Stella aveva notato le lacrime sul volto di Galaxia ed era stranamente triste per lei. Cosa mosse tale reazione è un mistero ma avvenne.

-Sai, Galaxia, le apparenze sono come un biscotto troppo inumidito, a lungo andare si sciolgono- disse Stella. -La vita è un biscotto ma se piove si scioglie- concluse.
-Perchè dici ciò? La tua vita è perfetta- fece Galaxia in lacrime.
-E se ti dicessi che sono gelosa di te?- le chiese la figlia di Ade.
-Che vuoi dire?- disse Galaxia sbigottita.
-Sono una bastarda. Dico che mio padre è Ade solo perché mi ha cresciuto lui. Ma in realtà Persefone ed Efesto sono i miei genitori divini. Mia madre mi rese mortale per non far soffrire Efesto. E lui non sa di me.- raccontò la ragazza.
-Perchè lo dici a me però?- chiese ancora Galaxia.
-Perchè per quanti io possa essere cattiva con te ti vedo come l'unica amica che ho qui a scuola... so che non mi credi ma si un po' sono gelosa di te e Dark.- proseguì Stella.
-Ma non gli hai chiesto di stare con te?- s'impicciò Galaxia.
-No... perché si vede che gli piace una... a parte te non degna nessuna di attenzioni- fece Stella.
Galaxia l'abbracciò. Per la prima volta sembrava avere un'amica.
-Però in classe antipatiche come prima- scherzò Stella.
-Ok.- fece Galaxia rientrando in aula.

Nessuna delle due si aspettava un applauso.
-Il figlio di Apollo ci ha fatto vedere e sentire tutto, o quasi, o meglio solo il finale.- raccontò Dark.
-Allora ci sediamo vicine?- chiese Galaxia.
-D'accordo- rispose Stella accomodandosi dietro con Dark e Galaxia e sfoggiando un enorme sorriso.