Quel giorno per Galaxia volò. Quel tipo, Dark l'aveva colpita. Sembrava serio, autoritario e poi non si filava nessuno o quasi. Solo lei sembrava godere delle sue attenzioni.

Nel pomeriggio Dark fece sparire i suoi libri e aspettò che tutti furono usciti. Era visibilmente interessato a fare amicizia con Galaxia.

-Ti posso portare i libri...- fece Dark.
-Galaxia- rispose lei. -Mi chiamo Galaxia.-
-Posso portati i libri sino a casa?- chiese ancora Dark.
-Va bene vostra grazia- rispose lei.
-Perchè tanta riverenza? Non sei una semidea anche tu?- riprese a chiedere.
-Purtoppo sono figlia di una ninfa. E per un ingrato scherzo del destino sono finita in una classe di semidei- rispose un po' avvilita.

Tutti in classe volevano che lei li riverisse come si doveva. E su questo fronte la più spietata era Stella, una semidea figliastra di Ade. Nessuno osava contraddire la sua volontà. Dark però non lo sapeva. Anzi dal primo momento lui aveva già evitato il contatto e lei invece non ne sembrava entusiasta. Galaxia apeva che se Stella voleva Dark, nessuno l'avrebbe fermata, neanche il preside.

I due uscirono dall'aula sotto gli occhi colmi di odio di Stella, ora ardenti come non mai.