi suppongo che fosse così stanco da essersi addormentato >> le rispondo con tranquillità.

<< Oh capisco... Però non puoi andare a piedi! >>

<< Non preoccuparti, non tornerò a casa a piedi, villa Malfoy è troppo lontana per farsi una scampagnata del genere >>

<< Se vuoi tra un'ora stacco, puoi aspettarmi e ti riaccompagno io >>

<< Katherine sul serio non preoccuparti >> le dico sorridendole ed iniziando a fare qualche passo all'indietro << Ma grazie comunque! Ci vediamo >>

<< A presto >> mi saluta con la mano sorridendomi.

Mi volto incamminandomi verso l'uscita, aspetto che arrivi l'ascensore e quando si aprono le porte uno Scorpius un po' scarmigliano mi si para davanti sgranando gli occhi quando mi vede di fronte a lui.

<< Ehi! Dove credevi di andare? >> mi chiede con un tono di voce che sa tanto di rimprovero.

<< Sei in ritardo quindi pensavo stessi ancora dormendo per cui volevo raggiungerti a casa da sola >> borbotto mettendo il muso a causa del tono che ha usato.

<< Scusa amore ma ho avuto un piccolo imprevisto >> dice passandosi una mano sui capelli.

<< Cos'è successo? >> gli chiedo subito un po' ansiosa.

<< Niente di cui ti devi preoccupare, una volta a casa te lo mostrerò direttamente >> afferma aprendosi in un bellissimo sorriso per poi allungarsi ed afferrare la culla con i gemelli.

Dopo aver dato uno sguardo ai nostri bambini allunga un braccio afferrandomi ed attirandomi a lui sull'ascensore. Mi lascia la mano per premere il bottone del piano terra ed io ne approfitto per mettermi al suo fianco.

<< Allora non ti sei dimenticato di noi >> sussurro felice mentre lui si gira a guardarmi come se fossi un dissennatore.

<< Sei impazzita? Come potrei dimenticarmi di te e di loro? Voi siete tutto per me, il mio universo gira in torno a te, ai nostri bambini e a tutti quelli che verranno >> dice passandomi un braccio sulla vita e posandomi un bacio sulla testa.

<< Tutti quelli che verranno? >> chiedo con una scintilla di malizia.

<< Oh si, abbiamo già spezzato tutte le tradizioni Malfoy e crescere come figlio unico è davvero brutto anche se i miei mi hanno dato tanto amore >>

<< Ma loro sono in due, non sono soli >>

<< Tu hai una famiglia grande, mi piacciono le famiglie affollate, anch'io voglio avere il mio angolo affollato e dare il mio contributo nella tua famiglia >> dice scoppiando a ridere per la mia espressione sconcertata.

Scuoto la testa divertita, quando si aprono le porte ci avviamo alla nostra auto volante rigorosamente verde visto che la guida solo Scorpius, posizioniamo i bambini nei seggioloni che abbiamo montato sui sedili posteriori della macchina per poi partire per tornare a casa.

Non usiamo la smaterializzazione perché i bambini sono troppo piccoli e non vogliamo che possano sentirsi male o spaccarsi.

Quando arriviamo al Manor la casa è silenziosa, ci sono solo alcuni elfi che ci aprono la porta dandoci il ben tornato, ovviamente li paghiamo e non li maltrattiamo, alla fine sono sempre la figlia di Hermione Granger.

<< Sei pronta a vedere la cameretta? >> mi domanda in un sussurro ed io non faccio altro che annuire contenta.

Saliamo le scale e ci fermiamo davanti alla nostra camera dove poso il borsone con la mia roba per riuscire dalla stanza. Mi aspetto che abbia preparato la camera a sinistra o a destra della nostra invece apre una delle due porte che sono proprio davanti alla nostra stanza.

Mi lascia il via libero ed entro.

<< Oh Merlino >> sussurro guardandomi attorno e mettendo una mano sulla bocca, sento che le lacrime sono pronte a scendere << è bellissima >>

Ha abbattuto il muro che divideva le due stanze che sono davanti alla nostra camera facendo dipingere sulle pareti un cielo azzurro con qualche nuvoletta ed il prato, il pavimento è completamente ricoperto da un tappeto morbido beige sul quale i bambini potranno gattonare, al centro della stanza due culle bianche alle quali sono appese ad uno una stella blu che fa la musica ed all'altro una stella rosa che produce la stessa musica. Da una parte della stanza c'è il fasciatoio, un armadio azzurro e un armadio rosa, dall'altra parte ci sono due sedie a dondolo ed un angolo pieno di peluche che avranno sicuramente comprato Draco, Lucius, Narcissa e Astoria, già prima che nascessero avevano iniziato a comprare un sacco di giochi per i loro nipotini, proprio come era successo con la mia famiglia.

<< Ti piace davvero? >> chiede entrando e sistemando i bambini nelle culle.

<< È meravigliosa >> affermo avvicinandomi a lui ed abbracciandolo da dietro.

<< Non è ancora finita >> dice girandosi nel mio abbraccio << hai presente che prima ti dicevo che avevo avuto un contrattempo? >> chiede ed io annuisco automaticamente << Bhè ecco quello >> indica un pacco enorme con un fiocco rosso << è il contrattempo di cui ti parlavo >>

Aggrotto la fronte << Un regalo? >> dico interrogativa.

Lo sento sospirare per poi spingermi nella direzione del pacco che proprio non avevo notato, è poggiato a terra ed è proprio grande.

<< Forza aprilo anche se in realtà sarebbe più per i nostri bambini >> lo guardo interrogativa ma lui mi fa cenno con la testa per invogliarmi ad aprirlo.

Mi avvicino alla scatola e slego il fiocco con delicatezza, ora che sono più vicino noto che ci sono tanti bucherellini sul coperchio della scatola e sui lati, mi affretto ad aprire il coperchio.

<< Amore... >> non so neanche io se il mio è un rimprovero o un ringraziamento.

Nella scatola ci sono cinque cuccioli, ad occhio direi che tre sono labrador, due beige e uno nero, mentre gli altri due sono terranova marroni cioccolato, sono tutti e cinque piccolissimi non avranno più di due mesi ognuno.

<< Lo so, sono tanti e noi abbiamo due bambini ma hanno perso le loro mamme e se non li avessi presi subito, sarebbero finiti in quel posto orribile dove i babbani tengono ammassati tutti quei cani e loro sono così piccoli. Ne avevamo parlato ricordi? >>

<< Si ma avevamo parlato di un cane Scorp, loro sono cinque ed ora sono piccoli ma cresceranno e comunque si chiama canile >>

<< Vuoi che li riporti indietro? >> mi chiede, lo guardo un attimo per poi tornare a guardare i cuccioli che si sono svegliati ed ora mi guardano con quel musino così tenero.

<< No, non provare minimamente a riportarli indietro ma dovrai aiutarmi, non pensare di scaricarli a me >> dico puntandogli un dito contro.

<< Grazie >> dice abbracciandomi entusiasta.

Si stacca dal mio abbraccio e prende la cesta con dentro i cuccioli togliendola dalla scatola e poggiandola a terra. Proprio in quel momento i nostri bambini reclamano attenzioni e li solleviamo dalle culle, entrambi i loro sguardi si posano sui cuccioli ed iniziano a dimenarsi per poter scendere così li abbassiamo alla loro altezza. Dopo averli guardati tutti e dopo che i cuccioli hanno guardalo loro è come amore a prima vista, Chery allunga una manina su uno dei cuccioli beige, il maschio, mentre Nicolas allunga la sua manina sull'altro cucciolo beige, la femmina. Mi viene da ridere, hanno scelto la coppia gemella di cuccioli con il sesso opposto al loro.

<< Dovremo scegliere i loro noi >> dice Scorp accomodandosi a terra con Chery mentre io lo imito.

<< Che ne dici per loro due Axel per il maschio e Ada per la femmina? >>

<< Si mi piacciono >> afferma sorridendomi per poi tornare a guardare i cuccioli.

Axel annusa Chery che gli sorride felice mentre Ada struscia il musino su Nicolas che l'abbraccia ridendo. I cuccioli marroni sono uno sull'altro, quello con gli occhi verdi è sotto al fratello dagli occhi blu che gli mordicchia l'orecchio.

<< Per i marroni direi Doc il marrone con gli occhi verdi e Devil il marrone con gli occhi blu >>

<< Si, direi che sono perfetti come nomi >> ridacchio << e lui? >> Dico indicando il cucciolo nero che come se si fosse sentito chiamato in causa pone finalmente la sua attenzione su di noi, è una femmina e dopo averci guardato attentamente si alza sulle zampette scodinzolando contenta strusciandosi prima su di me e poi su Scorp per sdraiarsi a pancia in sù giusto tra di noi che scoppiamo a ridere per poi coccolarlo.

<< Che ne dici di Nuvola piccolina? >> le chiede Scorp toccandole il nasino con un dito e lei gli fa un abbaio come per confermare che le piace il nome.

Continuiamo a giocare felici con i nostri bambini ed i cani per tutto il pomeriggio fino a quando siamo tutti stanchi e dopo aver messo nelle culle i piccoli e nella cesta i cuccioli ci incamminiamo verso la nostra camera lasciando le porta aperte.

Stravolti ci sdraiamo a letto abbracciandoci, ma quando stiamo per addormentarci sentiamo un mugolare dalla parte del letto di Scorp, ci affacciamo dalla sua parte e vediamo Nuvola lamentarsi, l'afferriamo e lei zampetta subito ai piedi del letto accoccolandosi per dormire.

<< Mi sa che presto saremo costretti a comprare un letto più grande >> affermo ridendo e facendo ridere anche Scorp. 

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